lunedì 7 marzo 2011

Senza titolo 422





rewind


 



non c'ero, ero fuori, ero via.

passi che calcavano altri passi e pensavo a niente di divertente, e invece.

lui: signorina (!) vuole polpi vivi?

signorina: no grazie (espressione di terrore mista a pena per l'animale)

lui: e va bene, se vuole glieli uccido!

signorina: disgraziato (e ride)






ché poi davvero allontanarmi da casa per me è sempre un sacrificio, mi sento strappata e.

ma basta partire che le cose cambiano, o forse semplicemente mi rassereno pensando che tutto ciò che lascio temporaneamente rimane lì, immutato, così come l'ho lasciato.

rimane in attesa di me.

mi aspetta.

e quindi rido e giro e parlo e mi scappa anche la voglia di fare foto. a me. di me.



 



per sempre non esiste
esiste sempre
esiste soprattutto mai


-breve dialogo fra un uomo e una donna in una notte di mezza estate-





 

4 commenti:

  1. originalissimo dialogo,  monologo,  self-portrait, anamnesi e biopsia di uno stato d'animo, di un desiderio, di un sogno, di un tempo dilatato...
    sempre.....mai....
    simbolismo, intimismo, introspezione, radiografia
    notevole

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  2. u ma ho visto anche dilà e ho messo insieme le due cose e fai bene eccome a tirartela.
    e questi dialoghi ti fanno felice sai?
    un bacione :))
    Bibi

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  3. spesso la sintesi è un dono, obsession.
    certo, magari la mia sintesi è eccessivamente introspettiva ma noto che non sempre è difficile coglierne l'essenza.
    grazie.

    bibi, va' che a volte ci sono persone così incredibilmente schiette da sembrare bimbi :)

    e chi sarebbe il diavolo, ua?

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