venerdì 25 aprile 2008

Senza titolo 207





variazioni sul tema del nero


E' che basta poco, a volte.

Poco, per rispondere a domande reiterate tanto da diventare noiose.

Poco, per farmi ritrovare un'espressione stupita che a volte dimentico di avere.

Poco, per farmi dimenticare un sogno triste fatto di profumo di mamma e acqua in casa.

E allora approfitto del mio temporaneo stato di disordine - di cose e pensieri - per mostrare di me quel che si vede ma troppo spesso non si comprende. O si fraintende.

E  trovo spunti per un sorriso, tenuto dentro ma sentito. L'acqua in casa, mi diceva uno. Tu sei l'acqua in casa. Come dire sei un danno. E nel mio sogno, mentre inginocchiata per terra asciugavo il pavimento - cenerentola rulez - ho ricordato quelle parole e ho riso.

Sdrammatizzo il profumo che mi manca, mi alzo dal letto e vado alla piccola bottiglia di cristallo che contiene il suo profumo. Balenciaga. Fuori dal comune, come lei.
E sto meglio, la sento.

Mi piacciono i contrasti, anche quelli olfattivi. E sull'altro polso metto il mio profumo. Fuori dal comune.
E i colori, il mio nero e il suo azzurro. Il mio rosso e il suo arancio. Il mio grigio e il suo blu.

E con tutto questo - che mi compone in ogni fibra - lascio scorrere l'acqua e ricopro di agrumi la pelle intirizzita e vibrante.

Chiudo gli occhi. Apro un mondo.

 


9 commenti:

  1. solo le cose diverse si possono abbinare; quel che si somiglia troppo, se unito, pare un'unica difettosa cosa;

    a..

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  2. Lei indossa unicamente il suo odore...lo ricorderò?

    Provo un improvviso senso di smarrimento...

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  3. l'olfatto è un senso irrinunciabile.

    che potremmo stare anche con gli occhi chiusi, vero Light?

    ti abbraccio

    :)

    Bibi

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  4. a..

    E' vero.

    E poi è l'unicità - seppur fallata - che contraddistingue due esseri simili e combacianti.


    Concretezza

    Sì, io dico di sì.

    {nel mio sogno, prima di asciugare l'acqua dal pavimento, ho preso la sua vestaglia e la camicia da notte in mano e le ho portate al viso, a risentire il suo odore. E l'ho riconosciuto, era il suo}

    Però lo smarrimento...quello rimane.


    Bibi

    Senza bisogno di altro per riconoscere quel che voglio.

    L'olfatto, e poi il gusto e il tatto.

    Il resto è resto.



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  5. sai cos'è che fa sorridere?

    quel..è che basta poco..


    perchè poco in realtà non è,

    e se non si vivesse di questo..

    ..di questi odori, di quesi sapori, di Pelle e brividi, non ci sarebbe davvero gusto..

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  6. ll suo odore, sentirlo e sentirsi vicini.

    Comprendo perfettamente.

    Sai cosa stavo pensando. Quando ho letto la frase "tu sei l'acqua in casa" interpretata come danno, ecco, io istintivamente ho dato un altro significato alla cosa.

    Avere l'acqua in casa è fondamentale, essenziale. Avere cioè la possibilità di sfruttare l'acqua.

    Quando per qualche guasto manca l'acqua io mi sento perso.


    Ip

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  7. Chota

    Il 'poco' è assolutamente soggettivo.

    Io vivo di sensi.

    Senza sarebbe tutto piatto.

    Ho poche certezze oltre me stessa.


    IntensaPassione

    Io so cosa voglia dire non avere l'acqua in casa (ai tempi dell'alluvione, paradossalmente, non l'ho avuta per una settimana...ma potevo scendere per strada e farmi il bagno nel fango:)

    E sì, anche a me piace più la tua versione.

    Ma la persona che aveva detto quella frase evidentemente aveva un'idea diversa.

    Ma son passati secoli da quando non esiste più, lui.


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  8. il suo odore è la più dolce delle carezze, quella che non vuole nulla in cambio, quella che ti accompagna mentre ti addormenti e ascolta il volo dei tuoi sogni

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  9. Non parlarne a me di contrasti,che sono un'eterna contrapposizione tra bianco e nero!

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