il senso dei sensi
Parlavo con la B. oggi.
Ci sono delle strane coincidenze fra noi, e parliamo la stessa lingua. Diamo alle parole il medesimo significato.
Ci si domandava cosa succeda in certi momenti; quando tutto sembra girare intorno a noi e ci si sente così forti e coraggiose da fare un passo lungo - molto lungo - e poi ci si ritrova di fronte a delle reazioni senza senso.
Parlavamo dell'importanza dei sensi che non si insegnano: vedere l'altro assaporandolo, guardarlo percependone gli odori, disegnarlo con le dita o con la mano aperta.
Ho detto che mi si potrebbe bendare, e io vedrei ugualmente.
Abbiamo parlato di essenzialità.
Con mille parole.
E poi continuo a farmi domande.
Su quello che avrei voluto e non ho avuto. Ma ci ho creduto dal primo momento. Senza aspettative. Ma con il cuore pieno che non credeva a quel che i sensi dicevano.
Su quello che improvvisamente mi si dice: cose inaspettate, alcune fuori tempo massimo. E vorrei sapere perché tutto questo accade quando io non ci credo più. E di domani non so niente.
Sull'incredibile calore che avverto certe volte, con certe parole, di certe persone. Magari anche una sola.
E mi faccio domande analizzandone le sfaccettature, affacciandomi oltre le difficoltà oggettive, illuminandole, sentendomele addosso, lasciandole scorrere e all'improvviso stringendole fra le mani.
E le sento. In tutti i sensi.
Ci sono delle strane coincidenze fra noi, e parliamo la stessa lingua. Diamo alle parole il medesimo significato.
Ci si domandava cosa succeda in certi momenti; quando tutto sembra girare intorno a noi e ci si sente così forti e coraggiose da fare un passo lungo - molto lungo - e poi ci si ritrova di fronte a delle reazioni senza senso.
Parlavamo dell'importanza dei sensi che non si insegnano: vedere l'altro assaporandolo, guardarlo percependone gli odori, disegnarlo con le dita o con la mano aperta.
Ho detto che mi si potrebbe bendare, e io vedrei ugualmente.
Abbiamo parlato di essenzialità.
Con mille parole.
E poi continuo a farmi domande.
Su quello che avrei voluto e non ho avuto. Ma ci ho creduto dal primo momento. Senza aspettative. Ma con il cuore pieno che non credeva a quel che i sensi dicevano.
Su quello che improvvisamente mi si dice: cose inaspettate, alcune fuori tempo massimo. E vorrei sapere perché tutto questo accade quando io non ci credo più. E di domani non so niente.
Sull'incredibile calore che avverto certe volte, con certe parole, di certe persone. Magari anche una sola.
E mi faccio domande analizzandone le sfaccettature, affacciandomi oltre le difficoltà oggettive, illuminandole, sentendomele addosso, lasciandole scorrere e all'improvviso stringendole fra le mani.
E le sento. In tutti i sensi.
Cose inaspettate, alcune fuori tempo massimo...cose che a volte accadono quando non ci crediamo ormai più.
RispondiEliminaUn pensiero che mi tocca quanto basta per condividerlo, con la certezza che sarà così finchè alcuni continueranno a credere che molte cose, compreso la nostra semplice (per così dire) presenza sia qualcosa di scontato.
Come dici tu: ogni cosa a tempo, a modo, a luogo...o no?
Buona giornata.
Aki
Ti fai troppe domande Luce..
RispondiElimina
RispondiEliminaCosa succede in certi momenti..
quei momenti li
in cui ti vien voglia di saltare e non fai caso alla gente che ti passa attorno
quei momenti li
in cui ti guardi allo specchio e non ti basta, vuoi altri specchi,di occhi che ti guardano con affetto, e li conosci
quei momenti li
in cui ogni cazzata è il momento giusto per ridere, per sognare, anche ad occhi aperti
quei momenti
quei momenti così, di battiti e di fiati che tolgono il fiato, e il domani non esiste
e il domani arriva, e diventa oggi, pieno di momenti così,e anche no, inaspettatamente°aspettando domani
ah lait. quante volte non vedo le cose in maniera semplice , prefendo un'attorcigliamento improduttivo. mi deprimo un casino.e perdo in linearità.
