♦•libera nos•♦
Sassolini scivolano via dalle mie mani mentre prendo atto ancora una volta di averla avuta vinta.
Un periodo pieno di sabbia negli occhi che non era sufficiente sbattere le palpebre a cacciarla via.
E poi inizia a girare. Come per caso.
Sto dormendo poco, come al solito.
Però mi piace riconquistare la mia attività, il continuo movimento che mi caratterizza e che non riesco - non voglio - domare. Ipercinetica, a volte maniacale nel seguire ogni piccola variazione del mio percorso, sopraffatta da pensieri che si mischiano a pensieri, così tanti da non riuscire a contenerli.
Scrivo.
Stamattina molto prima dell'alba ho avuto una risposta, esattamente quella che mi aspettavo d'avere.
Potrei anche parlare di speranza, oggi.
Speranza di non-avere. E infatti non-ho.
Fantastico.
Osservo chi mi circonda con attenzione, critica.
Ho avuto due mesi di quasi totale inattività buoni per studiare comportamenti e atteggiamenti.
Ho scoperto finti buoni, finti presunti amici, finti solo conoscenti, finti indifferenti.
E ho avuto la conferma - ancora una volta - di quanto non sia necessaria la vicinanza fisica per dimostrare amore, una qualsiasi specie di amore.
Per esempio la Barbara corre qui per accompagnarmi all'ospedale.
E il suo papà ha fatto una cosa che non dimenticherò mai.
Andrea mi racconta le favole.
Marco, Giorgio, Enza e Andrea era come se li avessi qui con me, pronti a prendermi con la forza per portarmi da loro.
E ancora piccole cose, presenze mai assenti, lettere scritte senza fretta, parole offerte con cura.
Per esempio, appunto.
Sono queste le persone dalle quali ho sempre qualcosa da imparare.
Ma imparo anche da quelli con i quali non ho niente in comune - perché non l'ho mai avuto o perché si è perso per strada - imparo il loro modo d'essere affettuosi al limite della leziosità, la loro presenza inutile, la scatola vuota presentata bella infiocchettata, il profumo stucchevole del loro afflato.
Inutile, ma indispensabile per capire quale sia la reale differenza fra gente e persone.
Così com'è. Mi piace.
Un periodo pieno di sabbia negli occhi che non era sufficiente sbattere le palpebre a cacciarla via.
E poi inizia a girare. Come per caso.
Sto dormendo poco, come al solito.
Però mi piace riconquistare la mia attività, il continuo movimento che mi caratterizza e che non riesco - non voglio - domare. Ipercinetica, a volte maniacale nel seguire ogni piccola variazione del mio percorso, sopraffatta da pensieri che si mischiano a pensieri, così tanti da non riuscire a contenerli.
Scrivo.
Stamattina molto prima dell'alba ho avuto una risposta, esattamente quella che mi aspettavo d'avere.
Potrei anche parlare di speranza, oggi.
Speranza di non-avere. E infatti non-ho.
Fantastico.
Osservo chi mi circonda con attenzione, critica.
Ho avuto due mesi di quasi totale inattività buoni per studiare comportamenti e atteggiamenti.
Ho scoperto finti buoni, finti presunti amici, finti solo conoscenti, finti indifferenti.
E ho avuto la conferma - ancora una volta - di quanto non sia necessaria la vicinanza fisica per dimostrare amore, una qualsiasi specie di amore.
Per esempio la Barbara corre qui per accompagnarmi all'ospedale.
E il suo papà ha fatto una cosa che non dimenticherò mai.
Andrea mi racconta le favole.
Marco, Giorgio, Enza e Andrea era come se li avessi qui con me, pronti a prendermi con la forza per portarmi da loro.
E ancora piccole cose, presenze mai assenti, lettere scritte senza fretta, parole offerte con cura.
Per esempio, appunto.
Sono queste le persone dalle quali ho sempre qualcosa da imparare.
Ma imparo anche da quelli con i quali non ho niente in comune - perché non l'ho mai avuto o perché si è perso per strada - imparo il loro modo d'essere affettuosi al limite della leziosità, la loro presenza inutile, la scatola vuota presentata bella infiocchettata, il profumo stucchevole del loro afflato.
Inutile, ma indispensabile per capire quale sia la reale differenza fra gente e persone.
Così com'è. Mi piace.
Inutile ma indispensabile la differenza tra gente e persone.
RispondiEliminaCosì com'è .... osservo con attenzione
RispondiEliminache ad osservare non ci si stanca, e ad imparare nemmeno,se questo rimane dentro di noi come una piccolo "oggetto transizionale"..la copertina che tanto ci piace..e tanto fà.
[[*un bacio*]]
Cara Luce..tu meriti questo ed altro..
