ma tu chi sei?
Bagno di folla, in questi giorni.
Sabato Torino era splendida e luccicosa e tutta tirata a lucido scintillante, con le vetrine che dicevano comprami comprami e quante persone dentro e fuori e intorno.
Quanto ho camminato e parlato e spiegato, quanto mi sono sentita orgogliosa di far vedere angoli e colori, e quanto freddo, quanto.
E chiacchiere e pesce crudo. E fare incetta di cose proibite. E non passare dal medico neanche a morire.
E in tutto questo continuare a chiedermi: ma tu chi sei?
Davvero, dico. Quale parte di te ho conosciuto, quale hai millantato, quanto di quello che so è vero? E come stai, come ti trovi, hai ripreso con te l'anima o l'hai lasciata perdere, cibo delle tue cazzate? Sei solo o hai qualcuno vicino, nonostante tutto?
Rien à faire.
Frullo tutto e viene fuori sempre la stessa domanda. Quindi non mi rimane che passarci sopra -perché di rabbia proprio non ne ho, solo una briciola di compassione ma sinceramente preferirei detestarti- e con la Barbarella troviamo soluzioni vaneggianti e ci scappa da ridere.
Un po' di amarezza, questo sì.
Sai perché? Perché in fondo abbiamo le mani piene di cose da dare, da darti. Tipo vicinanza, affetto, risate, comprensione, presenza, disponibilità.
Ora a tutto questo ci balliamo su. Giriamo e giriamo fino a perdere l'equilibrio, ci facciamo prendere dal capogiro e ricominciamo a girare. A far girare. Parole, tutte vere.
Perché io so chi sono. Sappiamo chi siamo. E chissà quante cose dobbiamo ancora scoprire.
Bello, no?
Sabato Torino era splendida e luccicosa e tutta tirata a lucido scintillante, con le vetrine che dicevano comprami comprami e quante persone dentro e fuori e intorno.
Quanto ho camminato e parlato e spiegato, quanto mi sono sentita orgogliosa di far vedere angoli e colori, e quanto freddo, quanto.
E chiacchiere e pesce crudo. E fare incetta di cose proibite. E non passare dal medico neanche a morire.
E in tutto questo continuare a chiedermi: ma tu chi sei?
Davvero, dico. Quale parte di te ho conosciuto, quale hai millantato, quanto di quello che so è vero? E come stai, come ti trovi, hai ripreso con te l'anima o l'hai lasciata perdere, cibo delle tue cazzate? Sei solo o hai qualcuno vicino, nonostante tutto?
Rien à faire.
Frullo tutto e viene fuori sempre la stessa domanda. Quindi non mi rimane che passarci sopra -perché di rabbia proprio non ne ho, solo una briciola di compassione ma sinceramente preferirei detestarti- e con la Barbarella troviamo soluzioni vaneggianti e ci scappa da ridere.
Un po' di amarezza, questo sì.
Sai perché? Perché in fondo abbiamo le mani piene di cose da dare, da darti. Tipo vicinanza, affetto, risate, comprensione, presenza, disponibilità.
Ora a tutto questo ci balliamo su. Giriamo e giriamo fino a perdere l'equilibrio, ci facciamo prendere dal capogiro e ricominciamo a girare. A far girare. Parole, tutte vere.
Perché io so chi sono. Sappiamo chi siamo. E chissà quante cose dobbiamo ancora scoprire.
Bello, no?
torino splendida e luccicosa come te! stupenda foto (ma già l'avevo sbirciata, da brava gattina curiosa, fra quelle su flickr! :).
RispondiEliminaper il resto, poco da dire.
chi mi ama mi segua, dice il motto, giusto?
chi non m'ama, beh... un peccato. peccato per lui.
perchè aver la consapevolezza di quanto si può perder, a rinunciare a certe situazioni, è sempre un buon segno. non averne affatto, mah... mi puzza di vuoto spinto.
Il tuo blog nero sullo schermo del mio nuovo notebook è ancora più bello. Da noi le vetrine ci provano a scintillare, ma i negozi sono inesorabilmente vuoti... Un bacio.
RispondiEliminaQuasi mai sappiamo davvero chi siamo.
RispondiEliminaSoprattutto non sappiamo mai chi sono gli altri.
RazzaCorta
RispondiEliminaMagari non è intesa neanche come una rinuncia, che ne so.
Spero solo sia stata una scelta.
Ma in ogni caso c'è stato uno spreco di magia e veleno da lasciare a bocca aperta.
E va be' :)
LuxInTenebris
Qui i negozi erano pieni, le strade poi traboccavano di gente.
Fino a natale sarà così e sempre più.
E le luci di Torino non hanno eguali:)
Hellstrom
Io mi conosco.
In questo preciso stato di sogno (cit. PVT)
Ma, come ho scritto, chissà quante cose devo ancora scoprire.
penso una cosa. penso questa cosa. questa cosa che penso è che: sapere chi si è, lo si sa tutti. non tutti hanno un bel vedere. ecco quanto. fa comodo, non volere sapere chi si è. ci si conosce tutti. volendolo. poi, certe volte, è un dramma. e, allora, meglio evitarsi.
RispondiEliminaun saluto. in equilibrio.
oh sì scoprire e far scoprire,scoprire insieme
RispondiEliminainfinite sono le combinazioni
per chi ha la disponibilità al gioco
ti bacio
rediviva Bru
tu sei la mia luccicosa preferita.
RispondiEliminaRamificazioni
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo.
Ma io mi conosco -conosco me oggi- e so che le cose potrebbero cambiare e cambiare io di conseguenza.
Mi adatterò a me stessa, non disconoscendomi.
Rouge
Ogni gioco ha regole, più o meno condivisibili.
Ma se si sceglie di giocare...
Un bacio.
Perfidia
E che bello!
Luccicosa preferita non me lo aveva mai detto nessuno, mai mai.
"ancora tu, non mi sorprende, lo sai..."
RispondiEliminaa..
Sì, bello scoprirsi e scoprire.
RispondiEliminaSarà un Ble Natale?
Sì...
In una Torino luminosa.
Dan
bello, sì.
RispondiEliminamanco da un po'.
ho davvero tanto, troppo per la testa e per tutto il resto, e le gare di fine anno da quotare.....indi tra una cosa e l'altra, chiedo scusa.
e ti lascio un bacio...
hai fatto tante foto...vero?
RispondiEliminaa..
RispondiEliminaper la serie: mi ritorni in mente
Daniele
natale inteso come vacanza andrà bene. soprattutto quando tornerò a casa (non sono ancora partita e già non vedo l'ora di tornare:)
Bibi
da noi l'anno finirà a metà gennaio...e sarà delirio. in ogni caso dal 23 dicembre al 7 gennaio non sarò lì dentro e non sarò "ufficialmente" reperibile.
sono contenta che tu stia bene. molto (sto bene anche io, fra mille cose).
Grilloz
certo che sì.
ma non te le farò vedere, non voglio farti venire nostalgia.
rimani fra i crucchi:)