words
Se lei avesse le parole per dirlo, direbbe mi dispiace.
Per una volta non avrebbe sensi di colpa; saprebbe a priori di poter offrire tutto ciò che ha, ogni respiro possibile, ogni potenziale carezza, ogni schiaffo e sorriso, qualunque modo e tono adatto al loro mondo-a-parte.
Tutto.
Se lei avesse l'opportunità, direbbe ti aspetto.
Lo direbbe senza secondi fini, senza pretendere niente in cambio se non la limpidità di pensieri e intenzioni; quella chiarezza che la compone, che rifrange la luce da dentro fino agli occhi e la fa sorridere, a volte.
Tutte le volte che ha sorriso.
Se lei avesse la possibilità, porterebbe il tempo indietro; dilaterebbe le notti, metterebbe l'eco ad ogni parola, prenderebbe ogni singola sillaba e la terrebbe in bocca fino ad impararne a memoria il sapore.
Tutte le parole scambiate.
Ancora e ancora.
Se lei anche potesse, e potrebbe se lo volesse, non porrebbe fine a questo distillato di attesa e desiderio.
Ho letto i tuoi due ultimi post... li ho riletti. Sempre bellissimi, ma non ho capito... allora ho inquadrato i tags... e mettendo insieme le cose ho visto... confusione, inqueitudine, forse anche sofferenza... che è successo? :(
RispondiEliminaUn abbraccio
confusione, inquietudine e fastidio, Merry.
RispondiEliminati abbraccio :)
non correva il ventennale dalla morte di Tondelli, in quei giorni lì?...
RispondiEliminaLight, ti lascio un bacio :)
Bibi