ma qualche cosa non cambia mai
Strano: leggevo oggi sul giornale che i rabbini non parteciperanno alla Giornata dell'Ebraismo, il 17 Gennaio.
Strano. Strano? Ma anche no.
Inginocchiatevi o cattolicissimi e cristianissimi: il pastore tedesco spara cazzate e guarda caso qualcuno si indispettisce.
Prostratevi dinanzi alla voce di colui che decide di santificare il suo compare di qualche decennio fa, pio dodicesimo, quello che -quanto meno per ignavia- non fece niente per impedire la Sho'ah.
Anzi.
Lavate i piedi con la lingua a quello che, mentre vi impone fedeltà, castità, obbedienza e umiltà va in giro vestito d'ermellino.
Prego, porgete le terga a 90° a colui per il quale il dialogo con gli ebrei è inutile, in virtù del fatto che comunque si deve testimoniare la superiorità della fede cristiana.
Sistematevi scomodi, col cilicio a portata di mano, di fronte all'uomo che, dopo decenni, decide di far pronunciare la messa in latino non dimenticando un passaggio sostanziale qui spiegato dal rabbino capo di Venezia:
«In quella formulazione -scrive il rabbino Richetti- nelle preghiere del Venerdì Santo è contenuta una preghiera che auspica la conversione degli ebrei alla verità della Chiesa e alla fede nel ruolo salvifico di Gesù».
Io non credo. E ne sono orgogliosa.
Voi fate quel che vi pare ma che nessuno venga a dirmi che l'atteggiamento della chiesa possa rispecchiarsi nelle "scritture", quelle che per alcuni sono sacre.
Questo clero non ha un comportamento meno integralista rispetto a coloro che vengono considerati violenti perché usano le armi.
Le religioni, fin troppo spesso, non hanno bisogno di sparare per fare la guerra.
Intanto aspetto che anche in Italia arrivi la campagna pubblicitaria già presente sui bus in Spagna (ostia, la cattolicissima!): dio non esiste, goditi la vita.
In Italia pare che sbarcheranno a Genova a febbraio. Se non riuscirò a procurarmi il manifesto mi troverò costretta ad andare fino al mare per fotografarlo.
“La cattiva notizia è che dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.”
Olé.
p.s. la Mole non è casuale: la sua costruzione venne iniziata nel 1863 per essere destinata a sinagoga. per fortuna, comunque, ora è il Museo Nazionale del Cinema.
Strano. Strano? Ma anche no.
Inginocchiatevi o cattolicissimi e cristianissimi: il pastore tedesco spara cazzate e guarda caso qualcuno si indispettisce.
Prostratevi dinanzi alla voce di colui che decide di santificare il suo compare di qualche decennio fa, pio dodicesimo, quello che -quanto meno per ignavia- non fece niente per impedire la Sho'ah.
Anzi.
Lavate i piedi con la lingua a quello che, mentre vi impone fedeltà, castità, obbedienza e umiltà va in giro vestito d'ermellino.
Prego, porgete le terga a 90° a colui per il quale il dialogo con gli ebrei è inutile, in virtù del fatto che comunque si deve testimoniare la superiorità della fede cristiana.
Sistematevi scomodi, col cilicio a portata di mano, di fronte all'uomo che, dopo decenni, decide di far pronunciare la messa in latino non dimenticando un passaggio sostanziale qui spiegato dal rabbino capo di Venezia:
«In quella formulazione -scrive il rabbino Richetti- nelle preghiere del Venerdì Santo è contenuta una preghiera che auspica la conversione degli ebrei alla verità della Chiesa e alla fede nel ruolo salvifico di Gesù».
Io non credo. E ne sono orgogliosa.
Voi fate quel che vi pare ma che nessuno venga a dirmi che l'atteggiamento della chiesa possa rispecchiarsi nelle "scritture", quelle che per alcuni sono sacre.
Questo clero non ha un comportamento meno integralista rispetto a coloro che vengono considerati violenti perché usano le armi.
Le religioni, fin troppo spesso, non hanno bisogno di sparare per fare la guerra.
Intanto aspetto che anche in Italia arrivi la campagna pubblicitaria già presente sui bus in Spagna (ostia, la cattolicissima!): dio non esiste, goditi la vita.
In Italia pare che sbarcheranno a Genova a febbraio. Se non riuscirò a procurarmi il manifesto mi troverò costretta ad andare fino al mare per fotografarlo.
