on il va
Sì che vado.
Come al solito prima di andar via sono sempre combattuta fra la voglia di andare e quella di rimanere.
Restare fra le mie cose: il mio letto la mia casa i miei gatti la mia città.
Andare altrove: amici, risate, altri luoghi, altri incontri.
Ma sì che vado.
Firenze. A dire il vero mi dà pensieri.
Lì ho lavorato, ho frequentato persone e locali, ho anche avuto un uomo pro tempore -serenamente abbandonato al mio ritorno a casa, dopo cinque mesi allegri-
E poi adesso ho un pensiero legato lì, pungente ma non doloroso, come una nausea latente, un respiro affannato, un'apnea notturna.
Però vado.
Il trolley viola con dentro quel che serve.
Soprattutto con me stessa e la consapevolezza di sapere quello che voglio, almeno per adesso.

Ma tanto ritorno. Oh sì.
Come al solito prima di andar via sono sempre combattuta fra la voglia di andare e quella di rimanere.
Restare fra le mie cose: il mio letto la mia casa i miei gatti la mia città.
Andare altrove: amici, risate, altri luoghi, altri incontri.
Ma sì che vado.
Firenze. A dire il vero mi dà pensieri.
Lì ho lavorato, ho frequentato persone e locali, ho anche avuto un uomo pro tempore -serenamente abbandonato al mio ritorno a casa, dopo cinque mesi allegri-
E poi adesso ho un pensiero legato lì, pungente ma non doloroso, come una nausea latente, un respiro affannato, un'apnea notturna.
Però vado.
Il trolley viola con dentro quel che serve.
Soprattutto con me stessa e la consapevolezza di sapere quello che voglio, almeno per adesso.
Ma tanto ritorno. Oh sì.