martedì 2 ottobre 2007

Senza titolo 88

In nome del popolo che non amo



Imputato si alzi.
Lei e' condannato
ai lavori forzati.
Per aver mercificato la sua fiducia.
Per averla resa accessibile
a chiunque
in nome della paura della solitudine.
Per paura dell'esilio.
Per eccesso di riscatto.
Per questo ed altro
la dichiaro
colpevole.(*)







E' necessario che questa Corte si pronunci in assoluzione o condanna, Vostro Onore?

Non può, almeno per questa volta, evitare di essere così settario e lasciare il giudizio sospeso?

Non può solo guardare con ammonizione o consenso e non giudicare?

Io esigo, Vostro Onore, d'essere lasciata libera di sbagliare.

Di continuare ad avere fiducia nonostante i calci in faccia che il volgo di tanto in tanto mi impartisce.

Esigo di non smettere d'essere me stessa nonostante tutto.

Esigo altresì di continuare a lasciarmi ferire perché se sanguino so di essere viva e vitale, e non un sacco di carne e fluidi che si trascina per le vie.

Io voglio continuare a donare pezzi di me a prescindere dal merito.

Pretendo di disporre di tutti i miei sentimenti e delle emozioni a mio piacimento, a prescindere dal fatto che tutto ciò sia ricambiato.


E' per questo, Vostro Onore, che Vi chiedo:

- di ritrovare in Voi quel che di mortale ancora da qualche parte esiste.

- di mettere di fronte ai Vostri occhi innanzi tutto il respiro, di sentire il battito e di lasciarmi libera di sbagliare, se di errore si vuol parlare.

In alternativa, o Giudice, condannatemi alla pena capitale.

Perché io, sia chiaro, di questo mio essere non mi pentirò mai.(**)



* per gentile concessione di iltitto.splinder.com

**light, me stessa, me myself and I, io. Condannata, forse, ma mai pentita. Mai signore, mai.









 

10 commenti:

  1. ...così è deciso


    ai posteri l'ardue sentenza

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  2. tanto prima o poi arriva l'indulto...e se non fosse ti prendo io in affidamento...

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  3. come terminavo nel post:io sono fatto cosi'.grazie x la citazione troppo buona.e gran sviluppo.era un torpiloqui che riguardavo l'eccesso di fiducia nel prossimo.ma non riesco a cambiare.termino e laffacio breve.grazie ancora

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  4. Quindi considerami affidata, B*.


    Che dell'indulto mica mi fido!


    Un bacio, a presto.



    IlTitto. Citazione doverosa.

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  5. E cavolo, B* è arrivata prima di me!! Non è mica giusto


    Ste72

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  6. "Vostro Onore, sei un figlio di troia,

    mi sveglio ancora e mi sveglio sudato,

    ora aspettami fuori dal sogno

    ci vedremo davvero,

    io ricomincio da capo."


    (De Andrè)

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  7. Ottima citazione, arc.


    Perchè ci ho anche provato, eh, ad essere un po' cinica e disinteressata ma niente da fare: mi tocca tutto, tutto mi sfiora, mi segna e a volte mi ferisce.


    E continuo però ad avere fiducia, seppure dall'alto di un'apparenza distaccata.


    Ma sia chiaro: io non sono per tutti.


    E se è vero che offro naturalmente fiducia è anche vero che quando viene calpestata è finita.


    [sangue arc, sangue!]

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  8. Eh eh eh

    Condivido tutto, io ho avuto la condanna ma con l'indulto sono fuori ed ora bè, la libertà si apprezza ancora di più..

    abbraccio

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  9. disnteresse e cinismo.non servono light.perche' mascherarmi.tocca agli altri capire chi e come sono.se calpestano la fiducia e' come se calpestassero m....e non c e' insilto peggiore a mio modo di vedere

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  10. E brava, non pentirti mai di essere te stessa... anche io imparerò... non so quando, ma lo farò... senz'altro...

    Ps. Non è che proprio io sia pentita, ma dispiaciuta sì... che questo essere così tanto me stessa a volte ferisca gli altri...

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