RispondiEliminale persone si contano sulle dita di una mano..in fondo
RispondiEliminaanche io non riesco a dormire.notti insonni alla luce del pc.umore nero.spero in un raggio di sole.
RispondiEliminavorrei chiederti un sacco di cose ma poi io sono e resto quella che non vuole intromettersi non vuole disturbare non vuole non vuole non vuole eccetera.....
RispondiEliminaperchè alla fine ci vuole, invece, una certa delicatezza quando si vorrebbe stare anche in un angolino della vita degli altri a farsi gli affari suoi, anche per dare un abbraccio o coprire con una coperta i piedi freddi.
perchè essendo tendenzialmente una che quando ha i cazzi suoi si chiude a riccio e mi da fastidio tutto [e mi danno fastidio tutti] allora penso che anche tu reagisca così e ti osservo e aspetto ancora un pò.
però.
non credere, ho le tue tracce.
bacio. strabacio.
:))
Bibi
...."la scatola vuota presentata bella infiocchettata...."
RispondiEliminaSi...è una bella definizione transazionale di alcuni tipi di incontri...inutili appunto!! Incontri però...non persone. Le persone credo non siano mai...inutili. Nella loro inutilità hanno sempre un loro senso. Gli incontri no...scatole vuote...a volte!!
E' sempre bello leggerti light...sempre bello
Ragno
RispondiEliminaOh no, per niente inutile.
Io della gente me ne libero.
B*ella
Ci sono cose che non possono rimanere solo dentro.
Vanno condivise.
Hanno bisogno di parole.
E io le ho.
ma1969
Lo dico sempre, io: merito tutto!
Ecco.
Special K
Sì cara. Sempre. Pochissimi.
Buffytown
Io non aspetto un raggio di sole.
Mi muovo, e voglio la pioggia.
E dormo poco, e mi va bene.
L'umore dipende anche da te; io ho imparato a convivere con il mio.
Bibi
Ricordati che le porte per te non sono mai serrate.
Ma te lo dirò diversamente, e altrove.
Ppneumos
Ben tornato.
E grazie.
Io Ti porgo il mio Abbraccio... se ne trovi l'utilità... se non la trovi... ti Abbraccio lo stesso... basta che non ti dia fastidio! :o)
RispondiEliminaRiccardo
Chiara ed incisiva come è giusto che sia...specie per i fronzoli inutili.
RispondiEliminaUn sorriso
Belle parole.
RispondiEliminaE pensare che la maggioranza delle persone quantifica l'amore solo con la presenza, quasi ossessiva, dell'esserci.
Amore, amicizia, quello che è, insomma. Che poi sono termini per dire la stessa cosa, il più delle volte.
Unaccountlibero
RispondiEliminaNon cerco mica cose utili, io.
Sono lontanissima dal ricercare cose utili.
E grazie, un sorriso.
Concretezza
I fronzoli lasciamoli a chi non ha niente da dire, né da dare.
Ti abbraccio.
Madlost
Io non potrei mai fare un ragionamento simile.
Ho così tanto amato una persona fisicamente distante da me che...(e...)...(e...)...(and so on)
E' brutto scoprire falsi amicio falsi conoscenti. A me riempì il cuore di rabbia dopo un primo momenti di sbigottimento. Però te ne sei accorta. Aprire gli occhi è sempre qualcosa di costruttivo, qualcosa che ti deve far andare cmq avanti a testa alta. Spesso ci riesce anche addossarsi la colpa di questa falsità, come se forse fossimo noi a non meritare sincerità o un'amicizia vera. La realtà è che quando non hai fatto niente di male, tu puoi andra e a testa alta.
RispondiEliminaL'amore e il bene, quelli veri, non hanno barriere né di tempo né di distanze.
Spesso riesce a dimostrarti più affetto una persona distante 500km che dieci vicino a te.
Gli amici sono. Everywhere they are.
Un saluto e un sorriso.
Paragonare. Mi pare spesso l'unica strada che abbiamo per riconoscere i comportamenti della gente. Nel confronto, acquisiamo conoscenza. Nel bene e nel male.
RispondiEliminaE scopriamo anche il raro dono dell'*unicità* di chi abbiamo di fronte. Come quando sono entrata qui dentro la prima volta...
Buona giornata, cara..
Merry
LuxInTenebris
RispondiEliminaMa io mica ho scoperto adesso.
Io so e ho avuto conferma.
Ma quel che mi colpisce non sono tanto loro quanto chi invece mi dimostra il contrario, ovvero quelli in cui non credevo che si dimostrano invece °essenziali°.
Oh...i chilometri possono essere anche molti più di 500...
Merry
Il confronto è necessario, essenziale.
Io così ri-conosco.
Grazie.