♦sei più trafficata tu che il Kennedy al 4 Luglio♦

E' un giorno che mi è sempre piaciuto, a prescindere da quel che succeda.
E poi oggi è venerdi e mi piace comunque.
Sai, da piccola avevo un sacco di pensieri.
Strani, alcuni: per circa un mese avevo dichiarato di voler diventare suora, da grande. E lo so, pare strano ma è durata un mese: poi mi hanno mandata all'asilo e ho conosciuto le suore.
Avevo una banda di ragazzine (età media 10 anni); neanche a dirlo, io ero il capo.
Si faceva la lotta alle bande di maschi che torturavano le lucertole e giocavano con le biglie. Idioti.
Noi si faceva danza classica sotto i portici. Le mettevo tutte alla sbarra e mi vendicavo in modo soft delle torture che mi impartiva la mia insegnante: quella strega mi colpiva con la bacchetta di bambù sul collo del piede, io pretendevo che le mie adepte imparassero a fare la spaccata. Così, per gradire.
Poi mi sono stancata e loro sono tornate a giocare alla barbie. Io non l'avevo, la barbie, perché mia mamma la detestava. Avevo le bambole di pezza (Francesca, Bimba e Piccia dormivano con me ogni notte, nel mio letto) e una enorme bambola con il tutù rosa acceso e una coroncina che nascondeva i comandi: la tenevo in piedi per la coroncina e lei ballava.
Poi, crescendo, ho lasciato bambole e pupazzi. Detesto i pelouche; quelli che qualche avventata persona m'ha regalato son diventati giochi dei miei gattini.
Ho iniziato ad avere in casa qualunque animale, oltre al cane: porcospini, conigli, cavie peruviane, un fantastico camaleonte, uccelli, topi ballerini.
E poi sono cresciuta ancora.
Ho fatto l'amore per la prima volta a 15 anni e mezzo, era il giorno di natale.
Mi sono innamorata di qualche persona, perdutamente.
Ho fatto innamorare qualche persona, perdutamente.
Mi hanno detto 'riconoscerei il tuo modo di camminare in mezzo alla folla'.
Una quantità industriale di 'ti amo'.
Un ragazzo israeliano -bellissimo- mi ha detto 'I love and kiss the ground on wich you walk'.
E poi oggi è venerdi e mi piace comunque.
Sai, da piccola avevo un sacco di pensieri.
Strani, alcuni: per circa un mese avevo dichiarato di voler diventare suora, da grande. E lo so, pare strano ma è durata un mese: poi mi hanno mandata all'asilo e ho conosciuto le suore.
Avevo una banda di ragazzine (età media 10 anni); neanche a dirlo, io ero il capo.
Si faceva la lotta alle bande di maschi che torturavano le lucertole e giocavano con le biglie. Idioti.
Noi si faceva danza classica sotto i portici. Le mettevo tutte alla sbarra e mi vendicavo in modo soft delle torture che mi impartiva la mia insegnante: quella strega mi colpiva con la bacchetta di bambù sul collo del piede, io pretendevo che le mie adepte imparassero a fare la spaccata. Così, per gradire.
Poi mi sono stancata e loro sono tornate a giocare alla barbie. Io non l'avevo, la barbie, perché mia mamma la detestava. Avevo le bambole di pezza (Francesca, Bimba e Piccia dormivano con me ogni notte, nel mio letto) e una enorme bambola con il tutù rosa acceso e una coroncina che nascondeva i comandi: la tenevo in piedi per la coroncina e lei ballava.
Poi, crescendo, ho lasciato bambole e pupazzi. Detesto i pelouche; quelli che qualche avventata persona m'ha regalato son diventati giochi dei miei gattini.
Ho iniziato ad avere in casa qualunque animale, oltre al cane: porcospini, conigli, cavie peruviane, un fantastico camaleonte, uccelli, topi ballerini.
E poi sono cresciuta ancora.
Ho fatto l'amore per la prima volta a 15 anni e mezzo, era il giorno di natale.
Mi sono innamorata di qualche persona, perdutamente.
Ho fatto innamorare qualche persona, perdutamente.
Mi hanno detto 'riconoscerei il tuo modo di camminare in mezzo alla folla'.
Una quantità industriale di 'ti amo'.
Un ragazzo israeliano -bellissimo- mi ha detto 'I love and kiss the ground on wich you walk'.
Julian mi ha detto, in italiano stentato, portandomi in giro per Londra: sei più trafficata tu che il Kennedy al 4 Luglio.
Quante similitudini, da restarne strabiliata.
RispondiEliminaPurtroppo, mai stata a Londra e a un Julian le labbra gliele avrei chiuse anch'io, così tanto per gradire... Sorrido
Non penso ci siano problemi se non esponi il brillante.
RispondiEliminaL' importante è che te lo sei meritato.
p.s. mai torturato lucertole.
oh le bambole,
RispondiEliminami hanno sempre fatto schifo.
letteralmente lo stimolo a vomitare,
ma mi salvavo sempre in extremis, distogliendo lo sguardo.
i pelouche,
li ho sempre odiati anche io.
giocavo a modo mio da bimba, leggevo e scrivevo.
facevo i puzzle..
ero un piccolo genio [poi crescendo, ahimè, sono rientrata in quella categoria di persone con l'intelligenza più alta della media, ma pur sempre "nella norma"]
giustoatitoloinformativo..
quanto c'hai messo a sfanculizzare l'israeliano?!
io credo, non avrei potuto reggere una frase del genere.
