Evidentemente è così. Sbaglio io. Sempre.
Se sto zitta, se parlo, se rido, se non faccio niente. In ogni caso riesco a fare qualcosa che non piace, che da noia.
E generalmente me ne strafotterei, ma non con alcune persone.
E certo, evidentemente ne ho urtato la suscettibilità, e ho chiesto perdono. Senza fatica. E so che in qualche modo, prima o poi, tutto andrà a posto. Ma i frammenti, i frammenti quando mai si riprendono?
Quelli si perdono.
E quindi sbaglio e perdo. Ma perdo anche quando non sbaglio. Perdo e basta.
E non mi interessa sorridere né essere di buon umore o pensare che domani andrà meglio.
Sono sottotono, è vero. Lo si percepisce perché non faccio assolutamente niente per nasconderlo, non me ne frega niente di dimostrare allegria o di sputtanare qui i fatti miei.
Qui ci scrivo quel che voglio, è mio. E se domani non vorrò più leggere quello che ho scritto in passato semplicemente lo cancello. Anche se poi non ho mai cancellato niente proprio perché voglio vederli qui tutti i passi del mio malessere.
E se leggendomi sottotono qualcuno gioirà, sappia anche che me ne sbatto. Proprio me ne strafotto. Non mi rappresentate niente, siete il peggio che io abbia conosciuto anche se magari non vi ho mai conosciuto. Vi ignoro. Non esistete. Andate a farvi fottere, se vi va.
Io posso contare solo su me stessa, e ci faccio affidamento. Sono critica - fin troppo - nei miei confronti ma so di avere un gran pregio, e raro: sono limpida.
La convenienza la cerco al supermercato, non nelle persone.
Se avete voglia di qualcuno che sia incline al sorriso, che faccia buon viso a cattivo gioco, be' sappiate che non sono io quella adatta.
Faccio quel che sento, piaccia o non piaccia. Non ho voglia di sorrisi compassionevoli né di parole di conforto. Non ne ho bisogno. Non cerco di stare meglio né peggio: cerco di essere me stessa, sempre. Mi tengo il mio malessere, il mio male inutile, il mio non avere quel che voglio, la mia insoddisfazione.
Mi tengo tutto, comprese le mie parole. Non rinuncio a niente e a nessuno. Voglio tutto e non ho niente.
Intanto leggo. Carver. What we talk about when we talk about Love.