lunedì 8 ottobre 2007

Senza titolo 92




Wait darl', be quiet and wait .


Attendere, attendere sempre, placare l'impazienza posandoci su dei pesi come facevo da bambina con le foglie da seccare.

Il tempo si dilata, i giorni gocciolano, parole e parole e desideri e voglia e bisogni e necessità.

Tutto.

Ecco: tutto.

Per poi avere  la sensazione di *sentire*, qui e ora, che quello che voglio esiste e deve essere mio.

Quel vago senso di possesso - hai presente? - che fa girare la testa, una sensazione di vertigine incontenibile e i brividi che salgono lungo la schiena e le guance arrossate nel rendermi conto che le parole, le mani, i respiri, i sospiri sono miei.

Quel modo di aggiungere l'aggettivo *mio* a qualunque pensiero che lo contenga - tutti - fino a riaprire gli occhi al mondo e rendermi conto che di mio non c'è altro che quello che posso toccare tutti i giorni: me stessa.

Ma.

Io voglio. E quando voglio immagino, e sogno e ricordo e desidero e mi sfinisco. E vaneggio, viaggio con i miei pensieri, lascio mischiare sorrisi e sospiri e pelle. Pelle.

Tutto.




Pelle: è la tua proprio quella che mi manca
in certi momenti e in questo momento
è la tua pelle ciò che sento nuotando nell'aria.
Odori dell'amore nella mente dolente, tremante, ardente:
il cuore domanda cos'è che manca
perchè si sente male, molto male, amando, amando, amandoti ancora.

Nel letto, aspetto ogni giorno un pezzo di te
un grammo di gioia del tuo sorriso e non mi basta
nuotare nell'aria per immaginarti: se tu sapessi che pena.
Intanto l'aria intorno è più nebbia che altro
l'aria è più nebbia che altro

E' certo un brivido averti qui con me
in volo libero sugli anni andati ormai
e non è facile, dovresti credermi,
sentirti qui con me perchè tu non ci sei.
Mi piacerebbe sai, sentirti piangere,
anche una lacrima, per pochi attimi.
Mi piacerebbe sai...

[Marlene Kuntz - Nuotando nell'Aria]

19 commenti:

  1. Queste sono parole, che ogni uomo vorrebbe sentirsi dire....

    RispondiElimina
  2. Io voglio e quando voglio immagino e sogno e ricordo e desidero e mi sfinisco....

    questo è come un bel segreto dall'immagine al sogno, per la via del ricordo,

    è un fuoco che fatica finchè tutto il metallo si strugga, sinchè la colata sia pronta,

    sinchè l'urto del ferro apra il varco al sangue rovente del desiderio.


    Tu sai, e lui pure che questo è amore....

    RispondiElimina
  3. è un peccato che non si possa avere tutto, a volte sarebbe così comodo!

    RispondiElimina
  4. Io non vorrei avere tutto comodo, sai.


    Sarà perché le cose semplici non le ho mai conosciute, perché io sono complicata...


    Ragno, io so che lo è davvero.


    Questo è importante.

    RispondiElimina
  5. pelle passione potenza potere parteciparsi prendersi perdersi.............


    :)

    Barbara

    RispondiElimina
  6. è incredible come i sintomi del volere siano comuni seppure unico sia l'oggetto di tanto slancio oltre ogni ostacolo..e proprio in questo tendere si rivela tutta la nostra forza, in un momento di così grande nudità..

    ti bacio

    RispondiElimina
  7. i marlene kuntz hanno i nomi


    per tutti i tipi di laceranti dolori.

    RispondiElimina
  8. Sì, ok, va bene.


    Però una cosa la vorrei proprio sapere...


    COS'HAI FOTOGRAFATO???? ; )

    RispondiElimina
  9. I Marlene Kuntz hanno i nomi per tutto.


    Rivestono ogni sensazione di parole per poi spogliarla nuovamente, lasciarla nuda, rigirarla e vestirla ancora.



    Seneca, è Pelle.

    RispondiElimina
  10. seneca69 : la foto mi pare che sia presa dal seno guardando verso le gambe.

    ha fotografato "pelle" in definitiva...no? ;)

    Barbara (Bibi)

    RispondiElimina
  11. Che non è che ci volesse poi tanto ad immaginarlo ma sì, ci voleva la Bibi:)


    Pelle, la mia pelle.



    Riley, bella foto. Ma io non scappo.

    RispondiElimina
  12. e approdo qui e tra immagini,suoni e parole,odori ed afrori,richiamo della foresta, perdo all'istante controllo e lucidità per poter lasciare parole di senso compiuto.....il crogiuolo,immagine antica,il ricordo,il vibrare senza pietà a quei suoni non nuovi,perdio,un altro me assale me,proprio me,supplice che attinge all'oscuro sua fonte,ghermisce la tenebra, sbatte la luce.........euaggelion puttano!

    RispondiElimina
  13. Il sentire è quanto di più divino e diabolico sia stato offerto all'essere umano...peggio forse v'è solo il libero arbitrio, scudo dietro la quale ci vogliam elevare a creature sopra la norma...quando invece ciò che più bramiamo sono le sensazioni...le percezioni... l'assoporar il nostro esser vivi...


    Continuate a scriver così milady...Au revoir

    RispondiElimina
  14. Terminator.


    Succede, a volte. Anche spesso.



    Renorcryso.


    Scrivere non è una scelta, per me: è un'esigenza.


    Una necessità, mi spiego?


    Una implosione che alla fine da qualche parte deve pur deflagrare o mi scoppia dentro.


    E ho solo un modo per farlo: questo.


    RispondiElimina
  15. sono ossessivamente attratto da questa foto

    RispondiElimina
  16. Zalix, ossessione e compulsione.


    A volte anche io credo di esserne contagiata.

    RispondiElimina
  17. e a volte capita anche che per il troppo volere ci si convince che quel volere che tanto ci prende possa essere nostro solo nei nostri pensieri, poichè nel troppo ardore l'abbiamo distorto e reso diverso da quello che realmente è o che potrebbe essere.

    ciao, complimenti per il blog.

    RispondiElimina
  18. Efesto77


    O anche può sembrare che quel troppo volere sia anche tangibile e che invece ci si renda conto, all'improvviso, di quanto sia aleatorio.


    La dimensione del sogno.


    Tangibile sì, ma sogno.


    RispondiElimina