so far away
questo è un momento in cui ho bisogno di andare via
lasciare tutto cio che mi pone limiti temporali e tenere a disposizione personale non frazioni di giornate ma giornate intere, siano esse noiose o ilari, tristi o piene di risate
voglia di non dover rispondere a domande troppo spesso petulanti
tempo di conservare nella apposita sportina quell'aggressività latente che la stanchezza porta a galla e che non posso o non voglio reprimere, ché quando ci sta un vaffanculo fa bene anche a chi lo riceve
ho scambiato due parole con una persona (una o più persone in una, non l'ho mai capito, magari è bipolare) con la quale -per ovvi motivi- non parlavo da tempo
emozione ad alzo zero
sono capace di conservare i sapori buoni in qualche anfratto e mi aspettavo, vedendo il suo nome fra la posta, almeno un sussulto
invece no, niente, pensa tu
devi aver fatto un solco troppo profondo fra me e il tuo egoismo perché io sapessi, anche a distanza di tempo, superarlo; rendermene conto mi ha dato anche un brivido di tristezza, della durata di un attimo, fino a che non ho cancellato le tue parole
ancora una settimana
cinque giorni da condividere con persone che diventano giorno dopo giorno più difficili da sopportare
certo io non aiuto: non mi scappa un sorriso neanche a morire, il tono lo so da me che è indisponente, l'atteggiamento è quello di un istrice; quando mi impongo un atteggiamento selettivo riesco ad essere avvicinabile ma dura poco
devo andare via
senza niente in mano, senza alcuna certezza
soprattutto senza chi, anche solo per un momento, abbia avuto l'impressione di tenermi in scacco e l'intenzione di far di me una regina sotto assedio