♦Piccole cose dimenticate♦
Rileggo quello che ho scritto negli ultimi mesi di quest'anno. Non proprio ultimi...da agosto ad oggi.
Butto molto, tengo qualcosa. Un po' come buttare i piatti dalla finestra all'ultimo dell'anno, e buttare parole pesa di più ma fa spazio. Anche se, come dice il Numero Due [e tu lo sai] *mi sto facendo un po' di posto e che mi aspetto chi lo sa, che posto vuoto ce n'è stato, ce n'è ce ne sarà*.
Un giorno mi hai chiesto *come stai oggi*.
Oggi. Non generico, no. Come stai oggi. Perché hai capito che l'umore varia, altalenante, e con lui i miei pensieri e il mio stato d'animo.
Ti ho risposto così:
Io sono un'onda: a volte mi sento come la spuma bianca, pronta anche a sbattermi contro una roccia.
Altre volte sono la massa d'acqua che sta sotto, che freme per tirarsi su.
Sto così: piena di impeto e di voglia di fare qualunque cosa se credo sia quella di cui ho bisogno, che desidero, che mi faccia andare anche a schiantarmi contro le rocce e quando sbatto ritorno giù e poi mi ritiro e poi risalgo...sono difficile da gestire anche per me, complicata.
Però come al solito ce la faccio [da sola...], anche se qualche volta mi piacerebbe sentirmi presa per mano; stanotte per esempio non ho dormito NIENTE. Ma sai niente niente? Avevo bisogno di tutto e mi sentivo sconvolta ma mi veniva da ridere a vedermi così agitata. Ho scritto, molto.
E non so perché ma rileggere la tua domanda e la mia risposta mi ha fatto tenerezza. Una sensazione malinconica, lieve, un sorriso appena accennato. Una lucina fragile e tenace.
Mi ero dimenticata di averti detto questo. Ma in fondo ti ho detto tante cose, infinite.
Sei fra le persone che più sanno di me.
Cose rare, difficili, private. Sensibili.
Lucida. Un'onda irruenta a volte. Ma limpida e lucida. E stupita, meravigliata. Sempre.
Che scivola fra le dita, scorre sulla pelle trascinando mille piccole gocce in rivoli fino a quel mare che ho dentro.
Butto molto, tengo qualcosa. Un po' come buttare i piatti dalla finestra all'ultimo dell'anno, e buttare parole pesa di più ma fa spazio. Anche se, come dice il Numero Due [e tu lo sai] *mi sto facendo un po' di posto e che mi aspetto chi lo sa, che posto vuoto ce n'è stato, ce n'è ce ne sarà*.
Un giorno mi hai chiesto *come stai oggi*.
Oggi. Non generico, no. Come stai oggi. Perché hai capito che l'umore varia, altalenante, e con lui i miei pensieri e il mio stato d'animo.
Ti ho risposto così:
Io sono un'onda: a volte mi sento come la spuma bianca, pronta anche a sbattermi contro una roccia.
Altre volte sono la massa d'acqua che sta sotto, che freme per tirarsi su.
Sto così: piena di impeto e di voglia di fare qualunque cosa se credo sia quella di cui ho bisogno, che desidero, che mi faccia andare anche a schiantarmi contro le rocce e quando sbatto ritorno giù e poi mi ritiro e poi risalgo...sono difficile da gestire anche per me, complicata.
Però come al solito ce la faccio [da sola...], anche se qualche volta mi piacerebbe sentirmi presa per mano; stanotte per esempio non ho dormito NIENTE. Ma sai niente niente? Avevo bisogno di tutto e mi sentivo sconvolta ma mi veniva da ridere a vedermi così agitata. Ho scritto, molto.
E non so perché ma rileggere la tua domanda e la mia risposta mi ha fatto tenerezza. Una sensazione malinconica, lieve, un sorriso appena accennato. Una lucina fragile e tenace.
Mi ero dimenticata di averti detto questo. Ma in fondo ti ho detto tante cose, infinite.
Sei fra le persone che più sanno di me.
Cose rare, difficili, private. Sensibili.
Lucida. Un'onda irruenta a volte. Ma limpida e lucida. E stupita, meravigliata. Sempre.
Che scivola fra le dita, scorre sulla pelle trascinando mille piccole gocce in rivoli fino a quel mare che ho dentro.
L'importante è ricordarsi sempre che bisogna sapersi relazionare col mondo e con gli altri. Cosa voglio dire? Che è senz'altro bello essere sé stessi, con i propri picchi di umore spumeggiante o le depressioni profonde di tristezza e riflessione, ma non si può pretendere che gli altri siano sempre pronti a comprenderci ed accettare le nostre lune. Anche se ce chi, magari, lo fa' o lo farebbe anche.
