lunedì 21 aprile 2008

Senza titolo 204





*babylight*


Smorfiosetta e mezza nuda.

In fondo non sono cambiata molto, da allora. Sì, in chili e centimetri, ovviamente.

Ma ricordo cose che non mi piacevano e non mi piacciono a tutt'oggi, e altre che invece adoravo e ancora adoro.

Non dormivo mai.
Facevo piccoli sonni a rate e passavo il resto del tempo a passeggiare per casa e a fare dialoghi a più voci, neanche fossi stata Bess Mc Neill. Lo facevo soprattutto per svegliare mia mamma, lo ammetto. Per rompere un po' le balle, insomma. Per me è una vocazione.

A cinque anni volevo fare la suora - mio fratello l'indiano, per disotterrare l'ascia di guerra... - poi subito dopo l'assistente di volo.
Neanche a dirlo non ho fatto nessuna di queste due attività: le suore ho iniziato a odiarle dopo il primo giorno di asilo (ne ho fatto un paio di mesi, e non posso pensare alla quantità mostruosa di bastoncini di pesce che m'avevan propinato in quel periodo) e l'assistente di volo...mah, diceva mio padre che ero poco alta per farlo: mi misurava posandomi sulle piastrelle della cucina, e ancora rido a vedere me stessa appiccicata al muro, a ricordare gli strani modi di misurazione di mio padre. Per esempio, misurava la lunghezza delle cosce a palmi. Va be', fantastico. Solo lui.

Passavo ore davanti ad un piatto di tagliatelle.
La tecnica era quella di prendermi per stanchezza: dopo tre ore davanti ad un piatto di quella roba piatta - visto il mio rifiuto - me lo si propinava anche per  cena. E rimaneva ancora lì. Io in silenzio e a digiuno. Ancora oggi mi fa schifo la pasta piatta e liscia, mi chiedo come si possano mangiare le ruote e le trenette e le bavette e le reginette e le farfallette. Che schifo.

Ho sempre avuto paura del dolore fisico.
Ricordo una fetta di pane burro e marmellata mangiata d'estate, al mare; i baffi di ciliegia avevano attratto una vespa (maledetta!) che mi punse sul labbro. Ho pianto per tre giorni.
O quando avevo un graffio sul petto - non avevo ancora il seno, mi spiace - e un mio amichetto mi ci posò su una cavalletta, dicendomi che la ferita sarebbe guarita subito. Quella puttana di cavalletta - attratta credo dal sapore del sangue - iniziò a strusciare le zampe sulla mia ferita e l'amichetto in questione non voleva togliermela e io piangevo e sanguinavo. Odio quello lì e anche le cavallette.


Piccole cose, hai presente?
Eppure le rivedo in me in metafora, allusione, iperbole, climax.




22 commenti:

  1. credo sia la prima volta che scriviamo lo stesso giorno su cose simili, argomenti simili, con nostalgia [nostalgia?] simile. non triste. non allegra. non.

    no, pensandoci bene non è la prima volta.

    siamo non diverse io e te, di più.

    eppure no.

    e io ti adoro.

    Bibi

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  2. uhm...non so perchè, ma i ricordi d'infanzia sono così romantici....

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  3. eppure continuo a pensare che nn fosse colpa della cavalletta. e che le tagliatelle sono buone.

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  4. Io fino a tre anni non ho dormito una sola notte di fila.

    Mi buttavo in ogni specchio d'acqua, pozzanghere incluse, senza remore.

    E adoravo mangiare i broccoli.

    Si capisce molto dagli inizi, non trovi??

    Bacio alla piccola Babylight.

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  5. ...i ricordi dell'infanzia alla fine fanno sempre sorridere... un sorriso per te...

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  6. Ma che bel tipino che eri (sei)!!!

    Però le tagliatelle no, dai, quelle non puoi cassarle a quel modo. Passi la pasta liscia, d’accordo. Ma le tagliatelle no…


    Però che bella l’immagine di babylight, che a dire il vero, non si discosta poi molto dall’idea che mi ero fatto di te da piccolina. Un’idea color seppia di una light smorfiosetta e determinata...

