sabato 10 novembre 2007

Senza titolo 120





Quando mi sento strana ripenso sempre ad American Beauty.

Ci ripenso - e vorrei rivederlo subito ma non trovo il dvd - perché racconta la storia.

L'insoddisfazione e la rabbia, il rifiuto di una vita stereotipata e di una felicità di facciata. E dentro il diluvio.

Prendere decisioni. Sempre.

Anche quando fanno male, fanno tristezza, fanno vuoto.

Ho preso molte decisioni importanti, per me e non solo.
Ho deciso di vivere da sola, ma di vivere. Di smettere di fare la signora F. e riprendermi il mio essere ragazza, magari un po'  fuori tempo però ragazza senza un anello al dito.
Ho scelto di andare contro la convenzione che vede ormai "fatta" una donna di quarant'anni e di continuare a sentire a modo mio il mio essere donna. Vestendo a modo mio, viaggiando a modo mio, innamorandomi a modo mio. Soprattutto.
Ho scelto di lasciare fare alla tristezza, ieri e oggi; l'ho lasciata libera di decidere per me, di portarmi giù in fondo a sentire quello che in genere evito di ascoltare.
Ho scelto di sentirmi sola e di riguardare me stessa allo specchio con un atteggiamento inquisitorio, mi sono indagata e assolta con un sorriso.
Ho scelto per mia mamma, per mia sorella, ho scelto di fare mie certe responsabilità che loro di tanto in tanto scelgono di attribuirmi.

Ho scelto, soprattutto, di rispettarmi.
E per farlo mi è necessaria la chiarezza, verso me stessa e verso coloro per i quali sento affetto.



Ieri notte è riapparso dal niente un mio amico. Non lo sentivo da quasi due anni, è sparito all'improvviso senza mai darmi spiegazioni. Ho avuto anche delle cattive sensazioni, in questo tempo.
E poi ieri, quando mi sentivo uno straccio, d'improvviso eccolo di nuovo. Con lui ho condiviso Robert Mapplethorpe e Palazzo Madama, le Olimpiadi e la foto con la Fiamma Olimpica tenuta a due mani,  il kebab di una notte in cui Torino era deserta, le fotografie di notte ai Murazzi, passi su passi in via Po e centro storico. Oh, anche il concerto di Lou Reed in Piazza San Carlo.
Quante cose.
Ora che è tornato io sono contenta. Ha cambiato la sua vita, si è fidanzato e ha grandi progetti e piccole paure e la cosa bella è che ha voluto condividere tutto questo con me.
Sono contenta davvero, e non sparire più.




Chiarezza. Cristallina, per piacere. Non chiedo altro.

23 commenti:

  1. Chiarezza. Cristallina. Sembrano quasi in via d'estinzione le persone che riescono ad esserlo. Con se stessi e di conseguenza con gli altri. Però se la esigi, la chiarezza cristallina viene a te.

    Se la esigi, anche se ti troverai davanti alla falsità, saprai rispondere.

    Non sono andata a vivere ancora da sola. Prima devo trovare un altro lavoro e ci sto provando, ma in questo post per molti aspetti mi senti davvero vicina a te. Stare soli aiuta a ritrovarsi, a riconoscersi ogni mattina nello specchio, dialogando con le nostre occhiaie e rughe e dicendoci cosa non va per noi. Gli altri non esistono. Un po' di sano e fottuto "pensare a se stesse", cosa in cui spesso noi donne non siamo abituate.

    Ti lascio un sorriso. E un abbraccio.

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  2. grande.punto.ho scelto ,si commenta da solo.

