venerdì 7 agosto 2009

Senza titolo 356




the bad company



l'origine

frequento da anni una comunità di recupero per tossicodipendenti. sono un'ospite anomala: non ho alcuna dipendenza -se non da me stessa- e ho iniziato ad andare lì perché Barbarella è operatore e adesso anche responsabile della comunità. quindi con lei ho iniziato a conoscere i "ragazzi", le loro storie, la loro vita lì e fuori da lì. vita, spesso, intesa come un eufemismo del dolore. ho visto qualcuno in crisi d'astinenza che, in pieno agosto, tremava come una foglia. ho visto sbalzi d'umore, aggressività latente, sguardi infastiditi e attratti dal mio essere femmina. mi hanno raccontato, hanno cucinato per me, mi hanno regalato la sorpresa dell'uovo di pasqua, mi hanno chiesto ascolto non giudicante.
ogni volta, da lì, io ne esco arricchita. stanca, a volte sconvolta, ma molto più piena.

la proposta

qualche mese fa con la Barbarella sono iniziate le congetture. cosa fare per stimolare il loro interesse, per evitare che i ragazzi si lascino andare dal letto alla sedia, come interloquire con loro non con il solo colloquio -strumento importantissimo, anche quando non istituzionale: per loro anche parlare con me, che volendo potrei essere intesa come "altro", è importante- ma anche ricevendo parole tramite altri mezzi, con altri modi. e così abbiamo pensato ad un blog. io ho accettato subito l'incarico, abbiamo quindi iniziato a metter giù un canovaccio di struttura. e poi...

i ragazzi

...e poi ovviamente abbiamo fatto una riunione con i ragazzi. la maggior parte di loro non ha alcuna conoscenza del web; alcuni lo hanno frequentato quasi per caso lasciandolo poi lì dov'era: altre priorità, altri interessi, altre necessità. eppure il progetto in qualche modo ha entusiasmato buona parte di loro e -lo ammetto- è stata una reazione inaspettata. abbiamo creato una sorta di comitato di redazione dando a ciascuno il compito di scrivere. sembra facile? non lo è affatto. per vergogna, incapacità, mancanza di volontà e, comunque, per quella discontinuità che fa parte integrante della vita del tossico.

la comunità

il progetto è stato quindi esposto ai responsabili i quali, ovviamente, hanno esaminato tutti gli aspetti burocratici di ciò che volevamo creare; questioni di privacy, di rispetto normativo, piccoli cavilli che da un punto di vista puramente pratico sembrano inutili ma vanno rispettati. ma, quando ho messo in rete il blog e il presidente ha detto è bello...be', la soddisfazione è stata tanta.

e in effetti è bello. al momento abbiamo pubblicato un post di presentazione. tutti gli articoli saranno scritti dai ragazzi; si sono presentati per quel che sono e certo temono il giudizio. ma quel che è sostanziale è che -nonostante lo temano- lo stanno stimolando.

perché vogliono una vita, anche loro.
perché se anche ne hanno fatto brandelli ora vogliono cercare di ricostruirla.
perché ne hanno diritto.
perché il futuro è di tutti.






13 commenti:

  1. E posso affermare seriamente,

    perchè l'ho visto nei loro occhi, oggi, quando gli parlavo a pranzo del grandioso numero di accessi fatto in un giorno, che chi concede il proprio contributo, positivo-critico-curioso-fantasioso, ha sicuramente fatto qualcosa di "terapeutico" poichè ha risvegliato quelle parti d'interesse e dialogo (interno-esterno) necessarie a tutti, per una vita "normale", Per una Vita.

    Contribuire senza un rendiconto a fare tutto ciò, è un regalo importante che non tutti possono "permettersi di concedere" (servono necessariamente delle caratteristiche un pò speciali) ma che tanti hanno già fatto.


    A loro, il mio personale Grazie.


    Barbara

    RispondiElimina
  2. ho parlato con G., poco fa, e sentire il suo tono di voce entusiasta mi ha fatto bene. cazzo barbarella, alla fine questa storia fa bene anche a me, nonostante tutto il peso che inevitabilmente mi butta addosso.

    e sentirgli dire "adesso lo farò vedere a mio figlio" è stato grandioso.

    sai cosa penso? che grazie, in fondo, devo dirlo io. dobbiamo dirlo noi. tu, io, gli altri.

    e, perché no, anche quelli che leggeranno il blog.

    il nostro blog.

    (nostro. cazzo, nostro!)

    RispondiElimina
  3. bello.mi piace molto.

    il confronto serve.

    Le dipendenze sono ovunque..

    Commentato.;-)

    Mk*

    RispondiElimina
  4. complimenti a chi ha avuto l'idea , ed a questi ragazzi che lottano ogni giorno contro se stessi , contro la parte peggiore di loro, per risalire

    RispondiElimina
  5. complimenti.

    mattone dopo mattone.

    *

    RispondiElimina
  6. grazie Mk.

    il confronto è sempre importante, in certi casi addirittura necessario. pensa che loro non si aspettavano niente e vedere invece persone che si occupano di loro, anche se in questo modo, è bello.


    grazie anche a te, blus67.

    la bellezza di tutto questo è vedere che qualcuno di loro ce la fa davvero.


    morfea, mattone dopo mattone. quando ho letto per la prima volta quello che avevano scritto ho avuto i brividi, perché quella profondità di pensiero non me l'aspettavo neanche io.

    RispondiElimina
  7. Potessi dirglielo...

    siamo imprigionati nelle nostre dipendenze e vuoti e difficoltà

    anche "qui fuori".

    Diglielo tu per me

    Un bacio :-*


    ps. passi mai da Milano ;-)?

    RispondiElimina
  8. si...

    leggendo quello che hanno scritto ho provato il brivido ma anche la consapevolezza che lo start è stato innescato...da lì in poi ci saranno solo bellissime vittorie di vita

    RispondiElimina
  9. Al di la del facile qualunquismo e mille banalità che anche io potrei dire, non posso far altro che lodare l'ìdea; chissà che non diventino "dipendenti dal web" (come tanti lo sono inconsapevolmente tra l'altro); sarà una bella distrazione di sicuro.

    Consiglio che ognuino abbia il suo proflilo, così che ogni intervento sia personale, distinto, ed individualizzato, così da far sentire + presente ogni singolo partecipante.


    P.S.: complimenti x la colonna sonora; ascoltavo black hole sun giusto ieri sera.

    RispondiElimina
  10. no pervertito, le persone che stanno creando con le loro parole quel blog hanno vissuto finora di individualità fottendosene altamente della socialità.

    non c'è bisogno di un profilo individuale, visto che il progetto è collettivo. sarebbe peraltro contrario alla filosofia del blog stesso.

    quindi le risposte potranno essere individuali o collettive ma comunque riconoscibili come risposte da parte di the bad company.

    questo è lo spirito del gruppo.


    Mk, capito spesso a milano, soprattutto per lavoro. questo significa che praticamente vado via da lì alla sera, stracca...:) a volte mi trattengo, e allora in quel caso si potrebbe organizzare:)


    oh yes, morfea.

    RispondiElimina
  11. ps* io non sento la musica :°°°( adoro i soundgarden

    RispondiElimina
  12. profonda ammirazione veramente grandi

    RispondiElimina
  13. A nome di tutti noi che ci trasciniamo dal letto alla sedia.....GRAZIE!

    RispondiElimina