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  7. Bibi

    Nostalgia non so.

    Sono nel complesso bei ricordi.

    Noi siamo diverse e in qualche modo complementari.

    Brrr...complementare a una femmina mi inquieta:)

    Ti abbraccio.


    Ppneumos

    Mica sempre eh...ma in genere sono carini, e mi ci perdo.


    Ontheriverbank

    Ti lascio tutte le opinioni su cavallette e tagliatelle.

    A me fan schifo entrambe (era colpa mia perché - boccalona - ho creduto al mio amichetto?)


    CrIs

    Si capisce il tipo, dagli inizi.

    E tu secondo me sei stata una bambina strana: ti sfido a trovarne una persona alla quale piacessero i broccoli, da bimbo. :-)


    Bradiplus

    Grazie, sorrido anche io.


    Rebowsky

    Smorfiosetta e determinata e però così carina che mi veniva perdonato praticamente tutto...e poi a volte ero bravina quindi compensavo i capricci :-)

    Sulle tagliatelle non posso transigere, davvero: sto male a vederle. Spaghetti, dai:)



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  8. Un Abbraccio!

    Grande come te! Adesso!

    Riccardo

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  9. paure e gioie..col tempo non mutano molto. restano tracce indelebili in noi.

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  10. .. ma la cavalletta poi.. è morta o no?

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  11. Smorfiosetta e mezza nuda


    Bella lei, meno male che l'odore di santità è sparito..e ringraziamo l'asilo v'è!!


    comunque questa cosa della misurazione a palmi sicuramente la insegnavano nel corso "genitore fai da te"..anche mia mamma la sà fare...


    o.O

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  12. spero che l'odio sia riservato alle cavallette, e non esteso ai grilli ;)


    io ricordo enormi piatti di pasta al sugo che non andavano giù, e mia nonna che mi ingozzava a forza...con l'accompagnamento delle sculacciate di mio padre perchè non mangiavo...

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  13. Unaccountlibero

    Grande grande grande come te...(me la canto e me la suono, eh:)


    Attimideterno

    E' che a volte crescono anche le paure, con noi.


    ma1969

    Questa volta mi hai fatto sorridere:)

    Mi sa di sì, avvelenata!


    a..

    and the way we are, too.


    B*ella

    Santità? A me?

    Offesissima. Tzk.

    Non ti voglio più.


    Grilloz

    Tanto per usare un termine a te conosciuto, il grillo assomiglia troppo alla boja panatera...meglio sentirli e non vederli!

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  14. mi piace qui....e mi piace l'armonia con la quale descrivi i tuoi ricordi di bambina...io non potrei.

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  15. Anche io misuro le cose a palmi.

    Un palmo -il mio- 25 cm, quattro 1 mt e per le frazioni approssimo.

    Comodo no ?! :)

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  16. Te la canti te la suoni ma.... te la Meriti! :o)

    Un Abbraccio

    Riccardo

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  17. questa te è meraviglioso. meraviglioso il modo di descriverti, di misurarti a palmi.

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  18. La serenità di queste parole scioglie...

    La tua delicatezza scioglie...

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  19. dov'è oggi il bimbo della cavalletta?


    in quale braccio della morte per serial killer?

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  20. Cuoresile

    E la mia risposta te l'ho già data.


    Helados

    Sei il solito copione.

    Comunque, il resto si misura a dita:)


    Occhichiusi

    Mi piace guardare ciò che di me ha composto quel che sono oggi.

    Ti ringrazio.


    IlFigliodeiSoli

    La serenità la conosco poco, ma in fondo non l'ho mai ricercata.

    La delicatezza però è una componente innata, anche quando non è immediatamente visibile.


    UtenteMutante

    Non ricordo neanche che faccia avesse, ma spero di non incontrarlo né riconoscerlo mai.

    E comunque da come se la rideva era cretino.

    Sarà defunto come la cavalletta?

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