il linguaggio dei segni
tremava
una foglia, sembrava una foglia
sembrava un bimbo cresciuto
e batteva i denti
dal freddo dentro
dalla paura del non conosciuto
tremava e batteva i denti quel fanciullo così imponente
eppure non si allontanava da lei
sarebbe bastato niente
una negazione netta
e il gioco sarebbe svanito
e il mondo piccolo si sarebbe espanso
e la magia sarebbe stata sprecata
sublimata in un no
quanta forza in quella accettazione silente
quanta volontà e quanta grazia
nella luce dei suoi occhi
così velata eppure pulita
e nel fondo lei vedeva la bellezza
ci sono certe tue bellissime foto graffiate che sanno di Nine Inch Nails...
RispondiEliminaM.
adoro il graffiato, blackvintage.
RispondiEliminagrazie.
RispondiEliminaSe non l'avessi visto da vicino penserei ad una paletta per mosche :P
Ehi la prossima volta che scendi qui nella bassa nebbiosa facciamo le trasgressive vere! (manondirloanessuno)
trasgressiva, moi? :)
RispondiEliminabacioB*ella.
una delle volte in cui mi piacciono parimenti la rappresentazione per immagini e per parole, come sai fare tu.
RispondiEliminadice di te?
Bacio :)
Barbara
ma tu lo sai, bibi, che parlo sempre di me.
RispondiEliminadi me e.
ho un po' di cose bellissime da raccontarti.
e io sono strafelicissima che le tue notizie siano belle belle sai, a prescindere :))
RispondiEliminaBibi