giovedì 15 aprile 2010

Senza titolo 390






ma te lo immagini...


 




oh, oggi non sono morta.
secondo me la primavera ha un sacco di colpe, fra le quali farmi dormire ancora meno.
di notte quindi sto sveglia e in piedi, presente a me stessa e anche a tutte le cazzate.
però, guarda caso, sono anche di buon umore.

guardo questa foto di un anno fa e lì dentro, in quegli occhi, vedo un male profondo. me lo ricordo.
è difficile prendere atto di aver fatto parte di un gioco senza mai essermi accorta di essere giocattolo.

poi oggi è successa una cosa che ha dell'incredibile.
all'ora del cazzeggio in ufficio -ora variabile che si presenta spontanea fra la risoluzione di un puttanaio e l'altro- facevo un po' d'ordine nella mia casella di posta ufficiale, anticipando il monito del cyber patrol.
guardo le cartelle, ci metto dentro un po' di letterine, e noto una roba mai vista prima: unfiled.
mah, unfiled...qu'est-ce que c'est?
la apro, tanto è mia.
e mi si spalanca un mondo.
un mondo che credevo di aver cancellato -anzi sono assolutamente certa di aver cancellato, son passati cinque anni!- che conteneva tutte le lettere che mi aveva mandato.
uh ma quanti amore mio si sprecavano, e quanti ti amo!
e paragoni e sillogismi e rimandi.
e vaffanculo, anche.
insomma ho chiamato la mia collega e ci ho riso su, lei che diceva *ma che tenero, ma quanto ti amava, e quanto sei stata cattiva tuuuu* e io che la guardavo inorridita, sul limite di rivelarle che l'amore a parole è carta straccia, è fuffa se non accompagnato da fatti o se -peggio ancora- lo si sbandiera quando ci si accorge della fine imminente.

embé quel ciaparat non l'ho più sentito e rileggere i suoi vaneggiamenti mi ha fatto capire che forse c'è una sorta di tara geografica.
mi dispiace per gli altri onorevoli abitanti di quella terra che amo ma ne ho conosciuti due che blateravano di trasferimenti e di figli e mi manchi e quanto ti voglio e penso solo a te e non ti scordar di me.
e vaffanculo, ancora, va'.
così, tanto per gradire.

la cosa che mi piace di più è che me ne fotto.
non mi fa male niente, adesso.
e sono di buon umore e sorrido, pensa tu.




 



19 commenti:

  1. le lettere fanno piacere , ma se non sono seguite dai fatti hai ragione tu , e' tutta carta straccia[IMMAGINE]

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  2. bah, forse.
    ma forse anche no.
    a fa l'istess.

    no senti, la storia è così: non erano solo lettere, era  molto di più.
    sembravano castelli e ponti levatoi, coccodrilli e spade sguainate.
    poi nascondini e acchiappami e ti prendo io no prendimi tu.
    insomma poi basta.
    un sorriso.

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  3. Il tuo blog è.. è.. non so, pieno di pensieri un po'..
    .. interessante? Interessante, ma non solo. E mi piace. Molto.

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  4. Sono cose che si dicono. E poi passano. Sono cose che succedono e poi passano. Forse allora andava bene così.

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  5. Come condivido le tue parole!
    E vaffaunculo....glielo dico anch'io....cosi' tanto per gradire.

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  6. come sei vaga, amabilemusa.

    hell, come al solito mi copi. sput.

    UA, io sono una convinta assertrice che tutto passi.
    finisce tutto, finisce anche l'amore -anzi quello finisce ancora di più-
    ma sono anche convinta che rivestire le parole inutili di pizzi e merletti solo per farle apparire più accattivanti sia deleterio e laido.
    nella fattispecie -che tu ovviamente non conosci- non andava bene così neanche in quel momento, per un sacco di buone ragioni.
    ma io credo a tutto.
    fino a prova contraria.

    ostia diane, al poverino fischieranno le orecchie!
    secondo me è innocuo.
    è solo stupido.


