venerdì 28 settembre 2007

Senza titolo 85



.Transfert Emozionale.





Dimmi che anche questa volta cadrò in piedi.

Dimmi che tengo botta ancora una volta. Dimmelo.

Milano ha la volta celeste.

Milano che lavora, Milano che sussurra, Milano delle case verdi e delle favole, Milano che fa l'amore.

Milano che mi abbraccia anche oggi fra milioni di persone che mi passano affianco indifferenti e attonite, gli occhi piantati sulle vetrine, che mi fa trovare tutti i taxi che voglio ma io, oh sì io avrei aspettato un'ora ancora prima di trovarne uno, se.

Milano che mi regala sorrisi e aria fresca, e strada camminata lenta, con gli occhi puliti in cui l'unica cosa che si riflette è l'immagine di quello che vorrei.

Milano dei girasoli e della moda, degli sguardi persi in pensieri caldi e affettuosi, Milano che attrae la mia attenzione su cani per strada, che ferma le mie gambe nervose e mi lascia a bocca aperta davanti ad una cucciolata tenera.

Milano di questa signorinella che sorride, che non deve avere paura perchè l'uomo cattivo non esiste, Milano della strada consumata e degli specchi a cui è inutile domandare chi sia il più bello. In assoluto.
Ovunque. Comunque.

Dimmi che anche questa volta cadrò in piedi.

Dimmi che tengo botta ancora una volta. Dimmelo.



O tienimi stretta, e accarezzami ancora.




14 commenti:

  1. Ciao. C'é senz'altro chi vuol tener stretto ed accarezzare ancora, ci facciamo anche problemi a dire di sì!

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  2. sai,guardavo poco fa' il profilo notturno di milano.come si trasforma in poche ore la citta'.grande ma intima.eppure assordante.

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  3. Milano è strana,Roma accoglie nella caciara tutti,non devi fare molto, Milano si fa trovare solo da chi vuole e sa trovarla nel rumore. Milano delle antiche trattorie, dei ris e borlott,dell'oss bus e dei Navigli, Milano degli affari e della moda,Milano che lavora e produce, Milano di ieri:case di ringhiera,de la gent che l' haminga desmentegàa i costum e i tradizion meneghin, Milano di domani:che non dimentica,ma preferisce vivere in mezzo a guazzabugli di design che non te li devi spiegare proprio:è il futuro..... E forse,proprio l'oggi non c'è, se non quello che respira,ansima e sfiata nei mantici di realizzate essenzialità, presenza di rapide e sbrigative pennellate verbali e nulla più,ma solide saggezze,tante....Milano giovane e dell'aperitivo,dell' Ice Bar e di ogni novità,dove happy è obbligo,ma mai dovere. Cadere in piedi a Milàn? si,ma comunque cadere se s'ha da cadere,rialzarsi, se s'ha da rialzarsi,senza chiacchiere e geremiadi. Se tieni botta dipenderà da te,ma Milano,distratta un po',sbuffante e pratica ti terrà stretta e ti accarezzerà,pensando,però,che oggi è già domani......

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  4. Milano...non è la mia città...lascio ai milanesi come lascio ai romani il loro caos...le loro file in tangenziale...il loro smog...le nebbie...la moda...ill gossip...i negozi...e tutto quello che amano...i paesi i vecchi borghi...i visi segnati come solchii di un aratro...gli occhi umidi di felicità per la nascita di un vitello...o di un cavallo...il "fastiodioso" quack delle papere...il vento che suona accarezzando gli alberi...i cieli stellati...le brine d'inverno i concerti dei grilli in estate...il colore del grano...il caldo autunno...la tiepida primavera con il risveglio del mondo in cui cerco di sopravvivere... ;) kiss

    leonardo

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  5. Milano ormai spenta e senza anima. Milano capitale del consumo di cocaina, dell'anoressia. Milano eletta a residenza da Corona e Mora; Milano dei cortigiani di Mediaset; Milano egoista ed esibizionista. Milano, perchè viverci, perchè andarci?

    r.m.

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  6. Esserci.


    Conta esserci totalmente.


    Immersi dentro e fuori.


    In pensieri, parole, attimi, lacrime e sospiri.


    Conta esserci totalmente.


    Ovunque.


    Che non è dove, ma come. Non è quando ma sempre. Non è vorrei ma voglio.


    E non è neanche a caso. E' scelta.

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  7. beh, io ne sono certo, che lo farai anche questa volta, e anche le prossime. Bella la contrapposizione tra l'idea del cadere in piedi, e la foto del Duomo che sembra traballante...

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  8. bellissimo cio che hai scritto.

    un saluto. ;)

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  9. Ti ho chiesto perchè, ma non hai risposto. O meglio lo hai fatto con parole effimere. Esserci,immersi, scelta...


    E poi : conta esserci? Conta per chi? Perchè mai?

    Ci sono stato dentro Milano. Molto dentro. Proprio per questo ho colto il vacuo.


    Ovviamente rispetto la tua scelta. Felice per la mia. Milano adieu.


    r.m.

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  10. Plexus.


    Non ho risposto direttamente alla tua domanda per il semplice fatto che credevo fosse implicitamente comprensibile che non è Milano in se ad aver colpito e affondato, ma i fatti.


    Poteva essere Torino (la mia città, amatissima), Rimini, Napoli, Vigevano. Un posto qualsiasi.


    Milano è stata *quasi* casuale. E per niente semplice, addirittura.


    Ma, comunque, a Milano potrei viverci. Nella mia personale classifica, dopo Londra e Dublino.

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  11. Adesso va meglio. Non era così implicito che fossero i fatti e non la città. Tanto più che ammetti che potresti felicemente viverci a Milano.

    Nulla da obiettare per la tua personale classifica. La mia, in questa fase della vita, è più semplice e di immediata applicazione: qualsiasi luogo che non sia una grande città!

    r.


    PS. Con la pistola alla tempia direi Parigi. O San Francisco.

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