sabato 15 dicembre 2007

Senza titolo 142





Ci sono notti un po' diverse dal solito.

Quelle in cui non succede niente di nuovo  ma semplicemente i miei sensi sono allertati e sento tutto e ripenso a qualsiasi cosa. Il sonno mi porta fino alla sua prima fase, quella in cui i pensieri iniziano a confondersi e a farsi lievi, in cui si mischiano con la fantasia e tutto sembra possibile.
E poi all'improvviso mi sveglio.
Riprendo il filo e inizio l'analisi.
E il sonno va a farsi fottere.

Eppure ci tento. Stesa a pancia in giù spargo me stessa in trasversale, occupando tutto il letto.Le braccia sui cuscini, il piumone che mi sfiora il viso, una gamba piegata; e poi mi rigiro, testa sotto il cuscino, gambe congiunte braccia parallele al corpo e ancora cambio posizione dando il tormento a quei due gattini che provano a sistemarsi fra le mie gambe.

E mi giro e mi rivolto e annodo lenzuola e maglie intorno al corpo fino a sentirmi costretta. E capisco che è l'ora di alzarmi, fare due passi fino al soggiorno, magari fare pipì e riprendo in mano i pensieri e non capisco quale fosse l'ultimo e perché. Perché non dormo.

Eppure mi piace. Questa sorta di tormento a cui mi offro volontaria è una mia caratteristica. Dormire è rubare tempo ai pensieri. Ritorno qui, prendo il libro - che detesto leggere a letto - e ne scorro le pagine con attenzione tentando di stancarmi gli occhi. A volte riesce, altre invece ancora mi distraggo e poso il libro sulla pancia lasciando che i pensieri vaghino e gli occhi vedano oltre.

Che la notte cambia la percezione spazio-temporale, amplifica gli attimi e i rumori. Vado alla finestra e m'accorgo che piove, mentre un sorriso mi si affaccia sulle labbra. Il respiro ad un millimetro dal vetro disegna cerchi di vapore su cui, come una bambina, scrivo il mio nome. Il vento straccia la colonna di vapore acqueo che esce dalla antica ciminiera e dal comignolo del panificio.  Mi incanto a guardar fuori. Sorrido.

Mi accorgo, *sento* che non mi fai più male. Lo sento dal tono dei miei pensieri per te, in cui la malinconia è un sottofondo tenero e non più una lama che incide. Poco per volta non riuscirò più ad analizzare istante dopo istante tutto ciò che è stato e soprattutto quel che avrei voluto fosse. E' una sensazione dolce, è il sapore della camomilla con il miele che calda mi scorre dentro. E' il profumo di vaniglia che si spande per casa. E' l'odore di me che prevale, ancora.

E con un sorriso appena accennato e il calore nello stomaco torno a letto.

E mi addormento.

22 commenti:

  1. ma non ti sei accorta che nevicava, stamane,

    'nevvero?

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  2. Pathos!

    E' impossibile che io non mi accorga della neve.

    La sento che arriva ma è ancora su quelle nuvole cariche e basse.

    Ne sento il profumo e l'attendo.

    Ne voglio tanta da riempirmi gli occhi e tutto il resto.

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  3. "La malinconia è un sottofondo tenero" quando ti senti perso in città caotiche come quelle visitate questa settimana, sentire la tua voce dirmi vorrei esserci io al posto tuo .... ero a pezzi ed in quel momento finalmente sono riuscito a liberarmi di un unghia spezzata, avevo un dolore cane, freddo da pinguini. ed i miei compagni mi hanno preso per pazzo quando vedendo il mio dito sanguinante con il telefono in mano sorridevo parlando con te.

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  4. nella tua notte, come la descrivi, ci sto dentro tutto, in piedi.


    "saperci" l'un l'altro i tanti che siamo e passarci quel caldo allo stomaco come si scambia un sorriso, come si regola il passo ed il tono chiaccherando tra amici,con la voglia di farci festa.


    comincia adesso,qui,a far neve : mi pare di vederti......


    (la foto richiama la reazione a un disgusto: che sia sempre più stonata

    col tuo domani)


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  5. UAU!!!!

    solo questo. stavolta sì.

    bicio

    Bibi :)

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  6. Ragno

    Tu eri in un posto che detesto e sogno. Ma mi passa, oh se mi passa:)

    Sono contenta di averti fatto sorridere.


    Gattobiso

    Quell'espressione, che tu avverti come disgusto, è invece di intimità con me stessa.

    Mi stavo baciando, come spesso mi capita.


    BibiBibi!

    Stavolta forse, stavolta sì:-)


    Ti abbraccio forte forte.

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  7. ..mi piace..l'odore di te che prevale..

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  8. cercare di leggere per addormentarsi, per poi finire con il libro aperto sulla pancia perchè incapace di concentrarsi sul testo è un must...Quelle notti riesco a leggere le stesse due pagine 15 o 16 volte senza mai seguirne il senso

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  9. Certe notti la strada non conta e quello che conta è sentire che vai.

