EvanescentE
Oggi va così.
I giorni precedenti a questo giorno sono di solito un po' scostante, non ho mai vissuto bene il compleanno e più il tempo passa meno mi piace però...non mi ci rassegno, piuttosto mi ci accomodo nel miglior modo possibile.
Poi arriva.
Il tredicigiugno arriva e il telefono trilla e titilla come fosse dotato di vita propria; è proprio tredicigiugno dal primo minuto, quilasugiù che pare non facciano altro che pensare a me. E un po' mi sento contenta. Anche un po' tanto, a dire il vero.
Bilanci zero.
Non se ne parla proprio, troppo aziendali e razionali per me e anche scomodi, sì. I bilanci si fanno quando si conclude un ciclo e io non ho concluso ancora niente, ho un miliardo di porte socchiuse davanti a me (o dietro, o da qualche parte) e prima o poi andrò a vedere cosa c'è oltre. Riflettendo...qualcosa sto per concludere, so che sarà una porta chiusa ma senza doppia mandata. Non si cancella mai del tutto il passato soprattutto quando non c'è stato niente da recriminare o di cui scusarsi.
Poi sono bellina (modesta io? tzk!) e chi se ne strafotte del tempo che passa se tutto sommato non fa tanti danni?
Termino con l'inevitabile contraddizione, parole suggerite da chi mi sa parlare.
E in mezzo a tutto questo perdersi c'è un uscio chiuso nell'anima. Chissà se ti ricordi la tua chiave dov'è.
E in mezzo a tutto questo sciogliersi fa più il destino o la volontà?
E se la risposta è "amore" la domanda qual è?
I giorni precedenti a questo giorno sono di solito un po' scostante, non ho mai vissuto bene il compleanno e più il tempo passa meno mi piace però...non mi ci rassegno, piuttosto mi ci accomodo nel miglior modo possibile.
Poi arriva.
Il tredicigiugno arriva e il telefono trilla e titilla come fosse dotato di vita propria; è proprio tredicigiugno dal primo minuto, quilasugiù che pare non facciano altro che pensare a me. E un po' mi sento contenta. Anche un po' tanto, a dire il vero.
Bilanci zero.
Non se ne parla proprio, troppo aziendali e razionali per me e anche scomodi, sì. I bilanci si fanno quando si conclude un ciclo e io non ho concluso ancora niente, ho un miliardo di porte socchiuse davanti a me (o dietro, o da qualche parte) e prima o poi andrò a vedere cosa c'è oltre. Riflettendo...qualcosa sto per concludere, so che sarà una porta chiusa ma senza doppia mandata. Non si cancella mai del tutto il passato soprattutto quando non c'è stato niente da recriminare o di cui scusarsi.
Poi sono bellina (modesta io? tzk!) e chi se ne strafotte del tempo che passa se tutto sommato non fa tanti danni?
Termino con l'inevitabile contraddizione, parole suggerite da chi mi sa parlare.
E in mezzo a tutto questo perdersi c'è un uscio chiuso nell'anima. Chissà se ti ricordi la tua chiave dov'è.
E in mezzo a tutto questo sciogliersi fa più il destino o la volontà?
E se la risposta è "amore" la domanda qual è?
Sì, lo sapevo... Hi hi...
RispondiEliminami butto...mi amo?
RispondiEliminaTroppo facile iltitto, troppo facile...sarà un caso ma non sono mai riuscita ad aver niente con semplicità e anche "il caso", quando mi ha trovata, mi è sempre cascato addosso come una valanga.
RispondiEliminaPerò a questo punto mi serve un'altra domanda...
sei felice ?
RispondiEliminaNo.
RispondiEliminaadesso tocca a te
RispondiElimina...e lo sapevo che lo sapevi, Uomo...
RispondiEliminache dire...
RispondiEliminaauguri!
(bentrovata)
gemelli eh...ma non juventina, che peccato:)
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