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  3. Fare chiarezza: lavoro impegnativo, doloroso, necessario. Tu hai citato American Beauty. Certo che l'ho visto quel film. Anche le storie di celluloide possono essere rivelative,aiutare, nel riverbero proiettivo,a fare chiarezza. Perchè no? Indubbiamente, la vita è più complessa,però. Soprattutto vale la pena viverla se bruciamo il combustibile delle emozioni nel motore del quotidiano fatto di piccole cose, che sono quelle più importanti. Lì,nell'ordinario, illuminato dalla percezione sempre viva dell'altro, ci realizziamo in autenticità. Lì si misura la capacità di vedere l'Altro, di sentirlo centro, non disadorna periferia, in cui far scorrazzare un perenne Io immaturo e pretenzioso: una Persona,un Mondo, il Mondo, non un pupazzo o un'immagine evanescente. Si, aveva ragione Pasolini nel dire che bisogna essere folli per essere chiari. Ma oggi manca questa follia,cara L., oggi siamo inquadrati, ci lasciamo inquadrare dagli altri, senza neanche accorgercene. Gli altri classificano,con la puzza sotto il naso,ma il naso nella puzza, la loro, tanta, ma non dobbiamo più lasciarci influenzare dal luogo comune"Meglio pazzi che idioti" un augurio amico, certo, che squarcia l'anima. Ma certo. Certo che sì. Ed ecco un frammento che il tuo post così dolorosamente vero, disarmante fino alle commozione, m' ha riportato alla memoria. Una storia d'anima anch'essa. L' anima,alla velocità del lampo,fu come improvvisamente strattonata e trascinata-dalla corrente delle parole-nel tumulto di un' anabasi e catabasi complete, quale mai prima era stata costretta ad intraprendere. Un'ascesa folle e, subito dopo, un precipitare, a rotta di collo,in un non-luogo ed in un non-tempo,da cui ben s'intravvedevano,però,luoghi e tempi, tanto precisamente delineati e scanditi nell'attimo,da far sembrare i fatti che vi si erano svolti e quelli, benchè velati,ancora di là da venire,nella dimensione nuova di una sequenzialità non più conforme al senso comune, ma a quella proprio della mancanza di qualsiasi senso. Era come se le parole, che continuavano a fare da sottofondo al tutto,avessero potuto conservare, da sole, il privilegio di un composto ordine. Le sentivo,con i sensi, risuonare chiare,ma ero totalmente nell'altrove in cui mi avevano sospinto,nel segno di un dolore impronunciabile, che non era il mio.---> Pensa come il sentire non filtrato dalla ragione possa farsi seme di profezia ed augurio. Il dolore dell'altro diventa sostenibile nello sciogliersi del proprio dolore. Ma la vita va vissuta anche con leggerezza, pensando ad una carezza che spazzi via anni di lacrime e sangue, che faccia chiarezza, che imponga scelte di coraggio e rinuncia, quelle che chi si approssima a te deve fare. Tergi le lacrime, L., la vita si farà per te sequela d'impegni e responsabilità,ma anche incontro, ricchezza di sentire, canto di nostalgia e rinascita!

    ti abbraccio forte, commosso, preso dal tuo racconto di vita.

    Terminator


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  4. Leggevo mi è venuta in mente Why

    da ascoltare con le tue parole


    ... may be mad

    I may be blind

    I may be viciously unkind

    But I can still read what you're thinking

    And I've heard is said too many times

    That you'd be better off

    Besides...

    Why can't you see this boat is sinking

    (this boat is sinking this boat is sinking)

    Let's go down to the water's edge

    And we can cast away those doubts

    Some things are better left unsaid

    But they still turn me inside out

    Turning inside out turning inside out

    Tell me...

    Why

    Tell me...

    Why


    Bellissime come sempre le tue parole, dalla chiarezza cristallina. Buono domenica Light

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  5. il problema di voi ragazze non e' "l'anello al dito", ma "l'anello al naso" che vi fate mettere. ecco.

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  6. come stai ? Che questa domenica ti avvolga nel tepore di un caldo abbraccio,il mio. Che il futuro sia cristallino, con la chiarezza a te dovuta, da te meritata, carissima L., pegno di rinascita certa! ti adoro, ti voglio bene e lo sai, e sia infinito il mio abbraccio, come il futuro che ti attende....ti amo.

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  7. Zero

    Ritorni alla grande!

    E' vero, come non darti ragione.

    Però io detesto tutti gli anelli e tutte le cose che bucano, quindi con certezza un anello al naso non me lo si è mai messo.

    Ma per fortuna io non faccio parte della categoria "voi ragazze".

    Un sorriso.


    E tu, utente anonimo, mi ami mi adori e mi vuoi bene?

    E io lo so?

    E va be', e io che neanche so chi tu sia...che ingrata...

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  8. oooo, Light che dichiarazioni anonime tra questi commenti!!!