    Certe notti la radio che passa Neil Young sembra avere capito chi sei.

    Certe notti somigliano a un vizio che non voglio smettere, smettere mai

    Certe notti ti senti padrone di un posto che tanto di giorno non c'è.

    Certe notti se sei fortunato bussi alla porta di chi è come te.

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  10. ma1969

    Sì, anche io preferisco, sai..ora, in questo preciso momento, mi piace così.


    Zalix

    Quando succede poso il libro e faccio altro, penso ad altro.

    E tu cosa fai?


    Ontheriverbank

    Ci sono un sacco di segreti - tutti miei - in quella canzone...

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  11. mi incanto.punto.bello.

    ...

    ho sbagliato colore.

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  12. C'e' chi vince e c'e' chi perde, noi balliamo casomai

    Non avremo classe ma abbiamo gambe e fiato finche' vuoi


    Sorridi davanti al vetro, guarda il tuo riflesso e scopri che anche i tuoi occhi stanno sorridendo!

    Permea col tuo profumo... tutta la vita!

    Tu sei...Un souvenir formato Tir

    a centoventi all'ora

    arrivi lì spazzando via

    qualsiasi altra cosa.


    Sei grande!

    Un Abbraccio!

    Riccardo

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  13. "Mi accorgo, *sento* che non mi fai più male..."

    Ci penso, ti penso e sorrido...

    Bacio


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  14. che abbia *sentito* su di sè più il prevalere del tuo lavorio mentale e il prevalere in te dell'odore di te? vedi quante interpretazioni della stessa foto? tu hai dato forse, neanche senza volerlo più di tanto, quella giusta:

    mi stavo baciando...appunto! non disgusto, non disgusto per chi o cosa,ma amore di sè. E' tutta lì la questione, il nodo irrisolto ! che si fa? si è forse lanciato un messaggio, a torto o a ragione percepito,malgrè toi, come di negazione, per la paura che tu abbia di ciò che senti piuttosto che di quello che non senti di pancia? lì è il nodo da sciogliere definitivamente,ma col cuore in mano,per te e per lui,perchè non si è a una riffa o a un pubblico incanto, ma si è di fronte all'autenticità della vita, mica uno scherzo, eh.....Mica si bara lì. Mica il viaggetto o il pranzetto o le chiacchiere. Perciò meglio la profondità della riflessione di pancia,alla luce dell'esperienza accumulata,che altro, senza tanti perchè e per come. Non si è nel viaggio ameno o in crociera, o semplicemente a farsi due risate,ma si è dentro a qualcosa di molto più impegnativo,di molto più grande, di molto più allegro!, capendo realmente come stanno le cose.

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  15. Zalix

    Oh scusa, sai che sono di memoria labile:) Bravo, scrivimi.


    Mat

    Mi preoccuperei se tu comprendessi tutte le mie dinamiche.

    E l'incanto...mi piace.


    Unaccountlibero

    Uh, sono piena di punti deboli ma..."siamo della stessa pasta bionda non la bevo sai ce l'hai scritto che la vita non ti viene come vuoi"...be', l'ho scritta pochi giorni fa a qualcuno. E' la verità.


    Merry

    Non so come sia né cosa sia ma riuscire a pensarci senza sentirmi ferita é quello che voglio.

    Soprattutto perché non avrò quello che avrei voluto.

    Ma non fa male e anzi è dolce.

    Mi piace.


    Ti abbraccio.

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  16. Infatti.....ci sono più dinamiche ed il bello è che sono contemporanee, una per ciascun aspetto del tuo essere, nessuno escluso, ovviamente. Tutto insieme, separatamente....per rendere con una certa approssimazione la tua complessità. Una stranezza che attrae. Una santa maculata d'abiezione, un' abietta santificante. Però, attenta: il massimo è la santità che si perverte.

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  17. Che io non abbia mai teso verso la santità - posto anche il mio evidente agnosticismo - mi pare evidente.


    Piuttosto sono aliena.

    Ci sto meglio.

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  18. hai scatenato un macello con sto post....santità, perversione, alieni, eventi atmosferici e quant'altro.......

    ri-UAU!!!!!!!!!!

    Bibi

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  19. BibiBibi,

    mi hai mai sentita dire d'essere santa, o d'aver la vocazione al martirio?


    No neh :-)


    Che poi guarda, mi sento anche pacata. Mi giro intorno e dico "ven si ninin, calmina neh"...e poi mi scappa da ridere.


    *like an unexplosed blossom*

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  20. "Mi accorgo, *sento* che non mi fai piu' male"... e' una bella sensazione sentirsi liberi dalla sofferenza eh? :) Allora si', che si puo' di nuovo iniziare a sperare in nuove gioie, iniziando almeno dalla serenita'...

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  21. Wolfghost

    Alla serenità a dire il vero non ambisco, dovrei variare me stessa in modo sostanziale per poterlo essere.


    Ma almeno respirare profondamente senza sentire una fitta sul plesso solare, questo sì.


    E ora sto così.


    Agitata, nervosa, tesa come una corda di violino ma...

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