Ora sì che l'inverno sembra arrivato.
Piove da tre giorni. Sai quella pioggia piccola, fine, discreta ma incessante.
Sai quel freddo pungente che al mattino taglia l'aria che respiri, e la senti entrare aggressiva e decisa oltre il cappotto e sotto la gonna.
Sai la neve che scende in montagna, tanta e tanto bianca, che riempie gli occhi e i sogni.
Sai la luce dei lampioni che esplode in contorni sfumati, di quel bianco diffuso che scende a trapezio verso il basso e si disperde fra le gocce d'acqua.
Sai gli alberi ormai nudi, esili corpi di legno fradicio che nient'altro aspettavano se non il freddo e la pioggia per potersi spogliare delle foglie stanche, rosse e gialle.
Questo è l'inverno.
Che mi schizza fra le gambe mentre come una bambina cammino nelle pozzanghere, con lo sguardo attento solo alla nuvoletta di vapore acqueo e con questo disperso nell'aria.
E i pensieri rarefatti che all'improvviso si divaricano e si amplificano mentre mi lascio sola con me stessa, e l'espressione segue senza rendersene conto il sorriso o lo sgomento, a volte gioioso altre attonito.
Stamattina pensavo a quanto veleno sia stato sprecato. Quanto veleno inutile. Non meritato.
Parole al vento. Sparse come quando si sbatte la tovaglia sul terrazzo e le briciole si posano sul pavimento in attesa di un uccellino che venga a prendersele.
Parole inutili, belle ma vuote. Parole buone a far cassa che non lasciano niente, se non amarezza e un sorriso di lieve disprezzo.
A volte sono io d'una lentezza esasperante prima di svelare quel che ho; ma nel momento in cui prendo atto del pensiero lo trasformo in fatti. E lo dico. In quell'istante so che quel che dico è quel che è. A prescindere da quel che c'era e da quel che ci sarà, che non so.
Ma mai dico prima di essere sicura di dire quel che sento, che penso, che voglio.
Il ragionevole dubbio è da giocare come prima carta, non a giochi già fatti.
E invece quanto veleno sprecato.
E quanta gente si incontra, inutile e sprecata.
Raramente indifferente.
Piove da tre giorni. Sai quella pioggia piccola, fine, discreta ma incessante.
Sai quel freddo pungente che al mattino taglia l'aria che respiri, e la senti entrare aggressiva e decisa oltre il cappotto e sotto la gonna.
Sai la neve che scende in montagna, tanta e tanto bianca, che riempie gli occhi e i sogni.
Sai la luce dei lampioni che esplode in contorni sfumati, di quel bianco diffuso che scende a trapezio verso il basso e si disperde fra le gocce d'acqua.
Sai gli alberi ormai nudi, esili corpi di legno fradicio che nient'altro aspettavano se non il freddo e la pioggia per potersi spogliare delle foglie stanche, rosse e gialle.
Questo è l'inverno.
Che mi schizza fra le gambe mentre come una bambina cammino nelle pozzanghere, con lo sguardo attento solo alla nuvoletta di vapore acqueo e con questo disperso nell'aria.
E i pensieri rarefatti che all'improvviso si divaricano e si amplificano mentre mi lascio sola con me stessa, e l'espressione segue senza rendersene conto il sorriso o lo sgomento, a volte gioioso altre attonito.
Stamattina pensavo a quanto veleno sia stato sprecato. Quanto veleno inutile. Non meritato.
Parole al vento. Sparse come quando si sbatte la tovaglia sul terrazzo e le briciole si posano sul pavimento in attesa di un uccellino che venga a prendersele.
Parole inutili, belle ma vuote. Parole buone a far cassa che non lasciano niente, se non amarezza e un sorriso di lieve disprezzo.
A volte sono io d'una lentezza esasperante prima di svelare quel che ho; ma nel momento in cui prendo atto del pensiero lo trasformo in fatti. E lo dico. In quell'istante so che quel che dico è quel che è. A prescindere da quel che c'era e da quel che ci sarà, che non so.
