{slide into myself}
Eppure sì, passano i giorni.
Percezione del tempo alterata, momenti che scorrono rapidi e altri che invece durano una vita, a prescindere dal fatto che siano belli o meno.
Va così.
E' che troppo spesso mi ritrovo a pensare di non averne -tempo- e ad affogarmi di fretta e movimenti nervosi.
Per contro, ritrovandomi a fare il conto alla rovescia fino all'arrivo delle ferie, i giorni non passano più. Sì è normale, mi dico. Sono stanca, mi dico. E appena lo dico mi stanco di dirlo.
E mancano due giorni.
Nel frattempo trascorro ore piacevoli, con la casa invasa da valigie e asciugamani e letti disfatti e passi e voci e persone e affetto.
Strani, i rapporti di amicizia.
Mi stupisco sempre di come possano nascere così, all'improvviso, solo grazie ad una parola detta al momento giusto.
Strana l'empatia che si crea fra persone differenti per nascita, crescita, interessi.
Quel che mi viene sempre difficile, anche in questi casi, è accettare le cure altrui. Mostrare necessità. Lasciarmi -almeno in minima parte- accudire.
Insomma ci vuole pazienza, infinita pazienza con me.
Perché son capace di fare salti mortali pur di dimostrare quanto tutto vada bene, quanto io sia sufficiente a me stessa, quanto mi basti la mia dedizione.
Quanto sappia stare da sola, e starci bene.
Sono capace di allontanarti se mi sento fragile, ti tratto male se ho il groppo in gola, ti rispondo piccata se mi chiedi come sto.
La condizione per potermi stare affianco è accettare questo.
Prenderlo tutto insieme. Una sportina di silenzio, tacita comprensione, accettazione muta ma mai passiva alternata a parole a valanghe.
Condito da frammenti di bello e gentile, dalla mia disponibilità e amore.
E' che io non sono per tutti.
Percezione del tempo alterata, momenti che scorrono rapidi e altri che invece durano una vita, a prescindere dal fatto che siano belli o meno.
Va così.
E' che troppo spesso mi ritrovo a pensare di non averne -tempo- e ad affogarmi di fretta e movimenti nervosi.
Per contro, ritrovandomi a fare il conto alla rovescia fino all'arrivo delle ferie, i giorni non passano più. Sì è normale, mi dico. Sono stanca, mi dico. E appena lo dico mi stanco di dirlo.
E mancano due giorni.
Nel frattempo trascorro ore piacevoli, con la casa invasa da valigie e asciugamani e letti disfatti e passi e voci e persone e affetto.
Strani, i rapporti di amicizia.
Mi stupisco sempre di come possano nascere così, all'improvviso, solo grazie ad una parola detta al momento giusto.
Strana l'empatia che si crea fra persone differenti per nascita, crescita, interessi.
Quel che mi viene sempre difficile, anche in questi casi, è accettare le cure altrui. Mostrare necessità. Lasciarmi -almeno in minima parte- accudire.
Insomma ci vuole pazienza, infinita pazienza con me.
Perché son capace di fare salti mortali pur di dimostrare quanto tutto vada bene, quanto io sia sufficiente a me stessa, quanto mi basti la mia dedizione.
Quanto sappia stare da sola, e starci bene.
Sono capace di allontanarti se mi sento fragile, ti tratto male se ho il groppo in gola, ti rispondo piccata se mi chiedi come sto.
La condizione per potermi stare affianco è accettare questo.
Prenderlo tutto insieme. Una sportina di silenzio, tacita comprensione, accettazione muta ma mai passiva alternata a parole a valanghe.
Condito da frammenti di bello e gentile, dalla mia disponibilità e amore.
E' che io non sono per tutti.
...Per tutti no.
RispondiEliminaMa di certo fai al caso mio ;-*
Sicuramente per pochi, ma quei pochi difficilmente ti tradiranno.
RispondiEliminaUn saluto.
Lo sai, tu
RispondiEliminaCosa mi fa ridere
Ma proprio ridere
Quasi schiantare?
Quei commenti
Che solo perché sono
Spezzati
Sembrano
Più poetici
Sembra, insomma
Che vogliano dire di più
Di quello che si scrive
Che si pensi di più
Di quello che si pensa
Commenti asmatici
Li chiamerei
Immagino
Tra un rigo e l'altro
Che forse
Qualcuno chiama "versi"
Un fiatone
Un respirone
Proprio come chi
Ha l'asma
E dice una parola
Annnfffff
E poi
Annnffff
Piglia fiato
Annnffff
Io dico che forse non ci si dovrebbe attaccare troppo a noi stessi. Ci stavo pensando oggi, a quanto mi piace stare da solo e negarmi e farmi i cazzi miei in generale. Non tanto perché voglio dimostrare al mondo che me la cavo. Immagino che il mondo se ne sbatta allegramente di questo.
