nevermind
è che sono emotivamente instabile e la casualità sembra addirittura studiata.
è che il piccolo terremoto di ieri ha fatto tintinnare le cose e cadere qualche cd, robe da niente confronto al terremoto che mi porto dentro.
perché basterebbe fare leva per spezzarlo, quel cuore del cazzo.
vedi, ci vuole un attimo. così poco che se ci penso mi spavento.
fuori piove. dentro piove. piove ovunque e piove così tanto che vorrei dormire e le gocce mi farebbero compagnia con il loro suono.
solo che c'è qualcosa che mi urla dentro. mi infastidisco. non mi tollero. mi faccio rabbia. mi manderei a fare in culo a velocità supersonica, mi allontanerei da me stessa per mollarmi, così morbida e malleabile e tenera da fare schifo.
e poi mi guardo, avendo la certezza di essere la mia più grande ricchezza.
io che non ho paura delle parole e le dico tutte, se le sento vere.
io che non ho paura di fare e disfare e cambiare, che sono pronta ad affrontare tutto a muso duro all'occorrenza, a percorrere strade impraticabili, ad andare contro qualunque ostacolo.
io, soprattutto, che sono pronta a crederci.
perché io credo a tutto. credo a ciò che mi si dice, e non solo se mi fa comodo.
sono un sognatore lucido.
se sorrido lo faccio con gli occhi e non solo curvando le labbra all'insù. se dico qualcosa è perché ci credo davvero, fino a prova contraria almeno. non conosco il concetto di utilità, me ne strafotto delle convenzioni, non rileggo le lettere che scrivo e le mando via così, ché le parole una volta che son dette non sono più mie, sono anche tue.
e ascolto. sento. porca puttana se sento. metto via tutto e poi tolgo fuori parola per parola dal cilindro magico, quello in cui tutto si scompone e si frammenta. le esamino e le assaporo, le giro fra le mani, le coccolo mentre le seziono. perché magari le ho interpretate male. magari mi sono sbagliata, il senso non era quello che ho percepito, il significato era diverso. no? no.
NO.
è che il piccolo terremoto di ieri ha fatto tintinnare le cose e cadere qualche cd, robe da niente confronto al terremoto che mi porto dentro.
perché basterebbe fare leva per spezzarlo, quel cuore del cazzo.
vedi, ci vuole un attimo. così poco che se ci penso mi spavento.
fuori piove. dentro piove. piove ovunque e piove così tanto che vorrei dormire e le gocce mi farebbero compagnia con il loro suono.
solo che c'è qualcosa che mi urla dentro. mi infastidisco. non mi tollero. mi faccio rabbia. mi manderei a fare in culo a velocità supersonica, mi allontanerei da me stessa per mollarmi, così morbida e malleabile e tenera da fare schifo.
e poi mi guardo, avendo la certezza di essere la mia più grande ricchezza.
io che non ho paura delle parole e le dico tutte, se le sento vere.
io che non ho paura di fare e disfare e cambiare, che sono pronta ad affrontare tutto a muso duro all'occorrenza, a percorrere strade impraticabili, ad andare contro qualunque ostacolo.
io, soprattutto, che sono pronta a crederci.
perché io credo a tutto. credo a ciò che mi si dice, e non solo se mi fa comodo.
sono un sognatore lucido.
se sorrido lo faccio con gli occhi e non solo curvando le labbra all'insù. se dico qualcosa è perché ci credo davvero, fino a prova contraria almeno. non conosco il concetto di utilità, me ne strafotto delle convenzioni, non rileggo le lettere che scrivo e le mando via così, ché le parole una volta che son dette non sono più mie, sono anche tue.
e ascolto. sento. porca puttana se sento. metto via tutto e poi tolgo fuori parola per parola dal cilindro magico, quello in cui tutto si scompone e si frammenta. le esamino e le assaporo, le giro fra le mani, le coccolo mentre le seziono. perché magari le ho interpretate male. magari mi sono sbagliata, il senso non era quello che ho percepito, il significato era diverso. no? no.
NO.
a volte - i post senza numero- ritornano
RispondiEliminaa..
Diretta e immediata con il mondo con le emozioni con le persone con te stessa.
RispondiEliminaCon te stessa.
Non hai maschere con te stessa.
Sai tutto.
Non ti nascondi dietro alcun alibi.
Sono rare le persone così, Light... anzi. Uniche.
bello "sognatore lucido".
RispondiEliminaSì. Si dev'essere un po' così. Anzi: decisamente così.
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RispondiEliminabuonaserata ciao
bello. lo stile. il testo. le foto (tue?). ;)
RispondiEliminaa..
RispondiEliminaimmaginavo che avresti notato l'assenza.
a volte ritornano le cose peggiori -ovvero mancano le cose migliori-
Aridela
Mi piacerebbe guardarmi meno, a volte, lasciarmi un po' perdere.
Ma, per quanto ci tenti, non mi viene per niente bene.
Quindi mi conosco, mi accetto per forza ma non nascondo neanche a me stessa quello che di me non va.
Rimango, comunque, bella ai miei occhi. Nonostante tutto.
Ciao, emmavittoria.
UK
Per me non è una scelta, è dato di fatto. Prendere o lasciare, questa la continua sfida con me stessa.
Grazie.
Gianlucapez
Tutto mio: stile, testo, foto, pensieri, parole, opere e ammissioni.
Tutto mio, qui.
parole: dette, scritte, ascoltate o lette; sono un'espressione di noi e mai facili da comprendere a fondo...
RispondiEliminaL'importante è crederci e provarci.
umilmente mr.zugo
Quel no è tombale.
RispondiEliminaMa è pure univoco.....
Il cuore coccolalo, non romperlo.
s.
onnivora. ;)
RispondiEliminabella, la pioggia.
RispondiEliminaio dico che meriteresti commenti più complessi anzi meno deprimenti anzi più semplici ma sinceri anzi zero commenti ma black hole in cima alla lista mi basta - io giudico la gente e mi piace farlo ovviamente senza conoscerla... mi eccita!
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