RispondiElimina...
bella in versione dark !
Soltanto la musica faceve crescere dentro me sensazioni ed emozioni così profonde e intense da sconvolgermi. Poi ho scoperto questo oceano elettronico e navigando incontro lightofyoureyes. Non ho bisogno d'altro!
RispondiEliminaAki
RispondiEliminaHai detto una cosa che mi disegna perfettamente, in cui mi ritrovo: la nostra presenza sia qualcosa di scontato.
E no. No.
Io ho pazienza infinita, amo all'infinito, dono me stessa all'infinito.
Ma anche l'infinito finisce.
ma1969
E pensa: non ho intenzione di cambiare.
B*ella
Tu sai dei miei momenti; di quelli esaltanti e di quelli silenziosi, muti. Quelli in cui spalanco gli occhi e la bocca con espressione felice e attonita da tanta felicità e quella invece in cui nessuna emozione si intravede.
Sai anche che io aspetto oggi.
Oggi.
E voglio che mi si stupisca.
Giallorock
Condivido la tua idea di musica: anche a me riempie e comunque è parte integrante della mia vita.
Per il resto - davvero - credo tu esageri.
E non perché mi sminuisca (mainellavita) quanto piuttosto perché sono troppe le aspettative.
Matt
Non dimenticare che sono una attenta osservatrice, e difficilmente mi sfugge qualcosa.
E ho visto l'attorcigliamento. E per me non è negativo: è solo difficile e ci vuole forza per svincolarsi dai tentacoli di noi stessi.
Però tu ce la fai. Io lo so.
anche bendata.. perchè quando qualcuno lo senti dentro non hai sensi a cui lui possa sfuggire.. così, priva della vista, hai l'olfatto, il tatto e il gusto che non possono ingannarti.. e, anche se non parla, con l'udito percepisci il suo cadenzato respiro che parla di sè.. riesci a disegnare con i pastelli della mante ogni ombra della sua fronte e delle sue mani.. ogni ruga dei suoi occhi.. la forma delle labbra è stampata perfettamente nel tuo album di ricordi presenti e il suo odore ti richiama ogni sua più piccola essenza.. e allora ti accorgi che ami.. e allora fai quel passo.. il passo.. e a volte ne rimani deluso e spiazzato.. risposte inconcludenti, mai nette.. ti rassegni in seguito a continue reazioni sconnesse.. poi sue frasi o gesti riportati da amici ti stordiscono e conforndono le tue percezioni.. solo un'amica che ama può capirti..
RispondiEliminai sensi ci sovrastano alle volte...proprio in questi giorni parlavo con altre anime di come a volte ci si senta in perfetta simbiosi anche senza essersi mai visti.
RispondiEliminasi hanno percezioni forti.
la vita è meravigliosa
Donnaviva
RispondiEliminaE dimmi: in quale vita hai conosciuto questo dettaglio di me, per poterlo esprimere con quelle parole?
Mi piace, comunque.
E sì, è così.
Attimideterno
La vita è.
E non importa quanto si sia visto con gli occhi, perché la conoscenza prescinde dallo sguardo.
io penso troppo. da sempre. analizzo ogni cosa che succede. metto alla prova le persone che mi circondano... piccoli test che quasi sempre mi feriscono.
RispondiEliminaallora - per interrompere un filo di pensieri troppo pesante e gravoso - faccio il "passo lungo". io lo definisco il salto nel vuoto. mi butto.
e spesso, il salto, porta a una vita nuova... a quei risvolti inaspettati di cui il mio essere ha disperatamente bisogno: nuove prospettive da vivere con tutti i seinsi
Sensibilmente
RispondiEliminaIl passo lungo porta a nuova vita - o meglio a una diversa versione della stessa - ma non è detto che poi sia meglio.
In ogni caso io mi porto sempre avanti.
Ma le prospettive sono essenziali.
posso dirti "uff"??
RispondiEliminache davvero, è un uff triste.
l'incazzatura passa alla svelta sai?
sì.
lo sai eccome.
Bibi