Quanto al pacchetto completo... Bisogna volerlo regalare prima di pretendere che sia accettato. Sennò sono solo parole. Belle parole, ma parole.
Una carezza, ed un sussurro
Aaaannnfffffff
bè il non concedere agli altri di prendersi cura è un problema condiviso da me e lo sappiamo, per questo io ti prendo così a pacchetto in virtù dell'empatia improvvisa ed ancestrale che bò..non mi ricordo nemmeno più quando è affiorata
RispondiEliminabisogna prenderci come siamo, in ogni momento... che poi -mutevoli per natura- in ogni momento siam diversi... intendersi (e apprezzarsi) è anche un po' questione di fortuna: il feeling giusto nel momento giusto;
RispondiEliminaa..
su le mani...
RispondiEliminanon posso dire di conoscerti ancora molto, ma non mi sembra, che ci voglia infinita pazienza, con te...e perchè? ciao ciao
RispondiEliminaè che forse cerchiamo
RispondiEliminale braccia o gli occhi di chi
in una notte di temporale e pioggia
è capace di intuire il lampo in anticipo
senza dedurlo dal tuono
la vita che scorre
ci rende simili agli alberi
qualcuno taglia male i rami delle loro fronde, poiché troppo imponenti o invadenti
qualcuno addirittura quei rami li spezza
il taglio lascia il segno
ma il ramo ricrescerà
e dove è spezzato
avrà linfa per riprendersi
e quel ramo non dimentica
e con lui l'albero...
un abbraccio
max
oh
RispondiEliminala mia femmina torinese.
Per me lo sei di certo
ecco
ti bacio
CrIs
RispondiEliminaHo avuto ben pochi dubbi -al proposito- fin dal principio:)
Ziomarianu
Nonostante la selezione -che è naturale- devo dirti di non riuscire ancora totalmente a scremare per bene.
Quindi, può capitare.
PiccoliSussurri
A prescindere dalla tua considerazione sui commenti quel che maggiormente mi ha colpito -perché hai fatto centro- è la necessità di voler regalare prima di pretendere che si accetti tout court.
Vero, verissimo.
Rouge
Non mi ricordo ma non è importante.
Quel che conta è che ci sia.
Ti abbraccio.
a..
Feeling. Rarissimo, anche di più.
Però capita, e questo mi delizia.
Memorialiquida
Per estensione anche io non dimentico.
Metto da parte, lascio perdere, lascio coprir di polvere ma non dimentico.
E sì, trovare qualcuno che 'sappia' sarebbe una perla.
AgapitoMalteni
Impossibile, non mi arrendo.
Skarbie
Ma conosci di me una parte talmente infinitesimale che non puoi ancora dirlo.
PM
Per pochi e complicati:)
Un bacio.
ti lascio un semplice sussurro..che con le parole non ci so fare.io.
RispondiEliminaehm io mi riferivo alla foto... sai che non sono molto profondo, navigo in acque basse, terra terra..
RispondiEliminami sembra che inizino oggi le tue ferie..buon riposo..F.
RispondiEliminaOntheriverbank
RispondiEliminaOggi sono in ufficio, ma finisco alle cinque e poi scappo.
E tu invece sei già in ferie, eh...
AgapitoMalteni
Non ci crederai, l'avevo capito:)
se si chiamano ferie due giorni in casa mentre fuori piove con due iene che corrono per casa..allora si, sono in ferie..:-) ma oggi forse smette......
RispondiEliminaTU non sei per tutti?
RispondiEliminaDillo a me.
Ne ho riprova ogni giorno.
Ogni giorno.
Daniele
Scusa per le considerazioni, in effetti non ne ho mai fatte.
RispondiElimina... bè.. sei un po' cm me ..
RispondiEliminaOntheriverbank
RispondiEliminaSe qui fuori piovesse andrea a fare la danza della pioggia in terrazza:) dai!
Daniele
Certamente comprendo, sai.
E comunque per me va bene così.
Piccolisussurri
Già sai cosa ne penso.
Nevermind.
Madama
Leggendoti direi 'solo un po'.