Ma mai dico prima di essere sicura di dire quel che sento, che penso, che voglio.
Il ragionevole dubbio è da giocare come prima carta, non a giochi già fatti.
E invece quanto veleno sprecato.
E quanta gente si incontra, inutile e sprecata.
Raramente indifferente.
Esprimi molto bene questo senso di vanità, di spreco, che provo anch'io, in questi giorni di freddo e di pioggia continua...
RispondiEliminaMa io amo l'inverno, spero sia chiaro.
RispondiEliminaIl nostro tanto amato inverno è finalmente arrivato... mi sto solo perdendo quel bianco meraviglioso sulle montagne, visto che in questi giorni sono a Milano... 'naggia. Ma torno presto... (spero... che qui ogni giorno ce n'è una nuova che mi trattiene...)
RispondiEliminaIo ti aspetto, Sam.
RispondiEliminaOra le montagne le immagino soltanto, anche io, pur essendone circondata: quando nevica non si vedono e questo mi da comunque speranza.
Comunque sappi che a 1000 metri siamo già a trenta cm di neve...mezz'ora di macchina e tutto è bianco!
Un bacio, torna presto.
freddo e pioggia finalmente io ti dico sai? Così, molto futilmente ed altrettanto frivolmente, posso sfoggiare tutti i miei stivali cappottini giacchetti eccetera che mi piacciono tanto e sciarpone guanti di tutti i tipi.
RispondiEliminaAmo il freddo amo la pioggia amo la nebbia amo....
E chiudo il mio blog. Ma te, sei schedata e non mi serve il blog.
Il tuo però sì, che continui a farmi sospirare coi tuoi/miei (?) stati d'animo e allora è inutile che scrivo se tanto l'hai già scritto te (sì, TE) quello che mi scappa dall'anima.
Un bacio grande così.
Bibi
Bibi.
RispondiEliminaBibi questo mi dispiace molto.
Non voglio che tu chiuda il blog.
Io ti trovo comunque, tu puoi fare lo stesso con me.
Ma credo che ti serva quel posto, così come questo serve a me.
Io posso usare le mie parole e dire anche i tuoi pensieri, ma voglio le TUE parole e i miei pensieri.
Voglio.
quell'istante, dalle parole ai fatti, quindi presa di coscienza, fanno stemperare il peso delle parole siano esse veleno o zucchero. tempo ci vuole tempo, sempre
RispondiElimina...sono in mezzo alle montagne e nevica che è un piacere...
RispondiEliminaO.
Gente e veleno sanno di viaggiare pari passo molte volte...
RispondiEliminaMolte volte...non sempre però, ricorda mia cara...
Un abbraccio...
e quanta gente ancora da incontrare..magari proprio su quel marciapiede che percorri tutti i giorni..e quanto zucchero per addolcire le albbra cosparse ancora di rimasugli di veleno..ombrellino e stivali e passeggia light..e' bello leggerti, ancor di piu' immaginarti svoltare e sorridere..e poi la pioggia e' anche bella in alcuni suoi aspetti...
RispondiEliminala pioggia ... quell'infinita tristezza che ti mette addosso ... mi ricorda che sono vivo ... facendomi riguardare la mia vita come un vecchio album di fotografie in bianco e nero ... immagini ricoperte dalla polvere del tempo ... che la pioggia lava via.
RispondiEliminaChe bello sentire l'amore per la pioggia.
RispondiEliminaSpecial K
Ci vuole tempo? Non lo so, le cose capitano sempre all'improvviso.
Soprattutto quelle che non sospetti.
Camosciobianco
E io un pochino ti invidio. Ma pare che sia prevista la neve in città e davvero non c'è niente, niente di più bello.
Allumeuse
Lo so, ma dispiace.
Soprattutto quando la fiducia nel veleno sembrava ben riposta.
Ontheriverbank
E' proprio così che cammino, in questi giorni.
