E all'improvviso i sensi si acuiscono.
Un rumore che non riesco a razionalizzare, un respiro, un movimento attutito lì fuori.
Passi. Passi silenziosi.
Mi irrigidisco e guardo i gatti. Loro dormono, loro.
Metto giù dal divano i piedi nudi sul marmo freddo e il brivido che ancora non trovava modo si schianta sulla mia pelle.
Silenziosa, trattengo il fiato. Guardo fuori. Niente.
Accenno un sorriso e ritorno al mio libro. Eccolo. Di nuovo.
Mi sento messa all'angolo. Impotente. Ho paura.
E così ho passato la notte.
Un poco di sollievo da parole che contano, perché sì, ti ho sentito vicino. Perché la contemporaneità e il tuo sentire il mio disagio mi ha tranquillizzata. Almeno un po'.
Ma ho provato paura. Irrazionale, immotivata. Paura non per me, o meglio non solo per me. Paura per *loro* e per il male, per la cattiveria, per la bestialità.
L'ho fatto, sai: sono andata a comprare quelle cose di metallo che bloccano le tapparelle, quanto prima verrà qualcuno in casa per l'antifurto (che pare si chiami perimetrale, quante cose insegna la paura!).
Dici che non devo respingerla né ritenermi sciocca per questo. Non lo so. Ci provo.
Intanto mi amo e mi sorrido, anche quando sulla mia faccia è dipinta la paura *come se mi dovessero fare l'iniezione*.
Mi sorrido compiaciuta, che con me sto bene.
Accetto anche di essere così fragile, così inguaribilmente comica quando mi guardo intorno a cercare l'oggetto delle mie paure.
Mi sorrido, e mi amo. E.
Un rumore che non riesco a razionalizzare, un respiro, un movimento attutito lì fuori.
Passi. Passi silenziosi.
Mi irrigidisco e guardo i gatti. Loro dormono, loro.
Metto giù dal divano i piedi nudi sul marmo freddo e il brivido che ancora non trovava modo si schianta sulla mia pelle.
Silenziosa, trattengo il fiato. Guardo fuori. Niente.
Accenno un sorriso e ritorno al mio libro. Eccolo. Di nuovo.
Mi sento messa all'angolo. Impotente. Ho paura.
E così ho passato la notte.
Un poco di sollievo da parole che contano, perché sì, ti ho sentito vicino. Perché la contemporaneità e il tuo sentire il mio disagio mi ha tranquillizzata. Almeno un po'.
Ma ho provato paura. Irrazionale, immotivata. Paura non per me, o meglio non solo per me. Paura per *loro* e per il male, per la cattiveria, per la bestialità.
L'ho fatto, sai: sono andata a comprare quelle cose di metallo che bloccano le tapparelle, quanto prima verrà qualcuno in casa per l'antifurto (che pare si chiami perimetrale, quante cose insegna la paura!).
Dici che non devo respingerla né ritenermi sciocca per questo. Non lo so. Ci provo.
Intanto mi amo e mi sorrido, anche quando sulla mia faccia è dipinta la paura *come se mi dovessero fare l'iniezione*.
Mi sorrido compiaciuta, che con me sto bene.
Accetto anche di essere così fragile, così inguaribilmente comica quando mi guardo intorno a cercare l'oggetto delle mie paure.
Mi sorrido, e mi amo. E.
ti sorridi e ti ami... meglio di così! :)
RispondiEliminavicinanza
RispondiEliminaLa paura è da comprendere e superare quando è immotivata o esagerata; ma non da sottovalutare se ha ragione di esserci. Sentirti sicura non è cosa da poco.
RispondiEliminaFabio.
RispondiEliminaC'è sicuramente qualcosa di meglio *mi sorride e mi ama* ma comunque è già bello che io stia bene con me stessa.
Lawyer.
Vicinanza, empatia, feeling. Sensazioni da non sottovalutare, direi. Bellissime.
Wolfghost.
E' stata una sensazione nuova e mi ha presa alla sprovvista, impreparata.
Spero sia stata solo casuale.
Ma allora non sei stata derubata! Erano sensazioni di una sera?
RispondiEliminaPiacevole e interessante
RispondiEliminaritengo che solo gli idioti o gli alienati non hanno VERAMENTE paura di nulla.....
RispondiEliminala paura puoi cacciarla giù, puoi non mostrarla, ma se hai un cervello che funziona hai anche paura. di qualcosa. ma paura.
PS: hai bellissime gambe, mi riferisco alla fotina piccola, non a quella del post.
bacio :)
Barbara
Pavone.
RispondiEliminaNo, non sono stata derubata d'oggetti ma mi hanno rubato - l'altra sera - un bel po' di tranquillità e di sonno.
Spero non accada, per molti motivi.
Bibi.
Ho avuto una paura ingiustificata - e meno male - alla quale non sapevo porre rimedio da sola.
Ma non ero sola, pur essendolo fisicamente, e questo mi ha aiutato molto.
hallo come va...a parte i ladri per il resto tutto bene...???
RispondiEliminaCara light,
RispondiEliminaI rumori di passi e il cigolio di una finestra sono niente in confronto a quello che ti può succedere qui a Napoli, non te lo auguro mai, ma ti sei mai trovata nel garage di casa tua al cospetto di due bastardi, uno con il passamontagna, l'altro con la pistola puntata che ti chiedono le chiavi della macchina. Tu temporeggi l'istinto ti suggerisce di reagire ma rimani di sasso, sai che quella macchina non può mai uscire da lì, troppe manovre da fare, passano interminabili minuti, cerchi tu di calmarli, quelle bestie si rendono conto che la rapina è fallita, logica vorrebbe che se ne andassero, ma il bastardo col cappuccio sferra una testata in pieno volto, gesto che conferma che paragonarli a bestie è una grave offesa per le bestie.
Voglio precisare.
RispondiEliminaNON ho avuto la "visita" dei ladri.
Ho avuto un'infinita paura perchè sentivo dei rumori che non riuscivo a riporre al giusto posto (ciascuno di noi, nel proprio vivere, riconosce dei rumori come familiari e non si allarma, sentendoli).
Paura che mi ha portato a passare una notte insonne - ma non è questa la novità - e a comprare delle barre di ferro da mettere alle finestre e contattare il tipo che mette gli allarmi.
Ho avuto paura anche ieri, ma decisamente meno.
Gabbiano, non credo che quel tipo di criminalità sia caratteristica di Napoli. Nordest e nordovest sono quasi quotidianamente alla ribalta delle cronache per furti in appartamenti. E se non trovano niente di interessante è molto, molto peggio.
Ma rimarco: non ho avuto paura per gli oggetti né per la violenza che avrebbero potuto riservarmi.
Io ho paura per *gli altri*.