presence of mind
l'attenzione su me stessa
l'attenzione per me stessa
è che una preposizione semplice cambia drasticamente il senso di una frase
come mi vedono gli altri e come mi vedo io
e solo quando questi due modi sono non identici ma congruenti e combacianti allora è naturale che le barriere si frantumino
così succede che in una serata di pioggia come questa io mi senta condivisa nonostante tutto
e le voci che mi arrivano non sono solo suoni ma sensazioni articolate e la soddisfazione che sento in altri è anche soddisfazione mia
e parlare di sorprese e di fate risveglia e fa sublimare il sorriso tenero e raro che conservo per le occasioni speciali
smettendo di credere di bastare a me stessa
con l'attenzione su me stessa e per me stessa
l'attenzione su me stessa
l'attenzione per me stessa
è che una preposizione semplice cambia drasticamente il senso di una frase
come mi vedono gli altri e come mi vedo io
e solo quando questi due modi sono non identici ma congruenti e combacianti allora è naturale che le barriere si frantumino
così succede che in una serata di pioggia come questa io mi senta condivisa nonostante tutto
e le voci che mi arrivano non sono solo suoni ma sensazioni articolate e la soddisfazione che sento in altri è anche soddisfazione mia
e parlare di sorprese e di fate risveglia e fa sublimare il sorriso tenero e raro che conservo per le occasioni speciali
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io so come si faccia ad affrontare a muso duro le maree
so come alternare la forza e la fragilità evitando di spezzarmi
e so che devo imparare ancora e di nuovo a colmare anche qui dentro il vuoto dell'assenza
rivestendo di tendini carne e sangue questa struttura vacillante
usando a mio piacimento quello che mi viene offerto
so come alternare la forza e la fragilità evitando di spezzarmi
e so che devo imparare ancora e di nuovo a colmare anche qui dentro il vuoto dell'assenza
rivestendo di tendini carne e sangue questa struttura vacillante
usando a mio piacimento quello che mi viene offerto
smettendo di credere di bastare a me stessa
con l'attenzione su me stessa e per me stessa
l'attenzione per se è necessaria.
RispondiEliminabastare a se no.
sono contenta di vedere queste tue parole.
e sto iniziando a smettere di dire "uff"...
:)
Bibi
OOOO Là! Finalmente una semi-foto del tuo viso,non è completa ma è già un inizio....
RispondiEliminaQuasi quasi ci faccio un salva immagine con un programmino che ho io....
già...quanto cambia una semplice preposizione...
RispondiElimina..questa la avevo già vista..
RispondiElimina..bei piedi..
Bibi
RispondiEliminaE io boh!
Ecco, oggi boh e un sorriso spiaccicato sulle labbra e negli occhi.
Per tre parole (che non sono sole cuore e amore, neanche a dirlo:).
Fabmagic
Se questo ti da soddisfazione fai pure.
In ogni caso, forse rischiamo di incontrarci il 23...te lo immagini? Che faccio, lascio la faccia a casa?
ma1969
Credevo mi dicessi "bel telefono", visto che è in primo piano.
Grilloz
Cambia una vita.
Vacillante? No, ti vedo in perfetto equilibrio tra il tempo di posa della foto ed una pre-posizione.
RispondiEliminaBella.
Perché il 23 cosa c'è? ;)
RispondiEliminalo vendi il como'?? troppo bello..
RispondiEliminaun caro saluto
RispondiEliminaGio...
Bello, elegante, colto.
RispondiEliminaDifficile credere che tu sia Torinese.
... altre origini forse... o hai viaggiato molto.
Stradidanimo
RispondiEliminaMa a volte vacillante, mio malgrado.
O no.
Briciolanellatte
Mi risulta una cosa che si chiama "apericena", qui a Torino.
Ontheriverbank
No, non potrei rinunciare a tre cassetti (e mi domando dove mettessi la mia roba quando l'armadio e i cassetti erano divisi - non equamente - per due).
Poetanarratore
Ciao.
Paoloh
Sono torinese.
E non riesco a comprendere perché non dovrei esserlo, visto che ritengo la mia città bella, elegante e colta.
silenziosa presenza
RispondiEliminaCitta' bella ed elegante sicuramente.
RispondiEliminaMolto chiusa da quello che ho potuto vivere di persona, ed anche bigotta.
E' bello scoprire persone come te.
Paoloh
RispondiEliminaIl termine bigotta non lo condivido.
Chiusa sì, e mi piace anche per questo.
Torino sa essere anche calda e affettuosa: basta averne le chiavi.
Guarda, non è una foto da lunedì. No, neanche un po.... ti perdono solo perchè l'hai pubblicata di Venerdì, ma non è foto da lunedì mattina.... no no no....
RispondiEliminaLe cose cambiano anche se si usano le stesse fotografie, cambia il modo di guardale, di riconoscerle, e di riconoscerci in quello che eravamo gia', come le foto in bianco e nero di noi piccoli e decisi, diversi ma cosi' uguali.
RispondiEliminaUn saluto
mani..mi piacciono..
RispondiEliminaBel blog, mi piace il tuo modo di raccontarti. Ti leggerò ancora. Sav
RispondiEliminapaoloh: Torino chiusa e bigotta?
RispondiEliminaforse dovresti esplorarla di più...
Torino è una città magica, se la sai guardare...
TheFonz
RispondiEliminaUh...dovrò catalogare le foto per giorno di settimana, al fine di non turbare equilibrio alcuno:)
Fullcaos
Mi piace dire che le cose cambiano.
In relazione al vissuto, all'esperienza del momento, allo stato d'animo.
A fatti della vita, anche.
Attimideterno
Le mani parlano, appunto.
Saverioda
Ti ringrazio, torna pure.
Grilloz
Ora non facciamo polemica: io sono abituata a sentir parlare di Torino in quei termini. Tu no?
Parto dal presupposto che non la conoscano, e invito all'approfondimento.
si, è vero, infatti il mio era un invito ad approfondire la conoscenza di questa città...
RispondiEliminaEcco, si grazie.... anche se son proprio curioso di vedere una foto recente tua che non mi turbi.... ;-)
RispondiEliminaNon so,questa è una cosa che devi vederti con te stessa...D'altro canto sei tu che nascondi il viso....
RispondiEliminaCiao!