Poi mi verrebbe una battuta simpatica -per me- ma fraintendibile, quindi al momento la evito.
Ciao.
"La purezza nella vita è la libertà dal peccato" (Orazio).
RispondiEliminaProbabilmente non mi sono spiegato bene (d'altro canto non scrivo per la "Repubblica", no?), ma intendevo proprio questo. La Cultura non ha un'appartenenza Politica, non è possibile. E' una sorta di copertura usata contro l'avversario, come a dimostrare di continuo una presunta superioità. Certo, a me sembra che certi Ministri dei Beni ulturali siano messi lì più che altro per onorare una promessa, non per eali e conclamate capacità o particolari preparazioni. Magari è un'impressione, eh?
Piaccia o no, quel "Cattoquellochetipare" è una costante della nostra toria, asserviti, magari controvoglia, ad una Dottrina imposta che abbiamo tutti avuto. Ringraziamo il cielo di poter discernere, allora, tenendoci alla larga da certi personaggi e da certe situazioni. Rimaniamo pur sempre una minoranza, sia chiaro.
Daniele
Molto particolare il modo con cui ti descrivi.....eppure è la dimensione reale di tutti coloro che vogliono costruire relazioni complesse e ricche di autentici valori....... le relazioni amicali, come quelle affettive, credo che abbiano una necessità di una sorta di consapevolezza condivisa......la volontà di riconoscere le reciproche identità e di saperle reciprocamente valorizzare......essere partecipi delle emozioni altrui senza invaderne tutti gli spazi, ogni persona ha la necessità irrinunciabile di spazi segreti......affiniche la rivelazione abbia tempi infiniti e mantenga inalterato l'interesse per "l'altro".....una sorta di ininterrotta fascinazione.
RispondiEliminaUn saluto, Stefano
Bhe.... comunque
RispondiEliminaBuone ferie!
Divertiti più che puoi!
Un Abbraccio!
Riccardo
Mi vien da pensare, di coloro che 'non sono per tutti', che probabilmente, loro, tra quei 'tutti' non figurano. Se così fosse sarebbero 'condannati' a mischiarsi agli altri. Ma è facile che non sia per niente così.
RispondiEliminaSalut.
Daniele
RispondiEliminaIn quella minoranza ci sto -ci si sta- molto bene.
Superstudio
Dalla fascinazione per la ricerca nasce l'insoddisfazione di cui sono fatta.
Ché sapere tutto significa perdere interesse; si ha diritto al proprio individuale, irrinunciabile 'segreto'.
Unaccountlibero
Grazie né :) ferie, ferie!
Fumblindog
E sì, non sono per tutti e non sono tutti. Non ne faccio parte e non mi mancano.
Quindi è proprio così.
Ciao.
Hong Kong: un uomo solo nel parco si eccita e decide di fare sesso con una panchina. Dopo aver infilato il suo pene nei fori della panca d'acciaio, però, non è più riuscito a estrarlo. Ha dovuto chiedere soccorso e per liberarlo ci sono volute 4 ore
RispondiEliminaIn questo caso non si può neanche dire 'che culo', Monaca.
RispondiEliminaSon cazzi. (questo si può dire).
cara lait . non chiedi la luna . chiedi rispetto . sacro diritto
RispondiElimina...
a quando un dettaglio automobilistico ? :-)
e meno male light..
RispondiEliminaGrazie per la risposta,.......la fascinazione per la ricerca e la motivazione che spinge verso un "eterno errare"........lo stesso bisogno di conoscenza che già Omero aveva riconosciuto inventando la figura di Ulisse.
RispondiEliminaUn saluto, Stefano
Matt
RispondiEliminaIl rispetto, che prevede anche il mandarsi a fare in c*lo all'occorrenza:)
Il dettaglio automobilistico magari lo avrai 'de visu', chi lo sa!
Chota
Oh, sei tornata?
Meno male va', ché quasi sentivo la tua mancanza.
Non sono per tutti, e meno male. Sì.
Superstudio
Non mi ringraziare per la risposta.
Torna quando vuoi.
oggi luna piena lait ...ti dice nulla ? rido ! non mi scordero' mai quel tuo messaggio.
RispondiEliminacommento 19
RispondiEliminase freud ti vedesse
[[**]]
Matt
RispondiEliminaIl ciclo, eh...:)
B*ella
Sono andata a rileggerlo e...tu sai che faccio ben pochi errori di battitura.
Freud sì, darebbe una risposta che ora vedo ovvia anche io:)