Stivali, ombrello, guantini, sciarpa e cappottino.
E sorrido - un sorriso a volte amaro - mentre la pioggia mi cade addosso.
Riley
Tristezza è una brutta sensazione.
Io provo malinconia quando piove, anzi l'esaltazione della mia malinconia di sempre.
Abbiamo a che fare con persone che siamo costretti a frequentare, e con altre che scegliamo di frequentare.
RispondiEliminaIn genere con le prime si puo' limitare la conversazione alle discussioni strettamente neccessarie al caso (sul lavoro per esempio); con le seconde... be', si puo' esercitare il potere di scelta.
Non sprecare tempo a vedere quanto tempo e parole vengono sprecate; investilo piuttosto su cio' che vale la pena di essere visto e ascoltato.
permettimi una curiosita' lait...stavi facendo addominali ? io non sopporto l'umido,va bene anche l'inverno ,ma secco.sai che io adddoro il deserto.
RispondiEliminaeheheheheh Mat, mi hai fatto ridere:)
RispondiEliminaNo no, ero comodamente seduta, non si vede?
Gente inutile e sprecata se ne incontra spesso nella vita... e il sapore di quel veleno resta a lungo a farci compagnia. E poi fidarsi di nuovo di qualcuno rimane la cosa più difficile da fare...
RispondiEliminaPerò è davvero bello immaginarti camminare stretta nel tuo cappottino con quel sorriso di bambina che ancora conservi... qualcosa che forse nemmeno questa gente inutile e sprecata di cui parli, riuscirà mai davvero a portarti via. Non glielo permettere light... bacio
...ma il massimo del piacere risiede nel camminare sotto una fitta nevicata, di notte, quando i rumori vengono ovattatati dai fiocchi di neve e i tuoi passi provocano un piccolo scricchiolio...
RispondiEliminaO.
non farmi dire di piu' :-)
RispondiEliminaLuce dei miei occhi!
RispondiEliminaUn Buon fine settimana, in quest'inverno che tanto ti piace, con tutte le cose (e le persone ) Che ami di più!
Un Abbraccio!
Riccardo
Merry
RispondiEliminaNon riescono a portarmelo via ma a volte, seppur per breve periodo, riescono a togliermelo. E a lasciarmi l'amaro in bocca.
Soprattutto perché ancora non mi so perdonare errori di valutazione.
Ma poi tutto acquista la dimensione reale, e inizio a vedere quanto poco valeva quella delusione...
Camosciobianco
Ho scritto pagine sul suono dei passi che affondano nella neve.
Per me è una delizia.
Unaccountlibero
Grazie. Come sei euforico:)
Mi piace moltissimo il tuo 'sai . . '.
RispondiEliminaPieno di complicità. Si, so.
Carlo
le mie parole non le voglio più scrivere.
RispondiEliminaio odio le parole, ricordi? e le amo.
ma adesso.
adesso è il "dopo" che io non voglio mai arrivi, quello a cui non voglio mai pensare.
e mi lacera. non ho posto nelle dita per lasciare agli altri ciò che voglio tenermi nell'anima.
bacio
Bibi
Carlo
RispondiEliminaE' che mi piace dare alle parole una forma circolare, e tutte ritornano a me.
E io so.
Bibi. Bibi.
Tieni tutto per te, stringilo forte, fatti schiacciare.
Quando ti sentirai sopraffatta so che ti ritroverai.
A pezzi, forse, ma te stessa.
Ti bacio.
M*
Vanitas vanitatum! Sputo sullo spreco, cerco l'essenziale, e, non che non lo sospettassi,ma ho il piacere di aver fatto la mia conoscenza,privilegio non da poco.
RispondiEliminaNella fattispecie fatico a comprendere il senso delle tue parole, amoergosum.
RispondiEliminacherie, non ti è chiaro il senso? poffarbacco! sei lenta e non più rock? che sta succedendo? incomincio a preoccuparmene.... bah...:)
RispondiElimina