s-comunicazione
che poi basta poco, anche solo un po' di polvere.
così poco che se ne fa un caso di coscienza e si impone il veto su un fatto tanto privato quanto doloroso come la morte.
non esiste passaggio in cui l'ingerenza della chiesa di roma non si presenti pressante; è evidente che io sia particolarmente ostile a tutto ciò ma mi domando come si possa accettare che il dolore si svolga attraverso canoni prestabiliti, che si pianga secondo dettato, "cercando di evitare con la debita prudenza ogni scandalo o indifferentismo religioso" -questo recita il rito delle esequie-
quindi si può morire e anche essere bruciati ma rispettando l'etichetta: il colore delle vesti, la tavola imbandita a dovere, scegliere i testi, raccomandare il cadavere al signore. e, soprattutto, non spargere le ceneri.
no. d'altronde il mercato post mortem deve pur conservarsi fiorente.
quindi si conservino le ceneri in apposito contenitore conservato non dove si vuole ma in cimitero, perché sia chiaro che è dovuto il giusto onore al corpo dei defunti.
e se non è bruciato si onori lo stesso il cumulo di vermi che ne rimane, ché in esso è contenuto lo spirito santo.
questa immagine è splendida. colma di significati non solo perché appartiene ad uno dei film che ho più amato -e che continuo a guardare pur conoscendolo a memoria: american beauty- ma perché è talmente provocatoria che rimanere indifferenti è improbabile.
le tue parole hanno un effetto prorompente.
RispondiEliminacome l'immagiune.
come tutto questo tempo.
come tutto questo tempo.
Grandissimo film.
RispondiEliminaPer favore non parliamo di chiesadiroma che già mi girano allesettemmezza di lunedì.
è da mò che la penso come te nini.... american beauty non si discute. quello è Il Film. con pulp fiction certo. ma suppongo che il genere non collimi per cui possa non piacere...un beso.
RispondiEliminaah...dimenticavo. adoro anche quella foto. quella specifica fantastica fotografia. un giorno volevo farmene fare una uguale da mio figlio, magari tra foglie di ippocastano invece che rose. giusto per contenere un po' i costi.
RispondiEliminamorfea, c'è che le parole scoppiano in bocca, a volte.
RispondiEliminae un rivolo amaro scorre oltre le labbra.
ed eccole qui.
hellstrom, credo tu abbia però troppe attinenze con la chiesa di roma e il suo dettato. ma è un discorso lungo, e privato, e a tratti inutile.
vassylissa, mi chiami come mi chiama la mia amica. se non avessi parlato di figli avrei anche potuto confondermi, giusto per un attimo.
io ho ovviato due anni fa, comprando un completo letto della bassetti identico alla foto. però, credo, un letto di rose mi sarebbe costato meno.
un giorno o l'altro dovrei farmici foto, sì...solo che devo trovare il modo per appendere la macchina al soffitto, ché di essere fotografata proprio non mi va.
pulp fiction ho dovuto guardarlo con le mani sugli occhi e le dita che a volte si allargavano, come i bimbi. c'è che la violenza fisica mi fa male dentro. un gran film, per quel che ho potuto vedere.
ma american beauty...(hai mai visto breaking the waves? delizia).
e ne conosco il gusto.
RispondiEliminadi quel rivolo.
lo conosco troppo bene.
ti bacio*