quante chiacchiere
bello parlare con te, sai?
ad un tratto è stato come se la bottiglia mi fosse scivolata dalle mani e si fosse rotta e lì, fra le bollicine che si stendevano sul pavimento, fossero scappate tutte le parole.
di questa storia non parlavo da mesi, da una vita.
l'ho sistemata lontana da me, come le cose che non mi piacciono più ma che mi spiace buttare.
una scatolotta vuota a contenere un cerchio di vita intensa conclusa in assenza di significato.
quindi parlartene mi ha tolto anche un peso. è come se l'avessi buttata. o forse come se l'avessi riguardata e riconsiderata con la medesima critica di allora ma con meno disprezzo.
ora non so se a sopraggiungere sia stata la compassione, ma non mi importa.
credo che fra noi sia nata empatia nel momento stesso in cui ci siamo in qualche modo incrociate; poi il caso ha fatto il resto e non sai quante volte questi pensieri mi abbiano fatto sorridere incredula e stupita.
e, come successo altre volte, ci siamo raccontate addosso.
tu con la voce da fanciulla e io non lo so però mi piace sempre quando mi si dice che ho una bella voce, adulatrice!
tu con il tono meravigliato e io con la passione di raccontare di me -che, guarda caso, non capita quasi mai- ma di una me che in qualche modo ti tange, ti sfiora, ti coinvolge, ti comprende.
tu a difendere e io ad attaccare, per poi venirci incontro trovando con convinzione una non soluzione.
e dillo che ti ho colta di sorpresa, così come è riuscita a sorprendermi la tua capacità di raccogliere quel sospiro che non mi aspettavo venisse percepito.
un sorriso.
Decisamente colta di sorpresa ma complici nel raccontare un accadimento dai tagli emotivi differenti. Sentirti parlare di te è come avvertire quel frizzante tutt’intorno e con un retrogusto ancora da definire.
RispondiEliminaT sorrido
RispondiElimina"ma come lo dici bene agrigento"
"con la er rulè"
e sorridere.
whao.
RispondiEliminacuriosa la er rulè. mi piace.
RispondiEliminae non ho la minima idea di cosa sia.
RispondiEliminaè quando ti si arrotola in bocca, ilcorpodelreato (e questa è la dimostrazione di quanto sia essenziale la punteggiatura).
c'è chi la chiama erre moscia, chi francese.
per me è rulé.
quando ti si arrotola in bocca.. :)
RispondiEliminasì ho capito adesso, la chiamavo erre moscia.
d'ora in poi er rulè. mi piace.
bel post e bello cogliere ed essere colti di sorpresa.
RispondiElimina..il bello di noi donne....
quella complicità che è solo nostra.
un sorriso ad entrambe...
RispondiEliminacorpopienodireati, essere colti di sorpresa credo sia una delle cose più bellissime della vita.
amorzao, la complicità è cosa rara
ma quando accade trovo che sia deliziosa.
(tu hai un blog privato, a va nen bin)
un sorriso.
io c'ho un debole per i sorrisi... specie se quando li si scrive si sentono sinceri.
RispondiElimina