Concretezza
RispondiEliminaLondra è la mia dimensione ideale.
Julian era ideale, in quel preciso momento:)
Azolla32
Io merito sempre un sacco di cose.
Per le lucertole, me ne compiaccio.
Grazie.
Chota
L'ho guardato stranita, non sapevo neanche cosa rispondergli.
Poi mi è scappato da ridere.
Così [troppo!] romantico...:)
ti ci vedo capo banda ;)
RispondiEliminasuora non saprei...forse...
:-D
mi hai fatto tornare in mente i miei di giochi... pure io con le bambole me la dicevo poco;
RispondiEliminapassavo ore a giocare con la scatola delle fiches del poker, le separavo per forma e per colore, immaginando che fossero cavalli (che adoravo) di razze diverse mi divertivo a metterle in fila per due, per tre, ecc ecc;
a..
bè che sei parecchio trafficata a J. glie l'appoggio....
RispondiEliminaè che vai bene così nè.
è che a me mi piaci così.
e non solo a me :))
bacio
Bibi
Adoro le bambole in celluloide con le palpebre morbide, sguardo vitreo. Intramontabili come i brividi di terrore che t trasmettono, fissandoti in piena notte.
RispondiEliminaGrilloz
RispondiEliminaSuora no, per un sacco di buoni motivi:)
a..
Giocavo anche io con le fiches: le 'pizzicavo' e vinceva chi saltava sopra il colore dell'avversario.
Aveva forse un nome questo gioco...
Bibi
Non dubitavo che tu in qualche modo avresti potuto appoggiare Julian:)
Concretezza
Così era la mia bambolona ballerina: immensa, altera, con lo sguardo viola.
c'è un non so che di interessante ad essere trafficati però...
RispondiEliminamolto meglio che suora
l'abito è così poco sexy...
Io di Barbie ne avevo parecchie ma mai un peluche. Ora ne ho l'auto piena perchè il piccolo, invece, li adora.
RispondiEliminaMai avuta la stoffa del vero e proprio capo, però avevo una banda, e si votavano le decisioni da prendere. La prova d'iniziazione era saltare giù da un muretto di un metro e mezzo (!!). Salivamo sugli alberi del cortile in quegli interminabili intervalli anni '70, mentre le maestre passavano le ore in cortile a chicchierare e fumare. Un giorno una compagna rimase appesa al ramo x la gonna, sgambettando e mostrando le coulottes blu fatte a maglia dalla nonna sotto le sottane... eravamo paralizzate dalle risate. E ogni volta che la ricordo torno a ridere.
Chi probabilmente mi ha amato di più, non ha mai saputo dirmelo.
beh.... il giorno di Natale è un giorno curioso per la prima volta.... era un regalo? :-)
RispondiEliminaio sarei svenuta dall'emozione di fronte a un ragazzo bellissimo che mi diceva "I love and kiss the ground on which you walk".... chiaramente sono quelle cose che dicono soprattutto gli stronzi... e con quelli in effetti ultimamente ho una certa dimestichezza :-)
bellissima l'espressione più frequentata del kennedy il 4 luglio :-) :-) :-)
ciao!
RispondiEliminaBuonanotte... no, via, diciamo qualcos'altro... allora il ragazzo israeliano ra un bellissimo spazzino?
e a parte le battute se hai davvero conosciuto e fatto conoscere l'Amore, la tua è una vita che vale molto...
Ppneumos
RispondiEliminaL'abito aiuta.
Ma la sensualità non è un optional da acquisire: ci si nasce, con.
Ochitta
Nella mia banda non si votava niente: così era, o pedalare:)
Il pelouche in macchina è una cosa che mi ricorda il cagnolino dietro le macchine, quello con la testa snodabile. Accompagnato, ovviamente, dal plaid nel sedile posteriore e una coppia di cuscini fatti a filet.
Crucco o tamarro:)
Yasmina08
Il mondo è degli stronzi!
E poi a dire il vero nella fattispecie lo ero stata io: gliel'ho fatto baciare, il terreno:)
Per quanto riguarda il giorno di natale...be' sì, una specie di regalo che ricordo con piacere:)
MDP
RispondiEliminaNo, non era uno spazzino.
Oh, ma forse mi sono persa la battuta, eh...:)
Ciao, buona notte.
appunto dicevo...non è l'abito che fa la suora
RispondiEliminaper estensione del concetto ehehe
sorrido
cominciare a vivere nei ricordi dei complimenti è segno che hai raggiunto una veneranda età, e che forse un po' di quelle cose ti mancano, mi sovviene.. chi si loda s'imbroda..
RispondiEliminama la spaccata l'hanno imparata...?
RispondiEliminaparagonarti ad un areoporto è di sicuro la cosa più originale...
AgapitoMalteni
RispondiEliminaEffettivamente ho raggiunto una veneranda età.
Ti permetto quindi di darmi del lei, caso mai dovessi tornare qui.
E pensa che ancora non smetto (no) di lodarmi. Ha dell'incredibile!
Sally06
Direi di no.
Ci tentavano perché erano brave:)