quando sente male lei stringe i denti e tenta di sopportare.
si toglie il fiato, si toglie il sonno, si toglie la pelle.
si veste di altro. apre l'armadio delle paure e sceglie l'abito giusto per la bisogna, socchiudendo gli occhi per non rimanere affascinata da quell'urlo che la richiama all'ordine e al massacro.
nuda, allo specchio osserva quel piccolo foro sul plesso solare. ci infila due dita allargandolo un poco. sfila una spina, sanguina appena. e, inutilmente, continua a pungersi la punta delle dita.
lei non sa chiedere aiuto. a volte non sa neanche parlare. lei vaga muta di sensi tacendo il bisogno di sollievo che nessuno riesce a donarle.
lei tace mentre dentro si riempie di spine.
si toglie il fiato, si toglie il sonno, si toglie la pelle.
si veste di altro. apre l'armadio delle paure e sceglie l'abito giusto per la bisogna, socchiudendo gli occhi per non rimanere affascinata da quell'urlo che la richiama all'ordine e al massacro.
nuda, allo specchio osserva quel piccolo foro sul plesso solare. ci infila due dita allargandolo un poco. sfila una spina, sanguina appena. e, inutilmente, continua a pungersi la punta delle dita.
lei non sa chiedere aiuto. a volte non sa neanche parlare. lei vaga muta di sensi tacendo il bisogno di sollievo che nessuno riesce a donarle.
lei tace mentre dentro si riempie di spine.
ti scrivo una roba svogliata tu dimmi se senti che è svogliata
RispondiEliminabasta leggerti basta leggermi mi basta entrare nel tuo blog
vabbè sono drogato... sono tuoi i piedi alla fine della finestra amore?
qui è sempre tutto mio, zap.
RispondiEliminaanche i piedi.
svogliati pure quelli.
Amo il pulp.
RispondiEliminaIl particolare del foro e delle dita l'ho trovato stupendo.
CyberLight... ;)
aridela, ho avuto un grande maestro pulp.
RispondiEliminaun giorno te lo farò leggere.
grazie cara.
non sei serena lo sento!! a proposito di inserenità... ti piace il torbido?
RispondiEliminaanzi meglio... ti piace il torbido eh!
ma mostrando il sorriso migliore.
RispondiEliminaChe nulla possa trasparire.
s.
nuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
RispondiEliminanu
nu
nu
dobbiamo fare la gara degli urli liberatori e dello sputaggio di spine in bocca.
a volte ho conosciuto persone che continuano a pungersi sapendo di continuare a soffrire
RispondiEliminatoglierci le spine toglierci la pelle
RispondiEliminapur di non gridare
soffocare nel nostro grido
-ci sento molto del nostro essere donne, in queste tue parole-
nina
zap
RispondiEliminami piace l'olio torbido, quello nuovo e verdastro, possibilmente con un po' di "fondo". ecco.
sagami
capita che poi, all'improvviso, io mi stanchi anche di sorridere.
e allora tutto è variabile.
nini
sputeremo sul mondo, domani.
lo affogheremo di risate.
ti sbaciucchio.
sangervasio
le ho viste anche io ma non credo siano rassegnate.
solo non riescono a crederci.
nina
siamo donne e femmine, tu io e poche altre.
e, in quanto tali, sappiamo nostro malgrado toglierci le spine da sole e soffocare l'urlo in gola.
cacciandolo fuori in solitudine, troppo spesso.
è il rovescio della medaglia.
ce lo teniamo.
alla fine finisce sempre con te che sei sempre gentile con me
RispondiEliminaah...senza il tuo "ecco" non sarei qui adesso
ecco è molto fanciullesco e va benissimo
anche le rose hanno le spine.
RispondiEliminaperò crescono fuori.
Ciao da Marco,
RispondiEliminacome ti va?
Finalmente il mio libro è uscito!
Non so se il commento di prima è comparso.
RispondiEliminaCmq ti risaluto.
Finalmente il libro sulle mie lettere dalla Thailandia è uscito!
è stata una bellissima cena. ti copio il risotto!!
RispondiEliminazap, alla fine non finisce mai davvero quasi niente.
RispondiEliminapiace tanto anche a me la parola *ecco*. torna.
lidraulico ci sono tantitroppissimi tipi di spina.
tu hai le tue e immagino non si vedano dall'esterno.
ciao marco, non sapevo neanche avessi un libro in pubblicazione.
contenta per te.
user-still-alive copia copia...in effetti avevo avuto la sensazione che vi fosse piaciuto:)
non mi dispiace
RispondiEliminala solitudine del dolore
il dolore è una cosa molto intima,
mi piace rinchiuderlo dentro
ed educarlo e trasformarlo
e poi compiacermi del risultato.
[quando s'ingoia.al buio.e si diventa muri.dove solo l'edera s'arrampicherà.quando l'aculeo raggiunge anche l'ultimo centimetro di pelle disponibile e non c'è nulla che lo tiene ad infilzarsi.lì]
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