ma te lo immagini...
è che mi piace essere stupita.
sai quelle parole che ti lasciano così, a rileggerle e rifletterci sopra.
ma questa è un'altra storia.
cancello. cancello e butto via.
butto via tante cose. ma prima strizzo le parole stillandole quasi a cercarne la fine sperando di non trovarla mai. le conservo per un po' perché mi è necessario trovarne il senso, uno qualsiasi.
provo a capire l'utilità, a ricercare il sorriso che mi hanno regalato appena arrivate.
ci tento, davvero, a comprendere che significato abbia parlare di amore e affetto e amicizia.
sai che importanza abbia il silenzio? tacere, quando non si ha niente da dire? evitare di dire quello che non senti, quello a cui non credi?
ma no, né? ché ti piace riempirti la bocca di bontà.
e questa è l'altra storia.
Mi dicevo che eri “quella scontrosa”.
Ma leggevo anche altro. Foss’anche solo nel tuo profilo.
E nulla escludeva nulla,.
Per me, sei sempre stata La Vita, per come l’ho intesa e, sempre più, la intendo.
Priva di compromessi ed equilibri.
Variegata e composita.
Complicata.
Immensamente affascinante, proprio per questo.
Raramente cerco (almeno, mi illudo che sia così).
Trovo più allettante il “trovare”.
L’imbattersi.
Il vivere mentre tutto accade.
Diciamo, il sentirmi investito e scosso (non escludendo, ovviamente, la possibilità che sia io stesso a scuotere e investire).
E, per certi versi, è quello che è accaduto con te.
Semplicemente, ti ho trovata.
e ancora
Ti confesso che ho avuto il timore di perderti (ci pensi? Ti conosco appena e temo di perderti…).
Ma odio farmi condizionare dai timori.
Non ti scriverò mai per impedire che tu sparisca.
Ti ho scritto (e scriverò ancora) solo perché ho cose da dirti (e condividere).
E, seppur in modo del tutto imperfetto, da vivere.
sai quelle parole che ti lasciano così, a rileggerle e rifletterci sopra.
ma questa è un'altra storia.
cancello. cancello e butto via.
butto via tante cose. ma prima strizzo le parole stillandole quasi a cercarne la fine sperando di non trovarla mai. le conservo per un po' perché mi è necessario trovarne il senso, uno qualsiasi.
provo a capire l'utilità, a ricercare il sorriso che mi hanno regalato appena arrivate.
ci tento, davvero, a comprendere che significato abbia parlare di amore e affetto e amicizia.
sai che importanza abbia il silenzio? tacere, quando non si ha niente da dire? evitare di dire quello che non senti, quello a cui non credi?
ma no, né? ché ti piace riempirti la bocca di bontà.
e questa è l'altra storia.
Mi dicevo che eri “quella scontrosa”.
Ma leggevo anche altro. Foss’anche solo nel tuo profilo.
E nulla escludeva nulla,.
Per me, sei sempre stata La Vita, per come l’ho intesa e, sempre più, la intendo.
Priva di compromessi ed equilibri.
Variegata e composita.
Complicata.
Immensamente affascinante, proprio per questo.
Raramente cerco (almeno, mi illudo che sia così).
Trovo più allettante il “trovare”.
L’imbattersi.
Il vivere mentre tutto accade.
Diciamo, il sentirmi investito e scosso (non escludendo, ovviamente, la possibilità che sia io stesso a scuotere e investire).
E, per certi versi, è quello che è accaduto con te.
Semplicemente, ti ho trovata.
e ancora
Ti confesso che ho avuto il timore di perderti (ci pensi? Ti conosco appena e temo di perderti…).
Ma odio farmi condizionare dai timori.
Non ti scriverò mai per impedire che tu sparisca.
Ti ho scritto (e scriverò ancora) solo perché ho cose da dirti (e condividere).
E, seppur in modo del tutto imperfetto, da vivere.
beh, a me l'altra storia piace.
RispondiEliminaniente male.
anche il silenzio.
ma anche la parola.
scritta e parlata.
che non sia falsa è un obbligo.
mmh ho comprato il libro 'che tu sia per me il coltello'..... da rimborsare! banale e disgustoso..ha ha....
RispondiEliminada..'e ancora'.. e cosi' ti leggo
RispondiEliminaLidraulico
RispondiEliminaSì, anche a me l'altra storia piace.
Parole false, secondo me, se ne trovano ad ogni pie' sospinto.
Ma chi se ne fotte.
UA
Me lo stai dicendo come se volessi farmi un dispetto.
Non me ne strafotte niente se non t'è piaciuto; d'altronde non sono io David Grossman quindi è difficile che il tuo giudizio possa ledermi.
Leggi 1984. Lo sto (ri)leggendo ora e mi piace.
Magari potrai ridere anche di Orwell.
Mah...
RispondiEliminae questa è l'altra storia.
RispondiEliminae quanto mi piace.
lo stupore.
ti bacio
Devo capire, più che le sue parole, la tua reazione o relazione con esse...
RispondiEliminama non ho dubbi sulla tua capacità di stupirti, come di andare al fondo delle cose e coglierne il nocciolo
*
Devo trovare un commento standard per questi tuoi post, che mi piacciono tanto, ma che mi sembra di banalizzare con un le mie fregnacce.
RispondiEliminaChe faccio?
Vado a leggere "1984" e mi faccio venire un'idea...
:-D
Dan
PM
RispondiEliminaE lo so, ti sto trascurando.
Però ti voglio bene e ti penso spesso.
Un bacio.
Rouge
E non lo so neanche io quali siano le mie reazioni (se lo sapessi, dove sarebbe lo stupore?).
Andare a fondo sì. Sempre.
A presto Rouge.
Daniele
Tu sempre le solite pippe, eh...ma piantala tu e i commenti standard! Va bene quello che ti va di dire:)
1984 è assurdo. Paradossale.
Per esempio, sai che abbiamo il Ministero della Semplificazione, no...ecco, sembra un nome adattissimo al testo.
Leggilo!
Meditando sull'importanza del silenzio, spilucco l'ultimo panettone superstite in dispensa.
RispondiEliminaTanto scade a luglio. E di tempo ce n’è sia ad escogitare un modo per stupirti, sia per togliere i canditi uno ad uno-.
è sempre meglio dire qualche stronzata piuttosto che pensarla e starsene in silenzio...
RispondiEliminaStratidanimo
RispondiEliminaCome se tu avessi bisogno di "escogitare metodi". Tu.
Come se non ti fosse connaturata la capacità di suscitare interesse.
Spilucca il panettone ma per la prossima volta compra(mi) il pandoro.
Soulsex
Ma anche no.
A meno che "le stronzate" non si dicano in buona fede è assolutamente sconsigliato farlo.
La consapevolezza deve essere d'aiuto.