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  7. pare un modus operandi che si espande come macchia d'olio nel mare...
    uomini. che si sucassero un pruno *_*

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  8. macché morfea, secondo me niente più del solito.
    e dubito che sia una peculiarità maschile.
    credo che la stupidità e l'opportunismo non facciano caso al genere ma che siano equamente distribuite.
    fra l'altro una donna con queste "doti" è ancora più subdola, in genere ci aggiunge anche l'arma dell'anima infranta...brrrrr...

    *che si sucassero un pruno*...e dunque, l'origine dialettale mi è chiara ma...perché proprio un pruno?
    un sorriso.

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  9. ti leggo sempre molto volentieri,
    è come se le tue parole fossero anche le mie.

    un sorriso.

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  10. ahahah fa l'istess. comunque bene. bene che stai bene.
    (cazzo se si vede il dolore in quegli occhi. cazzo)

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  11. ... come dire, quello che non ci uccide ci rende più forti?? mI PIACE IL BLOG...

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  12. ehm...sai che non lo so? il pruno credo che sia la prugna eh...

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  13. ...i vaffanculo a volte ci stanno però mi lascia sempre perplesso il modo in cui si riesce a trasformare un sentimento in un vaffanculo. Non so, non mi permetto di discutere cose di cui non so niente. Solo che in generale credo che una storia dovrebbe sempre lasciare qualcosa di buono, al di la del fatto che duri un giorno o una vita. Beata ingenuità? Forse, forse...
    un sorriso
    Gautier

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  14. ti ringrazio, amorzao.

    corpodelreato, fa l'istess rischia di avere il sapore della rassegnazione.
    nel mio caso -come credo anche nel tuo- è invece come dire fottiti.
    quel dolore, anche quello si è fottuto. proprio sparito. volatilizzato.
    è rimasto un sottofondo di delusione che mi porta, a volte, ad accennarne ancora. confido però nelle mie capacità di sepoltura del passato sgradevole.
    un sorriso.

    phil3, più o meno.
    se non proprio più forti -ché di essere sempre forte mi sarei anche un tantino stancata, per dirla tutta- quanto meno non più fragili.

    gautier, non ho detto che la storia che ho raccontato non abbia lasciato niente di positivo.
    ricordo dei giorni trascorsi a roma con lui come fra i migliori e più pieni che abbia mai avuto, così frizzanti e deliziosi che davvero me ne auguro ancora almeno un migliaio.
    questo però non è sufficiente a farmi credere che le parole si possano spandere come macchie d'olio senza averne un minimo di responsabilità.
    se succede -che vengano sputate parole senza alcun significato, come a riempire dei buchi o a segnare una strada *ché non si sa mai, può sempre tornare utile*- allora il vaffanculo è d'obbligo.
    ciao.

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  15. un bel fottiti sentito. senza rancore (che il rancore è l'altra faccia della rassegnazione).
    poi i ricordi restano, ma va bene così, lasciamo che sia. d'altro canto la mente funziona in questo modo, trattiene i ricordi e elabora proiezioni per il futuro. basta non darle troppo credito :)
    un sorriso a te

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  16. incredibile come leggere frasi che un tempo hanno lasciato una qualche traccia sotto forma d'emozione, lasci in un altro tempo totalmente indifferenti.
    E' vero allora che il tempo cancella tutto?
    O rende solo più smaliziati?

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  17. sai, siofossifoco, non conosco un modo univoco di approcciarmi al passato e neanche all'amore.
    ci sono cose che ancora oggi, a ripensarci, mi fanno venire i brividi e mi spiaccicano un sorriso in faccia, altre che mi fanno rabbia, altre ancora che mi sono totalmente estranee.
    queste ultime le guardo così, come se non fossero mai esistite nonostante abbiano lasciato ricordi e tracce.
    sono le peggiori, dico io: sono rivestite da un filo d'indifferenza che appiattisce qualunque cosa e rende paradossale il pensiero che io possa averle colte come vere, allora.

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