venerdì 5 settembre 2008

Senza titolo 262





Fisso ipotetici punti fermi, così fermi che si spostano ogni volta  che distolgo lo sguardo.
Come se non volessero sparire dal mio campo visivo si ripropongono agli occhi.

E ai sensi. Soprattutto.

E' tutto come se.

Come se.

Come. Se.





Ci sono occhi che non percepiscono il movimento rapido.

Occhi come ciechi, abbacinati.

Sguardi inutili, non atti a cogliere l'imprevisto.

Mi ritrovo con me stessa in situazioni analoghe a quelle già vissute, con le medesime contraddizioni trattate con sempre minore indulgenza.

Mi ritrovo a sorridermi con la mano levata, pronta a scudisciare ogni tentennamento.

Accetto che ci sia l'ineluttabile dato da una scelta non di altri, ma solo di una me che si diverta a confondermi. E questo mi fa sorridere.

E guarda, puoi anche provare a cambiarmi.

Ma dubito tu possa riuscirci.

Il patto è: prendere o lasciare.

Ma prima dimmi: cosa vedi, tu, in quel movimento rapido?

16 commenti:

  1. una mano veloce che scende e colpisce, poi un sorriso che torna. luminoso. in attesa di un altro tentennamento.

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  2. spregiudicata sicurezza. e piacere di stupire te stessa. uff...

    ...

    lait , hai un *macro* nell'iride . cavolo, notevole.:))

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  3. In quel movimento vedo la decisione di schiacciare una sigaretta, che presuppone, anche dalle tue parole successive, il simbolico parallelismo con la fine di qualcosa, o comunque la scelta, o desiderio di mantenere punti fermi, che la vita inevitabilmente ti sposta ed eliminare ciò che ti danneggia...

    Giusta scelta di salvaguardia personale, a mio parere e...complimenti per le gambe!

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  4. ma siamo sicuri che sei tu nella foto?


    no, perchè io non vedo nessuna

    parete viola!

    l'avrai sicuramente rubata a qualcuno!!


    ammettilo


    pi esse [va che io aspetto ancora

    una definizione]

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  5. Lidraulico

    Ma non è una mano vendicativa né crudele.


    Daniele

    Eppure non è un gran sacrificio andare oltre l'apparenza.

    Ci sono un sacco di altre realtà, oltre.


    Matt

    Piacere di stupire.

    Me stessa innanzi tutto, e pochi altri.

    Un bacio:)


    UA

    Ci tento, ma non sempre ci riesco.

    E parlo di salvaguardia.

    In fondo fin troppo spesso mi ritrovo ferita.

    Ma.

    E grazie:)


    Chota

    Pareti viola, in ufficio?

    In ufficio acciaio e cristallo.

    Pavimenti di un azzurro orribile.

    Pareti di un bianco ghiaccio schifoso.

    Ma quando il sole batte bene vengono fuori delle belle foto:)

    E devo dire che hai ragione: con questa foto MI sono rubata un pezzo d'anima.

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  6. (Quanto mi piace il "come se..")


    Spesso mi ritrovo a fare da punto di riferimento mobile per i punti fermi. Bisognerà pure che ci siano dei parametri a cui rifarsi. Così mi muovo. Ma lentamente. Tanto non ho fretta (esco prima apposta, per poter andare al mio passo..)


    Ma cosa vedo in quel movimento rapido? Vedo che certe cornici stanno attorno ad uno specchio e non ad un quadro, così se ci guardi dentro non vedi un soggetto ma il tuo volto, quindi io che "quel" movimento non l'avevo a portata di (s)vista non lo posso interpretare.. :))

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  7. ci sono anche pile di carte che nessuno ha la pazienza di leggere.

    è la nostra parte interiore imprigionata tra i fogli sottili del silenzio.

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  8. punti fermi su cui poggiare il mondo...

    e farlo ruotare attorno...

    potessimo guidarne il moto, invece ruota per conto suo...

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  9. Fumblindog

    La spiegazione del tuo 'non vedere' è validissima.

    L'approvo e l'apprezzo:)


    Gabriel

    Il fatto che non vengano letti da altri non implica che noi stessi non lo si debba fare.

    Io -di me stessa- difficilmente lascio sfuggire anche un solo foglio...


    Grilloz

    Il mio concetto di punti fermi deve essere necessariamente in movimento -a seguire i punti, appunto-

    Detesto la staticità in ogni sua manifestazione.

    Vedi, questa è una definizione perfetta di 'punti fermi':


    i punti fermi della vita hanno sempre questa caratteristica.


    si spostano.


    aks

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  10. un po' come le stelle fisse...

    come un sistema di riferimento mobile, che evolve, attorno al quale far ruotare il mondo...


    Ricordo di aver sentito parlare di una tribù nomade del nord america, che aveva un palo piantato al centro dell'accampamento a rappresentare il centro del mondo.

    Quando la tribù si spostava, portava con se il palo, e lo ripiantava dove trovava un nuovo luogo adatto ad accamparsi.

    Un centro del mondo mobile insomma...

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  11. prendere o lasciare mi piace.

    non lascia spazio all'indecisione, cosa che [io] detesto e non posso "utilizzare".

    e tu mi piaci.

    :)

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  12. la foto è molto bella ; il post criptico , ma è un bel blog molto..molto..chic

    magari se mi impegno ci capisco qualcosa :-)

    Ax

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  13. OT.

    Io, invece, m'incazzo, "Light".

    Devo avere del sangue spagnolo, o giù di lì e quando vedo che questi. oltre a sguazzare nel denaro (per l'amor di Dio, se onesto niente da dire), sono anche puttanieri (o concessionari d'auto, ormai non si capisce) e faccendieri, tramini del cazzo e arroganti tappettini, mi girano.

    E che ci vuoi fare?

    Mia moglie consiglia energia positiva.

    Io pensavo ad una Rivoluzione.

    Non per forza incruenta.

    :-)

    (che poi sia stato un week-end di merda influisce, mi sa).

    Daniele


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  14. Grilloz

    Il centro del mondo mobile credo sia una delle cose più belle.

    Così come cambiare idea.

    Fantastico.


    Bibi

    Il piacersi nonostante le diversità -anzi grazie a queste- è un valore aggiunto.


    AXMAX

    Très chic.

    Be' grazie, non me lo aveva ancora detto nessuno -in riferimento al blog, ça vas sans dire-


    Daniele

    Io mi incazzo di default:)

    Si vede, no?

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  15. Non è che si vede, ma si percepisce.

    E, perdona l'azzardo, secondo me se le risposte non ti vanno a genio fai pure a bottigliate.


    Io ci vedo un'affermazione di libertà.

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