domenica 20 novembre 2011

Senza titolo 444




le cose che non so

 



mi perdo nel letto

mi addormento alla rovescia in un sogno che ricordo solo convulso, non un viso non una mano non un bacio anche solo immaginato

e quando mi risveglio cerco almeno un orientamento

e non ne ho

non ho niente intorno, il letto si è espanso fino a diventare immenso, per contenere la mia irruenza

spalliere invisibili per proteggermi dai pericoli che non so, che non ho, che non vedo ma che tango con sensi che mi sono sconosciuti

non mi servono le mani non mi servono gli occhi

è una sospensione atemporale, un'angoscia latente

un silenzio che mi scoppia dentro

attendo

so che esisti, in qualche modo e in qualche luogo

so che esisto sempre, anche quando credo di non esserci per nessuno e di essere ostile

prendo atto di me stessa e di questi due metri per due


io ci sono

domenica 13 novembre 2011

Senza titolo 443




lieve


 



sta lì, ad un battito di distanza

il senso del possesso, mio anche quello, si amplifica raggiungendo livelli difficili da misurare

soffia come un gatto, svolazza e fai lo splendido e poi ritorna qui mite, come una parola di conforto in mezzo ad un'orgia di gente strillante

impossibile confondere l'odore di quella pelle che, senza preoccuparmi di essere arrogante o invadente, ho fatto mia sfiorandola, accudendola con poco, pensando al momento in cui me ne impossesserò totalmente

mani e labbra a sfiorare l'attesa e due strade che sembrano separarsi per poi convergere un istante dopo

lancia il sasso, osservami, pensa pure che io non me ne renda conto, indugia e scansiona

io ho fatto lo stesso

e il risultato è solo uno

io dico sì, farfallina



 

mercoledì 2 novembre 2011

Senza titolo 442




il peso di un sorriso

 




mi è mancata tantissimo



quattro giorni in cui ho avuto modo di riflettere e arrivare a comprendere che non mi importa poi tanto dei problemi annessi e connessi ad un ménage come quello che sto vivendo, così particolare e toccante e fuori dalle solite logiche e proprio per questo così intimamente sentito che davvero, davvero non ne farei a meno.

e ritorno al pensiero che mi è caro: non ostante tutto, io voglio. voglio te e ciò che ne consegue.

perché risvegliarmi con il respiro già spezzato è una sensazione che amo proprio perché raramente accade. perché ritornare al mondo dal sonno sentendo la tua voce e le tue parole mi mette agitazione e questo mi piace.

quindi lascio dire, lascio che si millanti di tutelarmi ben sapendo che non è la protezione di chi in realtà patisce la similitudine con la favola della volpe e l'uva quella di cui ho bisogno.



è evidente che in realtà io non cerchi niente.
anche perché ciò che ho *fra le mani* è un infinito colmo di tutto.