    Di domenica poi, ah, sei andata a messa?

    aaaaa ah ah ah


    un grande abbraccio, buona giornata.

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  9. La chiarezza, quella cristallina di cui parli nell'atto finale, è in ogni tua parola. Sempre, e non solo in questo tuo post. C'è forza infinita in chi può dire a voce alta ho scelto... non tutti possono... tu puoi lo fai e lo dici, non è cosa da poco. Hai scelto di rispettarti cosa che dovrebbe esser naturale ma che purtroppo mai lo è... chè a volte, anche inconsciamente, noi donne non ci rispettiamo.


    ... e poi condivisione è una parola che non leggo qui per la prima volta. Quanta paura mi fa quella parola... a volte sì, vorrei avere un pizzico di quel che sei dentro...


    P.S. Son ridicoli i commenti anonimi quando parlano di sentimenti che dovrebbero essere senza macchia... che parole intime come quelle perdon di significato con quella L puntata. Mi domando... ma chi ti conosce sa come ti chiami? Sorrido...

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  10. PolverosaMente

    Vuoi che io non vada a messa la domenica mattina? :-)

    Per quanto riguarda la dichiarazione d'amore, rimane sempre un *piccolo* particolare...


    S*

    Condividere non è mai facile.

    Perchè se è vero che può aiutare a andare contro alle intemperie è anche vero che prevede la con-divisione di se stessi in toto.

    Però, a tempo a modo a luogo e ad personam è splendido.

    E sai, credo sappia il mio nome.

    Ma inconsciamente ha preferito rivolgersi all'icona data dal nickname.

    Alcuni miei amici (veri) alcune volte mi chiamano Light ma sicuramente non mi è mai successo che alla Light si dichiarasse amore.

    Spersonalizzazione, non mia ma sua.


    Mat

    Tu sei tranciante.

    Mai una parola di troppo.

    Mi piace.


    Lux

    Il bello di vivere da soli è che non ci si fa sconti, non ci si prepara per piacere agli altri, non si fanno i turni per la doccia e non si devono pulire i peli della barba lasciati sul lavandino.

    Gli altri esistono sempre.

    Ma altrove.

    E a volte questo pesa, ma anche no.

    Però, con-dividere...se del caso, se scelta, è bellissimo.


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  11. Grazie di esistere....Grazie che si fa Vita,richiamo inappellabile!!! Grazie a te, combattente operosa,eroina silenziosa,perchè nulla avviene a caso. Grazie per avermi ridotto in lacrime,povero davanti a me stesso. Grazie se mi fai dono di una milizia senza risparmio. Senza sapere, vedo e vedevo, sento, sentivo e soffrivo;quasi senza volere,rinasco volendolo. Quando mi sforzavo di capire,non vedevo nulla e nulla volevo,un orbus ambulans. Ecco la chiave: amore,"follia" che salva, che fa apparire cose e persone per quello che sono. E' mano di cielo,è amore che sana, guarisce e recupera. Me lo chiedi,amore mio,anche tu incredula, ma non so dartene spiegazione alcuna: ti vedevo senza sapere,proprio così. Vedevo la tua anima,cullandola con amore infinito, perchè semplicemente ti amavo.

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  12. Mai pensato fosse una tua spersonalizzazione...

    Ti chiamano Light... ecco vedi... io che son novella con te ancora non lo sapevo... ma sono all'antica io amo i nomi di persona :o)

    Un bacio... ed un abbraccio forte...

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  13. Prendere decisoni, sempre. Anche quando, come dici tu, fanno male, fanno tristezza, fanno vuoto... io lo so perché sono qui.

    Perché non sono così... e spesso vorrei esserlo. E ora ho gli occhi lucidi, perché ti leggo e capisco... quanta dolcezza light, quanta luminosità, quanta profondità nelle tue parole... se avessi potuto prendere una decisione come questa, avrei chiesto una sorella maggiore. Che fosse come te... e mi mostrasse ogni giorno, proprio come fai tu qui dentro, forza nell'essere deboli e fragilità nell'essere forti... in questo continuo gioco di equilibrio che mostri.

    Perché ci fai riflettere, ricordare, emozionare, commuovere e magari come adesso sorridere nel vederti rasserenata dal ritorno di un amico.