RispondiEliminaE' bello essere condotti per mano, ma è più costruttivo imparare a camminare con le proprie gambe e non farne il sentire il peso alle persone che ti capitano di fronte... soprattutto se sono persone "vicine". Anche perché, se davvero lo sono, sapranno capire da sole...
Sai, Wolfghost: sono abituata da sempre a fare da sola. Ad essere *forte*. Sempre presente.
RispondiEliminaNon chiedo aiuto, mai, e questo è un difetto imperdonabile che, per quanto ci tenti, non riesco a modificare.
Non pretendo nemmeno che mi si comprenda o mi si accetti per partito preso.
Amo la discussione e anche la polemica, se non sterile.
Per questo ti dico: le persone che mi vogliono bene so che soffrono il peso del mio *non chiedere* e - a volte - anche *non accettare* aiuto.
E mi relaziono assai con gli altri. Ma solo se destano il mio interesse.
Però lasciami sognare un giorno in cui, senza che io chieda niente, qualcuno mi prenda per mano e mi dica "ci penso io".
Tutto qui.
siamo sempre lì.
RispondiEliminaaccidenti.
e per fortuna.
o no?
bacio
Bibi
tesoro leggo capisco e condivido questa voglia di abbandono chde non è delegare, ma mollare il controllo e crescere insieme...giorni di ritorni, rivoluzioni, proprio come un'onda spumosa che cerca però di mantenere la calma di una massa d'acqua
RispondiEliminati abbraccio, per il prossimo anno Ci auguro tanto, tutto
"Qualcuno che ti prenda la mano e ti dica , ci penso io". Almeno sognarlo si. Almeno continuare a credere che da qualche parte della terra quella mano esiste. Impariamo a essere forti, non per inclinazione, ma per destino. E sarebbe bello davvero incontrarla una mano "così". Te lo auguro con tutto il cuore...prima o poi....
RispondiElimina..bella bocca ...e bello ..il mare.....
RispondiElimina..l'ultima volta che una persona mi ha teso una mano era in orizzontale, palmo rivolto verso l'alto e chiedeva soldi...e nn la chiudeva piu'....
RispondiEliminaQUINDI BASTA MANI..thanks..fo da me..
...in caso preferisco donare...
RispondiElimina[IMMAGINE]
E' bello essere pieni di *impeto e voglia di fare*... avere energie nuove da percepire sotto la pelle per affrontare tutto quello che verrà, cara light... e per questo ti faccio i miei più cari auguri affinché tu possa mantenere questa tua vivacità espressiva, mentale e caratteriale nel 2008 che sta arrivando! Un abbraccio grande, Merry
RispondiEliminaBibiBibi
RispondiEliminaSiamo sempre qui, ogni tanto ci giriamo intorno e ci ripensiamo.
Accidenti, e per fortuna.
A presto. A domani.
Rouge
Hai letto esattamente quello che sento.
Ritorni, rivoluzioni, ripensamenti, un poco di rabbia e ancora sorrisi e...
Un bacio.
ArgenioG
Il fatto è che io non voglio una mano qualsiasi...per questo la vedo dura.
Un sorriso, mi fa piacere la tua presenza qui.
ma1969
Eh, tutto mio!
Un sorriso.
Ontheriverbank
E su, non è vero.
Non è vero che fai tutto da solo, che non hai bisogno, che non chiedi mai niente a nessuno.
E se invece fosse vero...be', cambia.
E grazie, che amo i fiori.
Merry
Energie ridotte al lumicino ma comunque vado oltre.
Ma sotto la pelle, nella pancia, nel sangue c'è di tutto.
Ti abbraccio.
..visto che tu non sei una con il sorriso in tasca..posso andare a letto contento ora.. Dolce Notte Luce
RispondiEliminaOh solo una cosa banale: Buon 2008!
RispondiEliminafranco
buon 2008
RispondiEliminaGabriele
ma1969
RispondiEliminaE no, non ho il sorriso in tasca ma se sorrido...oh, se lo faccio è perché proprio mi scappa dalle labbra.
Alchimia
Grazie, anche a te.
SognoePassione
Hai un bellissimo nome.
Auguri anche a te.
beh,lait . ammetto,non vedevo l'ora di capire,se il messaggio corrispondeva a verita'. corrispondeva.cribbio.uff...
RispondiEliminaQuando arriverà quel giorno, cara Light, rischierai di non accorgertene... Potresti sentirla come una imperdonabile intrusione nella tua sfera privata. Potresti arrabbiarti perfino.
RispondiEliminaSbaglio? :) Ovvio che spero di sì, sia chiaro! ;) Ma tu... cosa dici?
Dico che non lo so, wolfghost.
RispondiEliminaNon lo so perché non so tutto nemmeno di me e neanche vorrei saperlo.
Mi piace conoscermi e continuare a stupirmi di alcune mie reazioni.
Ma so riconoscere l'amore.
Ovunque, sempre.
Anche se a volte passo oltre, nascondendo un sorriso con la mano.