“La cattiva notizia è che dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.”
Olé.
p.s. la Mole non è casuale: la sua costruzione venne iniziata nel 1863 per essere destinata a sinagoga. per fortuna, comunque, ora è il Museo Nazionale del Cinema.
che il pastore tedesco sia un cane...va da se.
RispondiEliminapurtroppo di dio cè troppo bisogno.
serve a scaricare colpe, serve a giustificare guerre a scatenare odi.
infatti io odio le chiese.
Parlavo anche io sul blog, qualche giorno fa, di questa iniziativa dei messaggi sui bus, giocando ad immaginare come la Santa Sede prenderebbe, col suo solito inesistente senso dell'umorismo, la cosa, se venisse realizzata anche in Italia.
RispondiEliminaSi fregiano di un integralismo, del quale, al contempo, accusano gli altri. Un controsenso che è l'unità di misura della loro paura di perder consensi. Non hanno voglia di sostenere contraddittori, confronti che possano esser, perchè no?, costruttivi, perchè temono di perderli. E questa insicurezza è tutto dire. Qual è la miglior difesa se non l'attacco? Lo fanno da sempre. Purtroppo c'è di ciechi che non vedono. E sordi che non hanno orecchie per sentire.
Giovanni Lindo Ferretti
RispondiEliminaLidraulico
RispondiEliminaIn realtà non serve.
L'unico fine è prettamente economico.
Che tristezza.
RazzaCorta
La tua è una deduzione logica e fin troppo spesso anche io rimango basita (avrei voluto dire scandalizzata) nel vedere con quanta dedizione vi siano persone che si bevano tutto, ma proprio tutto, in nome di dio.
Me le avesse raccontate tale francesco (quello che pare parlasse agli animali e facesse vita parca e assai morigerata)probabilmente avrei potuto crederci anche io.
Ma così no.
Onlyforlight
Mi piace l'idea di essere accomunata a Giovanni Lindo Ferretti.
Proprio tanto.
tu sei incattivita e io ti appoggio ogni parola.
RispondiEliminae mi sono fatta una risata da pazzi, con questo tuo pezzo.
ti adoro :))
Abbastanza inutile (sic!) dire che sono d'accordo con te.
RispondiEliminaCi vuole poco, per fortuna.
Dan
qui in germania si limitano ad ignorarlo...tedesco o non tedesco :-)
RispondiEliminaP.S. per fortuna è li a far bella Torino :-)
Bisognerebbe fare come i Tedeschi.
RispondiEliminaNon quattro pagine al giorno.
Meglio previsioni del tempo assai più accurate.
D.
non mi soffermo su papa e cristiani - condivido tutto quel che scrivi - ma piuttosto sulla mole. bella foto. oggi che sono a torino ci passerò davanti apposta. quanto mi manca la mia città, sigh.
RispondiEliminaBibi
RispondiEliminaNon sono incattivita (e come potrei?), sono razionale.
Guardo i fatti e confronto.
Poi in questi giorni ho visto che a san pietro hanno portato gli animali...era san francesco, forse...e qualche cazzone ha benedetto le oche e i vitelli, capisci? perché certo, in vaticano san francesco ha grande seguito.
ciao:)
Daniele
Sto pensando ai giochi di forza.
E' evidente che qui da noi si debba parlare di quello lì solo perché fa comodo sviare l'attenzione.
Lo rispedirei al mittente, lassù fra i crucchi.
Intanto...brrr...la città di udine si è macchiata di un'onta. Mi riferisco alla Englaro. Vergogna.
Grilloz
A loro che gliene frega di parlarne? Mica ce l'hanno in casa.
Il 30 porterò degli amici bauscia a fare il giro di torino sotterranea e poi, ovviamente, alla Mole.
Invidiami pure:)
Cinas
Devo correggerti: impossibile passare "davanti" alla Mole, ci si passa "sotto".
Grazie, la foto l'ho fatta io -come tutte, peraltro- da via verdi.
adoreremo tutti te o dea dagli stivali neri e la pelle candida
RispondiEliminafai così, UA.
RispondiEliminabravo.
E' sempre valida la frase che dice che "La religione è l'oppio dei popoli".
RispondiEliminaEd un pensiero va a chi si siede in prima fila in chiesa, così vicini al loro Dio, nella speranza che possa cancellare tutte le cattiverie che hanno fatto prima di entrare in chiesa.
La laicità è perseguitata, come ai tempi dell'inquisizione..!