    Buona domenica cara... e grazie

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  14. Mai avuta una fede al dito ma vivo sola...e sto bene. Pretendi chiarezza perchè tu per prima ti poni in modo cristallino, almeno riguardo questioni importanti. E va bene così.

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  15. Trovo che tu abbia avuto grande coraggio. La tua scelta, in questo contesto, è senz'altro condivisibile.


    L'unica cosa che ha attirato "negativamente" la mia attenzione è "Ho scelto per mia madre, per mia sorella, ho scelto di fare mie certe responsabilità che loro di tanto in tanto scelgono di attribuirmi".

    Nessuno dovrebbe farsi carico di responsabilità che non sarebbere sue, nemmeno se a imporgliele sono genitori o parenti.

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  16. il diluvio in un bicchiere d'acqua, non è sminuirlo, non è concentrarlo, semplicemente è liberarsene poco alla volta.

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  17. Concretezza

    A me viene naturale essere limpida, dire quello che sento o tacere, se del caso.

    Troppo spesso però noto che questa non è abitudine comune e mi urta.

    Detesto le mezze parole, i doppi sensi, le frasi sibilline e l'ironia, quando e se maschera con una battuta una verità scomoda.


    Ragno

    Belle parole *degne d'ascolto*.


    Merry

    Smetti di ringraziarmi che non ho fatto niente:)

    Ci sono momenti in cui si sente il bisogno di potersi appoggiare ad altri; a me questa occasione non si è presentata spesso ma in ogni caso - quando ho affetto per una persona - sono *naturalmente* pronta a dare quello che posso.


    Wolfghost

    Ci sono dei frangenti in cui si è più forti di altre persone e quindi inevitabilmente ci si accolla responsabilità e scelte.

    A prescindere dal fatto che questo non dovrebbe succedere - nel senso che nel mondo ideale non dovremmo essere sottoposti a prove che non saremmo in grado di superare - rimane il fatto che *esserci* significhi anche questo.


    Special K

    Faccio come la terra riarsa (e quanto spesso ho detto di sentirmi arida, eh!): faccio penetrare il diluvio poco per volta, rischio il soffocamento, mi copro di fango ma poi ce la faccio.

    E germoglio.

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  18. la tristezza mi sta portando a fondo da molto tempo, e le permetto di farlo perchè sono stanca di contrastarla. ogni tanto ho dei barlumi di ragione positiva ma passano in un battito di ciglia, e mi ritrovo ad ascoltare la tristezza dentro.

    finirà. per forza.

    un bacio

    Bibi

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  19. Vedi la connessione pirata cosa ti fa saltare? Due post in cui sarebbe stato importante esserci, anche se io credo sempre nelle tue infinite risorse. Il più recente, con il ritorno di un amico con cui hai condiviso tanto mi fa pensare che niente è casuale, ancora una volta, e che oltre al nostro di sostegno ce ne possa essere uno in più concreto e palpabile,

    ti abbraccio gioia


    "MA un’ altra vita verrà,

    e un’ altra vita sarà

    oltre le lune e gli uragani e le tue mani sopra le mie mani


    oltre il basilico e la fragranza e la sua barbarica baldanza "

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  20. è un grande film ed in effetti fotografa l'insoddisfazione che questa società causa in tutti miei!

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  21. Ti ammiro lo sai? E ti stimo, ma tu questo già lo sai! Ti ammiro non perchè sei una diva, una star,una persona speciale o una strafiga (e non dirmi di piantarla come al solito perchè tanto lo so che in fondo ci godi quando ti dico così)! Ti ammiro per che sei Tu, M., sempre e comunque, senza maschere e senza fronzoli... ti ammiro perchè da quando ti conosco (sono ormai più di due anni) non ho mai avuto modo di dubitare che *tu non fossi tu*!

    Chiara e Cristallina!


    Ti abbraccio

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  22. Ste

    Vacci piano anche tu, che oggi è giorno di rifiuto.

    Nonostante sappia con assoluta certezza che il tuo affetto sia amicizia - della quale non ho ragione di dubitare - oggi sono intollerabile e intollerante.

    Così, tanto per essere chiara.

    Ti voglio bene comunque.


    Rouge

    In ogni caso ci sei. Io ti sento.

    E oggi non è poco, visto che sto cercando il modo per obnubilare i sensi.

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