giovedì 12 luglio 2007

Senza titolo 39



{nascosta dietro un click}


Qualcuno aveva detto che partire è un po' morire. Mi sembra abbastanza una cazzata.
Non  vado a Roma esattamente da due anni; quel luglio aveva una luce accecante, era caldo e ogni giorno era pieno di tutto: speranze, desideri, parole, sensazioni, gratificazioni, appagamenti...perfino qualche bugia. Mi piace ricordarlo come una sorta di sogno, lo lascio galleggiare fra i pensieri più belli, sospeso fra la realtà e l'illusione. Non fumavo in quel periodo. Il giorno della mia partenza, dopo due di digiuno praticamente completo se si escludono un paio di bottiglie di vino e i baci di dama - tanti da non averne più mangiati da quel periodo - ho mangiato qualsiasi cosa: colazione con caffelatte e croissant, panino al burro con burro e marmellata di ciliegie, un toast con tanto prosciutto dentro e la mozzarella che fila, la spremuta d'arancia...che oggi tutte quelle cose lì le mangio in un giorno. E poi ancora il gelato e un numero imprecisato di caffe. Andando verso stazione Termini ho comprato tre paia di scarpe, un paio non l'ho mai indossato - ma quando mai io saprò camminare su un tacco 8? - e ho comprato un pacchetto di Marlboro e un accendino. Ho fumato compulsiva, una dietro l'altra con l'immancabile alpenliebe in bocca - che a me il sapore del fumo fa schifo - e per finire ho preso una cosa enorme di cocacola e due panini, per il viaggio. Mi viene ancora da ridere dell'immagine buffa che ho della mia fame, quel mio guardarmi come se fossi un'altra mangiare qualunque cosa e fumare, la sete che mi assillava e mangiare e bere e fumare.
Tutto ottimo, ricordi compresi.

Dunque domani andrò a Roma; che caldo fa a Roma in questi giorni? Che luce c'è? Mi piace l'idea del confronto senza termini di paragone, quel che farò adesso sarà totalmente diverso. Però vedrò la città - che per inciso due anni fa non ho neanche sfiorato con lo sguardo - magari ripasserò nei posti in cui ho trascorso parte dei miei anni, quegli anni sostanziali in cui si cresce e quelli successivi in cui ci ho lavorato, farò anche la turista!
Respireremo la stessa aria.

13 commenti:

  1. e vedrai tutto con un'altra ottica...

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  2. si ma...la ricetta non me la scrivi...;)

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  3. se avrai tempo, ti andrebbe di dedicarmi un pezzetto di passeggiata in centro? diciamo zona palazzo chigi/ via del corso...oppure pantheon e dintorni...

    buon divertimeno

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  4. ovviamente andrò in centro, lawyer, e visto che me lo hai chiesto farò due passi anche per te. e se incontro dante mi fermo [ma questa è un'altra storia:-)]

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  5. Mh..che malinconia!

    Ed io quaggiù così lontana...


    non vedo l'ora di tornare fra le braccia i mamma Roma


    Stai bene cara...

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  6. Saremo più vicini del solito, molto... troppo forse, ed io mi lascerò scivolare tra le mani anche questa occasione... perchè.... perchè così è!! punto


    Ti abbraccio

    Ste72

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  7. Ste e' una causa persa, lo sai bene :-)


    Rouge, oggi la mia malinconia ha i suoni di Chris Cornell: la prende, l'avvolge in un pacchetto stretto stretto da portare in tasca o, come le dame, nel reggiseno. E mi porta via.

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  8. magari, cerca anche tutte le persone che sei stata nel corso degli anni.

    confrontatevi.


    e fumate poco.

    meglio le alpenliebe.


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  9. Sai cosa, wormlester? Ci siamo inseguite per tutta roma io e le persone che sono stata e anche quelle che vorrei vivere, e non ci siamo ritrovate. Pero' e' stato bello, non credevo!

    Ah, sigarette non so quante e anche alpenliebe.

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  10. Tornata da Roma? Migliorata o peggiorata da due anni a questa parte?

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  11. Era una riflessione casuale, lawyer; intendevo qualcosa o qualcuno che potesse catalizzare il mio interesse, far sì che lo sguardo non continuasse ad essere svagato.

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  12. BUondì cara, attendo resoconto viaggio...


    Bè, c'è da dire migliorata Roma di sicuro, rinata direi da tot anni a questa parte, come sappiamo..e speriamo che il ponentino abbia portato via quella vena malinconica eh Luce, baci

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