domenica 20 novembre 2011

Senza titolo 444




le cose che non so

 



mi perdo nel letto

mi addormento alla rovescia in un sogno che ricordo solo convulso, non un viso non una mano non un bacio anche solo immaginato

e quando mi risveglio cerco almeno un orientamento

e non ne ho

non ho niente intorno, il letto si è espanso fino a diventare immenso, per contenere la mia irruenza

spalliere invisibili per proteggermi dai pericoli che non so, che non ho, che non vedo ma che tango con sensi che mi sono sconosciuti

non mi servono le mani non mi servono gli occhi

è una sospensione atemporale, un'angoscia latente

un silenzio che mi scoppia dentro

attendo

so che esisti, in qualche modo e in qualche luogo

so che esisto sempre, anche quando credo di non esserci per nessuno e di essere ostile

prendo atto di me stessa e di questi due metri per due


io ci sono

Nessun commento:

Posta un commento