lunedì 2 marzo 2009

Senza titolo 321







c'è che passano i giorni e sento la tensione che monta
la vedo lì, quando guardo il mondo di traverso e i pensieri obliqui cercano di impossessarsi di me
squillano i sensori appena il pericoloso universo delle aspettative tenta di aprirmi le sue porte
e non voglio passare oltre la soglia perché lo so, lo so bene che è lì il precipizio

c'è che ho quell'euforia che mi urla dentro anche quando sto zitta
mi fa fare il conto alla rovescia e mi dà l'impressione che il tempo non passi mai
come la carota appesa al bastone davanti al muso della bestia
paura di non raggiungere mai quella dolcezza in bocca e paura di avere paura

c'è che sfoglio il dizionario delle parole vietate
cercando di ripassare mentalmente tutto quello che non dovrei dire
e più le vedo e più le sento, più le trattengo e più mi sfuggono, più le temo e più mi accarezzano
sensibile per quanto tenti di rimanere distaccata da me stessa

c'è che non ci credevo e forse vorrei continuare a non crederci
ma sarebbe come negare a me stessa l'evidenza e negare l'essenza stessa di cui sono composta
carne sangue sensi e dannatissime emozioni e anima e veleno
e schiere di vorrei che mi fanno venire i brividi

c'è che non c'è niente altro da fare che ammettere che.
che sì.

6 commenti:

  1. che no.

    ammettere che no è faticoso.

    è ricacciare indietro schiere di vorrei.

    e brividi, e sudore e passione.

    che no.

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  2. Che passerà, questo tempo.

    Poi sarà luce...

    Dan

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  3. Lidraulico

    Ammettere è di suo faticoso.

    Ammettere, a prescindere dal fatto che sia sì o no.

    Nello specifico è sì.

    E' faticoso ma è sì.


    Daniele

    Eppure anche tutto questo serve a creare il tempo.

    E sarà luce.

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